Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1960/1961
Serie B
30-04-1961 - Giornata: 32 - Brescia - Mario Rigamonti


Brescia AC - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 45. Turra [Br] , 57. Favalli [Br]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Pizzolitto Radames, Bercellino (I) Giancarlo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio, Vitali Alessandro, Fanello Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Moschioni, Ferrazzi, Di Bari, Szoke, Martini, Venturi, Favalli, Rizzolini, Marchetto, Turra, Vigna. All.: Eliani Alberto

Arbitro: Varazzani Priamo (Parma)
Note
Inizio gara ore 16.00

Commento
Discontinue prestazioni dei «grigi», sconfitti a Brescia DOMANI AL MOCCAGATTA E' DI SCENA IL PALERMO E’ finito un altro bel sogno segretamente cullato da tre domeniche. Anche se le speranze erano da tempo abbandonate, anche se per questo campionato ci eravamo ormai rifugiati nel terreno- dell’aure a mediocrità, avevamo preso gusto, dalla partita della resurrezione contro il Messina, a vedere la nostra squadra affermarsi, novella protagonista di un finale di campionato brillante ed impetuoso, vendicatore di tante amarezze e tante delusioni. I due successi esterni a Novara ed a Verona costituirono un grande momento per noi, tanto che ci illudevamo quasi che la squadra, se pure in ritardo , potesse ancora dire il meglio di se stessa e dimostrare al pubblico sportivo di essere ancora capace di imporsi all’attenzione e forse all’ammirazione. Ma domenica anche l'incantesimo è finito. Torniamo a casa dopo tre domeniche di peregrinazioni con la d elusione di una secca sconfitta. Il bilancio non è però dei peggiori: su tre incontri esterni abbiamo racimolato tre punti, che, distribuiti per le tre gare corrispondono a tre pareggi. Fosse andata sempre così! Ma è andata molto peggio e, ciò che più conta, è andata sempre nel più imprevedibile dei modi, sull’onda di un campionato bizzarro, di un gioco discontinuo di prestazioni alterne e saltanti o deludenti tanto da lasciare perplesso il più attento degli osservatori. Non gli basta infatti la passione o la competenza, la generosa valutazione, o la severa critica. Al termine del campionato, dopo qualche altra soddisfazione e qualche altra prova negativa (perchè questo è lecito ormai prevedere) ci chiederemo: è stata la nostra veramente una bella squadra? Era tutta sfortuna ? Era tutta apparenza? E non sapremo probabilmente rispondere come non sappiamo rispondere oggi. Lasceremo ai posteri, come dice il poeta, l'ardua sentenza. Ancora Notarnicola A Brescia abbiamo visto cose belle e cose brutte, come sempre. Se vogliamo però essere precisi nel giudizio, dobbiamo dire di non aver provata l’amarezza totale di altre volte. Abbiamo visto infatti la squadra cadere in piedi, come si suol dire, denunciando, è vero, i suoi difetti, ma anche offrire al pubblico la dignità di un atteggiamento non del tutto deludente. Forse è perché non abbiamo visto commettere la serie di quei fatali errori che in altre occasioni ci hanno esasperato fino alla umiliazione. Per intanto , ed ancora una volta, dobbiamo d ire di aver scoperto un portiere. II bravo Notarnicola non solo ha mantenuto fede al suo impegno, conservando il tono delle sue prestazioni, ma ha superato se stesso fino a raggiungere la massima delle afferm azioni: q u ella di essere dichiarato il migliore in campo. La notizia non è nostra, ma il lettore l’avrà già appresa dai giornali di lunedì, che hanno posto, meglio di quanto possiamo fare noi, in rilievo la prestazione del bravo portiere. Il conto degli interventi difficili e quasi impossibili ad immaginarsi non è statao da noi tenuto in quanto il nostro portiere