Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1955/1956
Serie B
13-11-1955 - Giornata: 9 - Udine - Moretti


Udinese AC - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 11. Castaldo E. [Ud]

Alessandria US Stefani Ideo, Nardi Aldo, Bosio Bruno, Battistella Adelmo, Traverso (I) Luigi, Bodi Luigi, Marchetto Giuseppe, Manenti Michele, Redegalli Luciano, Tinazzi Giorgio, Perin Gastone All.: Sperone Mario

Formazione avversaria
Udinese: Romano; Azimonti, Valenti; Snidero, Pinardi, Magli (II) Augusto; Castaldo, Menegotti, Secchi, Bredesen, Fontanesi (I) Alberto. All.: Bigogno Giuseppe.

Arbitro: Coppa Alessandro (Como)
Note
Angoli: 6-4 (3-0). Spettatori: 8.000. Giornata grigia e piovosa, terreno piuttosto molle. Inizio gara ore 14:30.

Commento
Nel primo tempo l’Udinese non si è smentita ed è parsa così sicura di sé da sembrare più preoccupata di dare forma e distinzione alla manovra di assieme che di puntare allo scopo, e specialmente dopo la magnifica segnatura di Castaldo all’11’ di gioco. Si direbbe che abbia peccato di presunzione. Manovre pulite, impostate a metà campo, in genere, da Magli e Snidero, e affidate poi alla autorevole regia di Menegotti, che finivano sempre per portare scompiglio nell’area avversaria, ove peraltro è sempre mancato lo stoccatore tempista e deciso a siglare l’azione. Applausi ammirati, perciò, da parte del pubblico, per lo spettacolo di bravura dell’Udinese e per lo sviluppo del gioco, in cui è bene precisare che l’Alessandria ha bensì corso seri pericoli, ma non per questo si è lasciata impaurire. Anzi, l’Alessandria ha saputo sostenere bravamente l’urto dell’Udinese in vena, senza umiliarsi alla rinunciataria tattica del catenaccio. L’unica variante escogitata da Sperone al Moretti è consistita nell’incarico affidato a Perin di controllare strettamente Menegotti, il che, di conseguenza, ha consentito a Bodi di fare il battitore libero. Una tattica indovinata e una perfetta applicazione da parte dei giocatori in grigio i quali, inoltre, hanno poi con altrettanta esattezza e bravura sviluppato la seconda parte del piano tattico di Sperone, che stabiliva – come abbiamo appreso – l’attacco a fondo nella ripresa, in cui era prevedibile il calo della forte Udinese. Così, dopo il primo tempo di marca bianconera, è seguito il secondo di notevole prevalenza territoriale alessandrina, in cui peraltro ai padroni di casa è egualmente rimasta la palma della supremazia in linea strettamente tattica e stilistica. Il giudizio unanime del pubblico, alla fine della magnifica gara, che oltre tutto è corsa sul filo della perfetta cavalleria, resta bensì favorevole nei riguardi dell’Udinese – per il saggio da essa offerto nel primo tempo – ma è anche di sincera ammirazione per la bella squadra ospite, che è apparsa «squadra» nel senso lato della parola e alla quale non si addice il posto che occupa nella classifica, almeno in rapporto alla prova offerta al Moretti. Infine c’è stata la conferma che agli uomini di Bigogno manca la carica di fiato sufficiente per reggere al ritmo durante tutto l’arco dei novanta minuti. L’attacco bianconero inizia subito e scende verso Stefani. La prima minaccia seria viene portata da Fontanesi, che al 7’, ricevuto un allungo di Magli su punizione, si insinua in area e costringe alla prima parata l’attento Stefani. Poco dopo con un forte tiro da lontano è Snidero a impegnare il portiere grigio e infine il susseguirsi ininterrotto di azioni bianconere ha il premio, all’11’, con il punto di Castaldo. L’Udinese prevale e soltanto raramente i grigi portano qualche puntata in campo avversario, ove Pinardi, con Valenti e Azimonti, arginano con stupefacente sicurezza. Del tutto inattivo rimane Romano nel primo tempo. Tutt’altra fisionomia nella ripresa, in cui i grigi, più freschi, si gettano all’offensiva con bella baldanza. Qualche serio pericolo per la rete di Romano, in questo periodo molto impegnato. Non mancano, comunque, calate dei bianconeri, i quali a loro volta falliscono qualche favorevole occasione. I migliori dei locali: Magli, Snidero e Castaldo. Come al solito, sicuri Pinardi e ottima la prestazione di Valenti. Degna di rilievo pure la gara di Menegotti, il quale, nonostante la strettissima vigilanza di Perin, ha scoccato molte frecce. Stefani ha stupito per l’infallibile senso della posizione, per cui tutte le