Museo Grigio - Archivio Storico

SCHEDA GIOCATORE

Data di nascita: 21/6/1934
Nato a: Milano

Altezza: 1,72 m

Peso: 71 Kg

Ruolo: Attaccante

Data di nascita: 21/6/1934Nato a: Milano

Altezza: 1,72 m

Peso: 71 Kg

Ruolo: Attaccante

info@museogrigio.it

Crediti

Data di nascita: 21/6/1934
Nato a: Milano

Tinazzi Giorgio

PROFILO

ESORDIO

PRESENZE

GOAL

Tinazzi Giorgio

PROFILO

ESORDIO

PRESENZE

GOAL

18-09-1955 Serie B Alessandria US - Verona AC 1 - 2

18-09-1955 Serie B Alessandria US - Verona AC 1 - 2

1955/1956

27

0

27

0

0

0

1956/1957

19

0

19

0

0

0

1955/1956

5

0

5

0

0

0

1956/1957

8

0

8

0

0

0

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

TOTALE

CAMPIONATO

COPPE

Stagione

Presenze

Presenze

Presenze

TOTALE

46

0

46

0

0

0

TOTALE

CAMPIONATO

COPPE

Stagione

Goal

Goal

Goal

TOTALE

13

0

13

0

0

0


SCHEDA GIOCATORE

Nazionale: 6 presenze (1 gol) in Nazionale Militare

Esordio in Serie A: 01-05-1955 Inter-Catania 3-0
Esordio in Coppa Italia: 07-06-1958 Inter-Simmenthal Monza 1-4

1953-54	INTER	A	0	0
	Riserve	.	2	2
1954-55	INTER	A	1	0
	Cadetti	.	19	6
1955-56	ALESSANDRIA	B
1956-57	ALESSANDRIA	B
	Spareggio
1957-58	INTER	A	12	2
	Coppa Italia	.	6	4
	Cadetti	.	12	7
1958-59	VERONA HELLAS	A	28	9
1959-60	VERONA HELLAS	B	37	9
	Coppa Italia	.	1	0
	Coppa Alpi	.	1	1
1960-61	UDINESE	A	17	3
	Coppa Italia	.	1	0
1961-62	UDINESE	A	4	0
11-1961	MODENA	B	28	3
1962-63	MODENA	A	22	1
	Coppa Italia	.	1	0
	Coppa Rappan	.	7	1
1963-64	MODENA	A	25	4
	Spareggio	.	1	0
	Coppa Italia	.	1	0
1964-65	PALERMO	B	33	10
	Coppa Italia	.	2	0
1965-66	PALERMO	B	35	8
	Coppa Italia	.	2	0
1966-67	PALERMO	B	23	0
	Coppa Italia	.	2	2
1967-68	CASALE	D	25	5
1968-69	CASALE	D	32	4
1969-70	CASALE	D	30	2

Interno Destro. Un uomo diventa eroe. Ma – pur innalzato sugli altari giusti ed eterni della gloria – conserva quella sua fragile essenza di creatura terrena che – per chi come me crede – ad un certo punto Dio decide di attrarre a sé nell’aldilà.
Giorgio Tinazzi era un uomo ed un eroe. Profonda commozione hanno destato le parole usate dal figlio Giancarlo per annunciarne la scomparsa: “Ciao papà, stai sereno che sei stato un grande come uomo, papà, nonno. Grazie di tutto!”.
Non entriamo nell’intimità dei sentimenti, ci mancherebbe altro. Ma ci teniamo ad aggiungere che lui può stare sereno per essere stato anche un grande calciatore e noi – perennemente innamorati della maglia grigia – lo ringraziamo per averla sempre onorata e per averci regalato la gioia immortale dello spareggio di San Siro contro il Brescia, l’ultima serie A.
Stefani, Brotto, Nardi, Traverso, Pedroni, Albertelli, Castaldo, Manenti, Vitali, Tinazzi e Morbello. Quella formidabile formazione ha finito per diventare una poesia che i nonni hanno insegnato ai nostri padri - che allora erano giovani - e loro a noi. E noi la insegneremo a nostra volta ai nostri figli con la raccomandazione che loro la tramandino a quelli che saranno i nostri nipoti. È il credo del popolo grigio, è una delle pagine più belle di un amore unico. È proprio vero: le vittorie aiutano a orientare il tifo, spesso se comincia da bambino, poi ci sono le tradizioni familiari. Al tifo non si comanda, e la grande differenza per esempio rispetto all’amore coniugale, è che si può cambiare la moglie ma difficilmente la squadra del cuore.
 
Quel 23 giugno del 1957 davanti a sessantamila spettatori, l’Alessandria in novanta minuti si giocò l’intera stagione. A dire la verità non bastarono neanche due tempi regolamentari, perchè al gol lampo (al terzo minuto) di Tinazzi, rispose Chicco Nova. L’1-1 del novantesimo non riuscì a mettere la parola fine all’equilibrio che aveva caratterizzato tutto il campionato. Altra mezz’ora di supplementari di sofferenza. Fu Castaldo a mettere la propria firma sul 2-1 finale, per l’immensa gioia grigia, in primo luogo quella del presidente Silvio Sacco.
Nel novembre 2015, alla vigilia del match di Tim Cup tra il Palermo e l’Alessandria avevo voluto incontrare Tinazzi, perché nel corso della sua carriera aveva indossato anche la casacca rosanero. È stata la sua ultima intervista.
Alla fine disse, commosso: “È passato troppo tempo, e oggi non posso più dimostrare niente. Deve sapere che con la Nazionale militare giocai allo stadio Monumental di Buenos Aires gremito di tanti nostri connazionali. Per un’ora e mezza fummo capaci di far sentire loro meno lontana l’Italia. Con me c’era anche Flavio Emoli, anche lui se n’è già andato, povero Flavio!”. “Quando segnavo andavo sempre ad abbracciare per primo il compagno che mi aveva passato il pallone”.
(da “Un grazie a Tinazzi per aver onorato la maglia grigia” blog di Museo Grigio)
Tinazzi è morto ad Alessandria il 10 febbbraio 2016

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CAMPIONATO