si è prodigato per tutto l'incontro con una continuità ed una prontezza che ci hanno lasciati veramente sbalorditi. Sempre pronto e tempista nelle uscite alte, in un groviglio pauroso di uomini che assediavano la nostra area, scattante e coraggioso a lanciarsi su i piedi dell ’avversario, fulmineo nel cadere a terra e bloccare tiri radenti e pericolosi, oculato nel sapersi lanciare in volo, e di pugno allontanare minacciose puntate , Notarnicola si è attirato gli applausi a scena aperta d a un pubblico che attendeva la rete da un momento all’altro, perchè la necessità di vincere era per il Brescia essenziale, e che quindi non era facile a commuoversi per le prodezze di un portiere. La gioia che leggevamo in lui, in questo ragazzo serio e modesto, fu il primo elemento che non ci consentì di rattristarci troppo di fronte alla inevitabile sconfitta. Ed invece Notarnicola, nessuno avrebbe scommesso sulla eventualità di prestazioni così brillanti da parte del redivivo possono azzardare giudizi sicuri ha fornito, in quattro partite, il meglio che i nostri estremi difensori hanno fornito in tutto il campionato. Squadra a corrente alternata Il resto della nostra squadra ha giocato una partita in cui lo slancio e l’abnegazione si sono alternati con pause veramente opache e di scarso rilievo. A posto i terzini, anche se Melideo non ha brillato come nell’incontro con il Novara. Discreta la mediana in cui fa spicco la lotta interna che conduce il buon Soncini con se stesso: da una parte la volontà di riuscire, di imporsi, di riprendere in mano le redini del gioco a centrocampo, che era la sua maggior prerogativa; dall’altra la provvisorietà di u n gioco frammentario che le condizioni fisiche non perfette continuano a frenare ed a rendere sovente impreciso. Bercellino ci è parso un poco affaticato. Per di più verso la fine della gara si è prodotto uno stiramento all’inguine assai fastidioso che lo ha costretto a lasciare il campo in anticipo. Questo ragazzo tanto serio e volenteroso si è spremuto, per tutto il campionato senza perdere una battuta: purtroppo ora comincia a risentire le conseguenze dello sforzo prolungato cui si è sottoposto. Buona la prestazione di Pizzolito come sempre in funzione di terzino libero: domenica lo vedemmo arrancare più del solito e fatica re non poco a tener dietro a quella scatenata che si chiama Viney. Le ali del Brescia hanno forse disputato, in tutto il campionato, le migliori loro partite nei due incontri con l’Alessandria. Ma in verità ancora una volta dobbiamo confermare la ottima impressione che questa compagine ci ha lasciato. Si tratta di squadra volitiva e tecnica che avrebbe meritato ben altra classifica. Questo discorso non possiamo però spingerlo oltre d al momento che troppe volte l’abbiamo usato per noi. All’attacco le cose non sono andate bene; è difficile stabilire se Fanello non era in giornata oppure se fu sommerso dal gioco gagliardo e vigile di due o tre avversari costantemente incollati a lui. Forse valgono entrambe queste ipotesi. Il tiro di Vitali certo è che, fermo Fanello, non si è vista una azione pericolosa scaturire dal nostro attacco. Solo Vitali si è prodigato con un puntiglio in solito in un gioco di spola e di manovra veramente notevoli. Ma ad un certo momento, visto che non poteva più servirsi dell’appoggio di Fanello, prese a giocare da solo, a tener troppo la palla, fino a scomparire sommerso dalla fatica e dagli avversari. Il momento più notevole dell’incontro e che poteva cambiare il corso della partita ce lo offrì lo stesso Vitali, allorché, liberatosi dì due avversari da una certa distanza lasciò partire un tiro violento e preciso che mozzò il fiato in gola a tutti: doveva