Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1959/1960
Coppa Italia
06-09-1959 - Giornata: 1 - Monza - Città di Monza
Primo Turno


Simmenthal-Monza - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 72. Filini G.[A]

Alessandria US Stefani Ideo [28. Arbizzani Luciano], Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Forin Romano, Pedroni Franco, Girardo Antonio, Oldani (II) Tullio, Filini Giancarlo, Maccacaro Cesare, Migliavacca Giancarlo, Tacchi Juan Carlos All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
SIMMENTHAL-MONZA: Covacich; Copreni, Grassi; Frascoli, Tellini, Dalio; Brambilla, Fraschini, Carminati (II) Italo, Gagliardi, Mattavelli. All: Kossovel Attilio. D.T.: Cipolla Manlio Italo.

Arbitro: De Marchi Bruno (Pordenone)
Note
Espulsi: 63’ Tacchi [A], 85’ Copreni [S]. Ammonito: Boniardi [A]. Infortunato: 28’ Stefani [A]. Angoli: 8-5 (3-4) oppure 9-5. Spettatori: 3.000. Giornata di sole, terreno elastico. QUALIFICATA: Alessandria.

Commento
Magra apertura di stagione per i brianzoli, sconfitti sul proprio terreno in modo non precisamente convincente da un’Alessandria ancora a corto di preparazione. I piemontesi hanno sfruttato in maniera positiva soprattutto la loro esperienza, limitandosi poi, per tutto l’incontro, a controllare le azioni avversarie per tentare, nei momenti propizi, sporadiche sgroppate in contropiede. L’estrema difesa ospite si avvaleva quasi costantemente di Girardo arretrato, a contatto con Pedroni, senza però ricorrere decisamente al battitore libero: lo documenta la tattica del buon gioco messa fruttuosamente in opera ai danni degli imprevidenti attaccanti Brianzoli, tattica che è impossibile attuare con il battitore libero. L’esordiente Forin, dopo un primo tempo stupendo, denunciava un notevole calo alla distanza: al contrario di Migliavacca – che ha giocato quasi sempre in posizione di laterale – che è vigorosamente emerso nella ripresa dopo un inizio scialbo. Dei quattro uomini di punta, il più continuo e redditizio è stato Filini, instancabile tessitore e risolutore deciso. Maccacaro si è fatto luce nelle puntate in contropiede, mentre è stato quasi nullo nelle azioni in linea. Positivo Oldani, mentre Tacchi troppo nervoso (i nervi lo hanno portato all’espulsione) non è stato di alcuna utilità al reparto. Una nota particolare merita Arbizzani, che ha sostituito Stefani con la sicurezza di un veterano. Il Simmenthal Monza può invocare, a propria attenuante, una notevole dose di sfortuna e un grosso rigore inconcepibilmente negato dall’arbitro (per tutto il resto dell’incontro abbastanza mobile e preciso). È innegabile, però, che la squadra non ha funzionato a dovere. L’esperimento dello scambio di ruoli tra Dalio e Frascoli non si è visto, in quanto il secondo, pur con il n. 4 sulla schiena, ha sempre operato nel settore sinistro del campo a guardia di Filini, mentre Dalio scorrazzava sull’altro versante, libero da compiti di marcatura per il costante arretramento del suo diretto avversario, Migliavacca. A centro campo è nettamente mancato un coordinatore: Gagliardi, che avrebbe dovuto addossarsi tale compito, non è praticamente esistito, muovendosi a fatica in dieci metri quadrati di terreno. La prima linea avrebbe potuto funzionare notevolmente meglio se si fosse deciso assai prima del 40’ della ripresa ad invertire i ruoli tra lo scattante e volitivo Mattavelli ed il lento ed inesperto Brambilla. Invece, mentre tutte le azioni monzesi si svolgevano sulla destra (com’era inevitabile, data la libertà in questo settore di Dalio e la spola continua di Fraschini) sfociando su Brambilla, che Giacomazzi neutralizzava con irrisoria fatica, all’altra estrema Mattavelli restava quasi costantemente ignorato ed inoperoso. Mobilissimo, ma non incisivo, Carminati II. Buono l’esordio di Covacich ed ottima prestazione di Tellini. Troppo esuberante Copreni, e sempre ben piazzato il non veloce Grassi. La cronaca. 9’: Maccacaro da 20 metri scocca un violento tiro angolatissimo. Con un balzo Covacich mette di pugno in calcio d’angolo. 14’: punizione a due in area grigia: Mattavelli servito da Carminati II mette a lato. 20’: lancio di Copreni a Mattavelli, fuga di questi e preciso traversone al centro. Stefani precede in uscita Carminati II e Fraschini. 23’: altro traversone di Mattavelli che crea una situazione molto imbrogliata presso la porta alessandrina. La risolve Gagliardi con un’ardita rovesciata. 28’: si infortuna Stefani ad una mano ed Arbizzani prende il suo posto.33’: su errore di Copreni, Oldani ha un’ottima occasione: sventa il difficile tiro Covacich con una bella presa volante. Ripresa. 12’: Carminati II, lanciato da Dalio, balza oltre Pedroni e fugge solo verso la rete. In piena area di porta il capitano grigio lo sgambetta da tergo: l’arbitro concede… un calcio d’angolo. 15’: calcetto all’indietro di Tacchi verso Copreni: l’arbitro espelle il sudamericano. 18’: clamoroso «buco» di Boniardi: Mattavelli perde tempo ad aggiustarsi la palla, poi tira a lato. 26’: fuga in contropiede di Maccacaro che poi serve indietro ad Oldani. Questi tenta di rovesciare il fronte passando a destra: la palla sembra di Frascoli ma questi, colpendo male di testa, serve involontariamente Filini. L’interno lascia partire un tiro imparabile e segna l’unica rete della giornata. 