sue parate, e furono molte, apparivano impropriamente facili. Marchetto, Manenti, Redegalli, Traverso e Bodi i più impegnati e attivi dei grigi, i quali peraltro hanno avuto in tutti i compagni dei validi collaboratori. Giornata grigia; durante la seconda parte dell’incontro un po’ di pioggia. Incidenti di lieve entità e non per motivo doloso a Snidero, Castaldo e Nardi. Contegno cavalleresco dei giocatori. Senza pecche l’arbitraggio di Coppa. (Giuseppe Grinovero, «La Gazzetta dello Sport», 14 novembre 1955) Si è vista una grande Udinese nel primo tempo, poi, nella ripresa, la squadra bianconera è scomparsa dalla scena per lasciare posto al gioco sbrigativo quanto inefficace dell’Alessandria. Gli ospiti si sono presentati con uno schieramento prudenziale, con il terzino Bosio battitore libero e Perin quarto mediano a far da angelo custode a Menegotti. Ma la tattica prudente dei grigi di Sperone è servita fino all’11’ quando, cioè, la chiara superiorità dell’Udinese si è espressa con un gol. E doveva essere l’unico gol della giornata. È successo che Magli da mezzo campo ha servito Fontanesi il quale, inoltratosi fino nei pressi della bandierina del calcio d’angolo, ha smistato al centro. Qui l’alessandrino Traverso non è riuscito a intercettare il pallone, cosicché Castaldo non ha avuto difficoltà a girarlo di testa in rete. Con questo unico gol l’Udinese si è messa in tasca la partita. Poi è continuato il monologo dei friulani che, brillanti a metà campo, sembravano aver ritrovato il Menegotti delle grandi giornate. Ma, purtroppo, il solo Castaldo seguiva da vicino le manovre del «Nazionale», poiché gli altri compagni di linea erano addirittura spaesati. Non bisogna dimenticare che nel periodo migliore della sua netta superiorità l’Udinese ha mancato altre buone occasioni per aumentare il vantaggio; quella, ad esempio, al 16’, allorché un allungo di Pinardi vedeva scattare Secchi. Il centravanti bianconero si è trovato di fronte al portiere avversario ed ha fatto partire un tiro a parabola che è andato ad adagiarsi nel retro della rete dell’Alessandria. Poi al 20’ ancora Secchi mancava al volo un accorto passaggio di Bredesen. Al 29’ anche l’Alessandria ha avuto la sua occasione d’oro: Redegalli era partito sulla sinistra e, raggiunta la linea di fondo, ha servito alto al centro, ove Marchetto, tentando la rovesciata, sbagliava in pieno l’intervento. Il gioco dell’Udinese si è sempre sviluppato con temi manovrati da Magli, Snidero e Menegotti e molte volte ha raggiunto un livello notevole. Nella ripresa, però, ha mutato completamente volto. Presi forse da un certo orgasmo, i centri motori della squadra bianconera sono mancati, così come è mancata la manovra della metà campo. Di contro, l’Alessandria si è sbizzarrita in azioni veloci ma con passaggi troppo stretti, di modo che soltanto al 7’ ha avuto un’ottima occasione per segnare con Marchetto, il quale, ricevuto al volo un passaggio di Tinazzi, ha sparato nella rete udinese e soltanto la bravura di Romano ha evitato il gol con una respinta a mani aperte, rimediata poi da Magli. In campo udinese, sul finire della gara, si è temuto il peggio ed il fischio di chiusura dell’ottimo arbitro Coppa, che siglava una bella azione personale di Secchi, ha liberato dall’ansia i tifosi friulani. (Gaetano Cola, «Corriere dello Sport», 14 novembre 1955) DI MISURA L'ALESSANDRIA E' SCONFITTA AD UDINE: 0-1 Buon esordio del portiere Stefani - Vivace, ma vana, la reazione dei grigi nella ripresa Con un fulmineo inizio, l’Udinese metteva al sicuro il punteggio grazie ad una rete di ottima fattura. Castaldo, all’11’, con un colpo di testa, infilava in porta un pallone abilmente traversato a sinistra da Fontanesi, dopo un «duetto» di quest’ultimo con il classico Magli. La squadra friulana non insisteva poi all’attacco pur mantenendo le azioni nella metà campo degli ospiti. Visto allora che i bianconeri minacciavano senza… segnare, i grigi si sono fatti alla ribalta timidamente nel primo tempo, con maggiore sicurezza nella ripresa. Solo la bravura di Romano (una unica parata difficile, ma altrettanto provvidenziale) e di tutti i difensori bianconeri ha impedito ai piemontesi di raggiungere il pareggio. Ed ecco la cronaca: inizio bruciante dei friulani, che impegnano subito il portiere grigio Stefani il quale parava con sicurezza tiri di