essere un a rete, la più bella rete che Vitali potesse segnare, dal m omento che non ricordiamo di averlo visto sferrare una cannonata del genere. Purtroppo il portiere compì una prodezza alla... Notarnicola e, distendendosi a volo d’angelo riuscì a deviarlo. Stavamo perdendo per uno a zero: quella era l’occasione di uno stupendo pareggio. Pazienza: queste cose accadono quando l'annata è per il no. Oldani ha fornito ancora una prova scialba: il suo rientro in squadra in queste sue ultime tre partite non è stato molto brillante. Migliavacca si è spremuto in un gioco laborioso e faticoso. Purtroppo non ha indovinata una grande giornata: costretto a tenere il centrocampo per impedire l’iniziativa avversaria non riuscì a legare bene con i compagni di linea sfornando una lunga serie di passaggi sbagliati. Bettini non ha deluso né convinto. Opaco anche lui e lento nei riflessi. Solo in qualche momento riuscì a ridestarsi e fornire qualche valido aiuto più alla difesa che all’attacco. A casa si soffre meglio Domani i nostri ragazzi ricompariranno sul nostro campo: aria di casa dopo tre lunghe settimane, aria fresca e famigliare (anche se manca il profumo dell’erbetta di primavera: a proposito, potranno gli amici del Comune accogliere la nostra accorata in vocazione e comunicarci la bella notizia della prossima sistemazione del campo?). Il pubblico che quasi aveva perduta l'abitudine domenicale delle partite di calcio, domani si ripresenterà in folta schiera sul campo per assistere ad un notevole incontro. Scende un ospite di riguardo : il Palermo.Squadra deceduta come noi lo scorso anno, che ha diviso con noi le alterne speranze di una in certa classifica nel girone di andata, ma che da alcune domeniche ha preso il volo verso le più alte vette. Ora il Palermo sta lottando per ritornare in Serie A. E la partita di domani è decisiva per lui, è facile quindi comprendere con quanto impegno si batterà sul nostro campo, e quanta forza si dovrà usare per fermarlo. Per questo la partita si presenta incerta e quindi più che interessante. Una notevole incertezza per parte: non si sa se il Palermo potrà schierare il grande Anzolin infortunatosi domenica, mentre non si sa se l'Alessandria potrà contare su Bercellino. Non abbiamo notizie precise e non sappiamo nemmeno come potrà Achilli rimediare alla eventuale mancanza di Bercellino. Ci auguriamo soltanto di assistere ad una buona partita e di vedere la nostra squadra consapevole del valore dell’avversario e quindi in grado d i contrastarlo degnamente su tutti i piani, agonistico e tecnico. E ci auguriamo che il pubblico la sappia comprendere ed incoraggiare. Questi ultimi incontri, se pure più nulla hanno da dire, per la nostra classifica, devono offrirci, come si fa nelle vendite, gli scampoli migliori della nostra riserva, in tessuti di una residua fiducia, colorati dal consueto calore dell’agonismo. Torniamo a soffrire a casa: soffriremo meglio, perchè saremo in tanti, nel corale incitamento del la nostra tradizione. (Il Piccolo - Barbagrigia) Il portiere è stato il migliore tra i grigi PRODEZZE DI NOTARNICOLA IN BRESCIA-ALESSANDRIA La partita della sicurezza per entrambe le contendenti si è trasformata per il Brescia anche nella partita dell'orgoglio; ciò per farsi perdonare dal suo pubblico le troppe amarezze che gli ha propinato nel ce -so del torneo. E gli azzurri locali (ieri in maglia granata) sono pervenuti al successo contro una Alessandria affatto rassegnata se per tutta la prima porte della gara ha saputo te-.ere baldanzosamente testa alla incessante pressione degli uomini di Elioni. Sopra tutti gli alessandrini ha giganteggiato il portiere Notarnicola, che ha sfoderato una serie di parate