43’: dopo l’espulsione di Copreni avvenuta 3’ prima, l’ultimo brivido della giornata per una punizione dal limite contro gli alessandrini. Calcia Fraschini ma il tiro sorvola di una spanna la traversa. (Enrico Camesasca, «La Gazzetta dello Sport», 7 settembre 1959) L'ALESSANDRIA HA VINTO A MONZA E HA RIVELATO UN GRANDISSIMO PORTIERE Si chiama Arbizzani, portiere della Bondenese ed è stato pagati un milione e mezzo Questa vittoria dell’Alessandria (1 a 0) è stata largamente fischiata dai tifosi di Monza, i quali evidentemente non la consideravano meritata. I piemontesi hanno giocato piuttosto male, ma i biancorossi lombardi, dopo aver dato l’impressione di essere i migliori, a venti minuti dalla fine sono improvvisamente crollati: i mediani laterali Frascoli e Dalio, superbi lottatori fino a quel momento, sono praticamente scomparsi e con loro è mancata la fonte del gioco, soltanto a tratti ravvivato dall’azione elegante ma imprecisa di Fraschini e Carminati. Il Simmenthal Monza, senza gli uomini di centro campo, è andato alla deriva. Filini (al 25’ della ripresa) ha segnato il goal del successo alessandrino, nonostante l’assenza di Tacchi spedito poco prima negli spogliatoi dall’arbitro De Marchi per un fallo di reazione ad una sgarberia ricevuta. Quando poi il severissimo direttore di gara di Pordenone ha espulso anche il terzino monzese Copreni, recidivo specifico in scorrettezze di gioco, la superiorità degli ospiti è parsa ancor più evidente. Se la vittoria è rimasta legata a quell’unico goal di Filini, lo si deve all’abitudine degli alessandrini di non rischiare oltre il necessario, cioè alla consuetudine all’arroccamento ordinato, e governato da Pedroni (comunque, sempre il miglior uomo in campo), davanti alla porta del giovane Arbizzani. A proposito di questo ragazzo, pescato in tutta segretezza a Bondeno (IV Serie) per la modica cifra di un milione e mezzo, si potrebbe senz’altro usare la parola rivelazione: prontissimo di riflessi, sembra sia nato apposta per parare. È sulla traiettoria di ogni pallone con facilità irrisoria. Ieri ha sostituito Stefani, che si è fatto male nei primi minuti: non ha commesso un errore e questo non lo deve soltanto alla fortuna. Giornata favorevole quindi per l’Alessandria, apparsa più mobile dell’anno scorso ma forse anche più inesperta. Un miglioramento è comunque possibile e bisogna attenderlo senza aver troppa fretta. Brevi cenni di cronaca. Nel primo tempo gioco alterno, qualche puntata del biancorossi, rade e decisamente inutili le azioni di alleggerimento dell’Alessandria con Maccacaro sfasato e svagato, con Tacchi «pasticcione» più del solito e con Oldani inadatto al ruolo di ala destra. Al 25’ Stefani, in una parata, si fa male: lussazione della terza falange del dito medio della mano destra; il giovane Arbizzani fa così il suo esordio in Serie A. Nella ripresa, il gioco diventa più vivace. Il pubblico reclama un rigore per un intervento in extremis di Pedroni su Carminati, ma De Marchi concede il calcio d’angolo. Al 18’ Copreni colpisce con un calcio Tacchi che reagisce platealmente. L’arbitro vede soltanto l’azione dell’alessandrino e lo manda negli spogliatoi. Al 25’ il goal: avanza Maccacaro sulla sinistra, proprio fin sulla linea di fondo, centra ad Oldani il quale a sua volta devia verso Filini; rapido dietrofront della mezz’ala alessandrina e tiro saettante in rete. De Marchi ammonisce Copreni per intervento su Giacomazzi e poco dopo sorprende lo stesso Copreni in azione fallosa su Maccacaro: anche il terzino del Monza parte per gli spogliatoi in anticipo (40’). Più nulla d’interessante fino alla fine. L’Alessandria si classifica così per il secondo turno della Coppa Italia edizione ‘59-60 e domenica prossima sarà a Bergamo contro l’Atalanta. Da segnalare l’esordio stagionale di Tacchi. Fino a ieri la questione dell’italoargentino sembrava arenata sullo scoglio dell’impossibilità di trovare un accordo fra l’Alessandria e il Torino. Il facente funzione di presidente del sodalizio alessandrino improvvisamente ha deciso: Tacchi ha giocato. La soluzione della vertenza è ora affidata ai competenti organi della Lega professionale. (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 7 settembre 1959) I GRIGI VITTORIOSI A MONZA NELL'INCONTRO DI COPPA ITALIA La squadra però non è piaciuta, e non è ancora a punto Siamo appena al prologo del grande avvenimento calcistico che mobiliterà, per otto mesi circa, il folto pubblico sportivo italiano, e si sa che l’amarezza, la sfiducia e lo sconforto si sono annidati nell’animo di taluni, per fortuna non molti, tifosi. Non si è perso tempo per sentenziare, nonostante l’assoluta mancanza di sostanziali elementi di giudizio. Le ore che viviamo in questa vigilia sono tormentate da crucci, apprensioni e dubbi. E, intanto, nella febbrile attesa che il sipario si alzi sulla scena del campionato, ovunque si formulano disinvolti e comunque azzardati pronostici sull’avvenire della propria squadra. Noi, alessandrini, possiamo ben vantarci di essere i detentori del primato dell’impazienza. Non siamo inclini a concedere all’unità grigia il tempo necessario per amalgamarsi. Vorremmo vederla già in piena efficienza, e con tutte le pedine collocate nel giusto posto della