Bredesen, Fontanesi e Snidero. All’11’ l’unica rete della giornata: scambio Magli-Fontanesi che taglia fuori la difesa avversaria, centro a mezz’altezza, testa di Castaldo che batte di prepotenza il portiere alessandrino. Cinque minuti dopo Secchi per poco non raddoppiava il vantaggio; rinvio di Pinardi che il centravanti riesce ad agganciare scavalcando poi un terzino e il portiere. La palla sorvola di un palmo la traversa a porta vuota. Alla mezz’ora si fanno pericolosi i grigi. Marchetto fugge sulla destra, porge la palla a Redegalli, la cui acrobatica rovesciata termina però fuori bersaglio. Riparte all’attacco l’Udinese sfiorando il successo con tiri di Bredesen e Fontanesi, collezionando due angoli senza esito e ottenendo una punizione dal limite che Menegotti si vede parata da Stefani. Pure fra le braccia del portiere termina, al 37’, una fucilata di Snidero. Al 7’ della ripresa l’Alessandria, sempre pronta ad afferrare la situazione favorevole, sviluppa un’azione pregevole, Manenti tocca la palla per ultimo ed il goal sembra fatto. Romano però respinge di pugno, salvando una situazione davvero pericolosa. Per alcuni minuti le fasi si susseguono alterne senza che nessuna delle due contendenti riesca a marcare una certa superiorità: ad un angolo per l’Alessandria al 23’ fa riscontro al 26’ un bel tiro di Menegotti, quindi nuovamente l’Udinese è in angolo. Al 29’ la rete di Romano corre nuovamente un serio pericolo per il corner direttamente calciato da Marchetto con un tiro carico di effetto. (G.C., «Stampa Sera», 14 novembre 1955) Domani al “Moccagatta,, ore 14,30 INCONTRO AMICHEVOLE ALESSANDRIA-PIACENZA Contro l’Udinese, una squadra che si era classificata seconda nel campionato di Serie A e che retrocessa in B ha continuato la sequenza delle partite senza sconfitte (31), l’Alessandria ha dovuto abbassare bandiera. È stata una sconfitta onorevole, una conferma che tra i grigi si incomincia a vedere il gioco di squadra: ma tirando le somme, si deve registrare la terza partita consecutiva senza che l’Alessandria riesca a segnare una rete, pur avendo incluso nei suoi reparti elementi di buona fama, rivoluzionando addirittura tutto il quintetto d’attacco. Circa la formazione della squadra impostata dall’allenatore Sperone, non ci pronunciamo, in quanto prima di giudicare bisognerebbe conoscere con precisione i motivi della esclusione di questo o quel giocatore. Confidiamo solo che le formazioni chiamate in campo siano effettivamente le migliori che nel momento odierno la società grigia può schierare. Scorrendo le note di presentazione dell’Udinese, abbiamo notato che questa squadra ha sostituito finora un solo giocatore, nella terza partita di campionato: in assenza del centrosostegno Pinardi era stato inserito Morelli, delle riserve; poi la squadra si è sempre presentata in campo con tutti i giocatori allo stesso posto. Tra noi, le sostituzioni non avvengono con lo stesso criterio. Infatti Perin ala sinistra costituisce un fatto nuovo: e, diciamolo pure, per essere sinceri, se tale innovazione l’avesse decisa il prof. Scamuzzi, gli sportivi alessandrini l’avrebbero mandato… in esilio. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 19 novembre 1955) RISULTATI: Bari-Palermo 0-1 Cagliari-Brescia 2-0 Catania-Simmenthal Monza 3-1 Como-Livorno 2-1 Marzotto-Legnano 2-0 Modena-Messina 1-0 Parma-Taranto 3-0 Verona-Salernitana 1-1 CLASSIFICA: Udinese 16; Palermo 15; Catania 13; Cagliari, Legnano, Marzotto 11; Parma 10; Simmenthal Monza 9; Modena, Como, Taranto, Verona 8; Bari, Brescia, Messina 7; Livorno 6; Alessandria 4; Salernitana 1 MARCATORI: 7 gol: Bettolini (Legnano), Secchi (Udinese) 6 gol: Erba (Parma) 5 gol: Bettini E. (Como) 4 gol: Bassetti (Catania), Bicicli (Parma), Bretti (Bari), Caprile (Legnano), Fontanesi A. (Udinese), Ghiandi (Catania), Loiodice (Monza), Milani (Monza), Serone (Alessandria) Il punto sul campionato Alle spalle della capolista Udinese, vittoriosa nella gara contro l'Alessandria, aveva tenuto il passo il Palermo che, grazie alla rete realizzata da Maselli, aveva vinto in casa del Bari, unica vittoria esterna di giornata. In terza posizione il Catania che aveva avuto ragione del Monza: doppietta di Bassetti e gol di Ghiandi per gli etnei. In fondo alla classifica primo punto stagionale della Salernitana che era riuscita a pareggiare in casa del Verona.