notevoli, alcune persino eccezionali, come quella al 21', quando si è gettato coraggiosamente sui piedi di Marchetto; quella al 23' quando in uscita ha neutralizzato un tiro da goal di Rizzolini e quella al 28' che vai la pena di descrivere minuziosamente. Giacomazzi, con una rovesciata acrobatica, intercetta un tiro di Marchetto, raccoglie al volo Szoke che tenta di sorprendere da lontano il portiere alessandrino, ma questi non si fa pescare in castagna e con un tuffo in avanti avvinghia la sfera. In campo non si risparmiano le energie da parte di nessuno; decisione e spirito agonistico sono evidenti nel comportamento delle squadre; il Brescia continua a premere pericolosamente; l'Alessandria si affida al contropiede e le mezze ali Vitali e Migliavacca compiono una snervante spola fra le proprie retrovie e quelle degli avversari. Intanto il portiere grigio continua la serie dei suoi interventi e si fa applaudire al 20', al 27' e al 34' per, altrettante parate su tiri di Vigni (ieri il miglior giocatore in senso assoluto, suggeritore accorto e preciso di ogni azione pericolosa e di quelle delle due reti), di Marchetto e Ferrazzi, portatosi in avanti a dare man forte ai propri attaccanti. Ed eccoci alla prima rete. Mezzo minuto prima dello scadere del tempo, Vigni dalla destra crossa al centro; Marchetto è voltato di spalle alla porta e con un ritorno tempestivo anticipa un difensore avversario e tocca la palla indirizzandola verso Turra, che da circa 25 metri tira al volo e batte con una staffilata radente Notarnicola, che, coperto, non riesce a intercettare il pallone. Alla ripresa il ritmo del gioco non scema: il Brescia riprende l'iniziativa e nuovamente Notarnicola è chiamato in ballo. Uno dei periodi più emozionanti della partita si ha al 6': il portiere alessandrino coi due pugni alza sopra la traversa un tiro da rete di Marchetto e si salva in calcio d'angolo. Alla rimessa in gioco del pallone si crea subito dopo eguale situazione, ma sotto la rete di Moschioni. Bettini, incuneatosi tra i difensori bresciani, scocca un tiro fortissimo; il portiere bresciano con le dita sfiora la palla e la devia di quel tanto che le consente di battere sullo spigolo della traversa e di rimbalzare sul fondo campo. Nel periodo susseguente a a tale azione il lavoro difensivo dell'Alessandria si fa improbo ed è per ciò che al 12' scaturisce la seconda rete. E' ancora Vigni a iniziare l'azione decisiva. L'ala sinistra lombarda scarta due uomini e passa al centro con precisione verso Favalli, che al volo filtra una barriera di sei uomini e sorprende il bravissimo Notarnicola. (La Stampa) RISULTATI: Brescia-Alessandria 2-0 Como-Novara 2-1 Messina-Genoa 0-1 Pro Patria-Palermo 0-0 Reggiana-Marzotto 4-1 Sambenedettese-Parma 2-0 Simm. Monza-Prato 1-2 Triestina-Foggia 3-0 Venezia-Catanzaro 2-0 Verona-O. Mantova 0-1 CLASSIFICA — Ozo Mantova p. 41; Venezia 40; Palermo, Reggiana 38; S. Monza, Messina, Catanzaro, Prato 34; Pro Patria, Como 33; Sambenedettese 32; Alessandria 31; Brescia, Parma, Novara 30: Genoa,Triestina 28; Verona 24; Foggia 23; Marzotto 18 Il punto sul campionato Con un gol ottenuto su azione di contropiede il Genoa ha violato per la terza volta in questa stagione il campo del Messina: risultato ineccepibile e prezioso. Il Palermo è riuscito a lasciare imbattuto lo stadio della Pro Patria nonostante l'infortunio occorso al portiere Anzolin. Il catenaccio del Novara non ha resistito sul campo del Como apparso brioso e veloce che ha messo spesso in difficoltà la difesa piemontese. Dopo essersi lasciata sorprendersi al 15' del primo tempo da un gol di Tibaldo, la Reggiana nella ripresa ha offerto una prestazione in rimonta contro il Marzotto.