scacchiera. Noi tutti abbiamo fretta di scrivere la parola fine al periodo che comunemente viene definito di rodaggio. È un fenomeno questo che si verifica forse solo in provincia, dove il gioco del calcio conserva tuttora il suo fascino meraviglioso. I tecnici grigi lavorano sodo per approntare una squadra che possa competere con le consorelle onorevolmente, ma, da quanto ci è dato di vedere, senza un programma ben definito. Essi moltiplicano gli esperimenti nella ricerca degli atleti maggiormente idonei per affrontare le dure fatiche del lungo campionato, ma con scarsi risultati. Troppe difficoltà di carattere tecnico e sentimentale ostacolano quest’anno il varo della formazione «tipo». Le decisioni dei preposti a decidere lo schieramento oscillano tra i «vecchi» ed i «giovani», per cui la scelta definitiva è rimasta, sino a questo momento, insabbiata nella sublime incertezza. Critici accreditati hanno dichiarato che a Novi Ligure l’Alessandria non ha soddisfatto e che a Monza ha addirittura deluso. Non vogliamo contraddire le opinioni altrui, comunque ci sia consentito di affermare che nella prima competizione precampionato i grigi hanno fornito una prova opaca soltanto nella fase iniziale, soprattutto per demerito degli «anziani»: nella ripresa, invece, i «giovani» hanno dato vita ad un gioco veloce, brillante e di ottima qualità tecnica. È stata una convincente dimostrazione che gli anni pesano su taluni atleti, rallentando il loro scatto ed offuscando i loro riflessi. Ci auguriamo perciò che in seno all’Alessandria U.S. non sussista il principio, come nel pubblico impiego, che l’anzianità fa grado, con tutte le precedenze di sua spettanza. Per quanto riguarda il comportamento dei grigi a Monza, dovremmo ribattere su quel chiodo che fu causa di disparati commenti nelle ultime battute del precedente campionato. Speravamo che l’idea del «catenaccio» fosse stata bandita dalla mente dei tecnici alessandrini, ma purtroppo gli sportivi di Monza furono costretti a fischiare tale sistema di gioco, instaurato nuovamente dall’Alessandria. Dice un saggio proverbio: «Brucia i ricordi: la fiamma illuminerà l’avvenire». Noi i ricordi li avevamo bruciati, ma la fiamma monzese è tornata ad illuminare l’uggioso passato. Vogliamo credere che questo… ritorno di fiamma abbia una breve durata e che tutte le partite di campionato si abbiano del tutto a disputare con tutt’altro spirito agonistico. I tecnici dispongono attualmente di un cospicuo numero di «giovani» desiderosi di farsi strada, per cui sono decisi a combattere sino allo stremo delle loro energie. Non avranno tecnica sufficiente, mancheranno di esperienza, ma in fatto di foga ed entusiasmo, ce n’è da vendere. Non sciupiamo queste magnifiche fonti di energie, gettandole sul rogo di una tattica che unanimemente ha riscosso il biasimo più acerbo. Lanciamoli, i giovani, diamo loro la possibilità di dimostrarci quanto sanno fare di fronte ad avversari di alto lignaggio. Non freniamo il loro impulso con imposizioni assurde e deleterie per il loro avvenire e per quello della squadra. L’esuberanza giovanile è capace di qualsiasi impresa: correggiamola nei suoi difetti se è necessario, ma non ostacoliamola nei suoi scatti e nella sua impulsività agonistica. Spesso e volentieri diciamo che i vecchi, ad eccezione della loro astuzia, null’altro posseggono: sono lenti e discontinui, difettano di fiato e di prontezza, per cui il loro rendimento è insignificante. Ebbene, opponete a questi elementi, pur sempre rispettabili per il loro passato, giovani volonterosi, briosi e decisi a correre sino all’ultimo minuto di gioco, ed i risultati non mancheranno di essere soddisfacenti. Date libero sfogo a Rivera, Filini, Maccacaro, Marangi, Oldani, Marmo, Forin, Girardo, Nardi e Arbizzani, e siate pur certi che i patemi d’animo dell’anno scorso non avremo più motivo di provarli. Mettiamo i giovani in condizione di poter combattere come meglio desiderano, sempre rispettando la disciplina, e non costringiamoli, come già si è verificato a Monza, a rimanere inchiodati in pochi metri quadrati di terreno, a difesa di un successo il cui valore era assai relativo. (Romolo Vite, «Il Piccolo», 12 settembre 1959) Simmenthal Monza ed Alessandria, due squadre ancora a corto di preparazione, si sono oggi incontrate allo stadio monzese per il primo turno di Coppa Italia. Hanno prevalso i grigi piemontesi, in quanto i biancorossi brianzoli, pur collezionando ben nove angoli, hanno sciupato troppe occasioni da rete, mettendo così a nudo alcune evidenti pecche che il duo Kossovel-Cipolla dovrà eliminare al più presto. Anche l’Alessandria ha deluso. Non sappiamo proprio come l’undici piemontese farà a sbrigarsela nella massima serie al cospetto di forti squadroni. Ammesso anche qui il logico ritardo di preparazione, siamo certi che un improbo lavoro attende il giocatore-allenatore Pedroni, dato che quest’anno le retrocessioni dalla Serie A saranno ben tre. Il Simmenthal Monza, ormai registrato nel sestetto difensivo, con l’allievo Covacich a sostituire brillantemente l’assente titolare Breviglieri, può senz’altro migliorare la tenuta nella prima linea, solo che una maggiore lucidità di idee sostenga i vari Fraschini, Carminati II e Gagliardi. («Corriere dello Sport», 7 settembre 1959)

Primo Turno

Simmenthal-Monza - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)

RETI:

72. Filini G.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo [28. Arbizzani Luciano], Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Forin Romano, Pedroni Franco, Girardo Antonio, Oldani (II) Tullio, Filini Giancarlo, Maccacaro Cesare, Migliavacca Giancarlo, Tacchi Juan Carlos

All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

SIMMENTHAL-MONZA: Covacich; Copreni, Grassi; Frascoli, Tellini, Dalio; Brambilla, Fraschini, Carminati (II) Italo, Gagliardi, Mattavelli. All: Kossovel Attilio. D.T.: Cipolla Manlio Italo.

Arbitro: De Marchi Bruno (Pordenone)

Note

Commento

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Primo Turno

Simmenthal-Monza - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)

RETI:

72. Filini G.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo [28. Arbizzani Luciano], Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Forin Romano, Pedroni Franco, Girardo Antonio, Oldani (II) Tullio, Filini Giancarlo, Maccacaro Cesare, Migliavacca Giancarlo, Tacchi Juan CarlosAll.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

SIMMENTHAL-MONZA: Covacich; Copreni, Grassi; Frascoli, Tellini, Dalio; Brambilla, Fraschini, Carminati (II) Italo, Gagliardi, Mattavelli. All: Kossovel Attilio. D.T.: Cipolla Manlio Italo.

Arbitro: De Marchi Bruno (Pordenone)

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