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Nel luglio del 1956 si opera per apportare alla formazione quei ritocchi atti a consentire il grande salto. Ai titolari dell’anno precedente si aggiungono infatti il terzino Brotto, lo stopper Pedroni di provenienza milanista, il mediano dell’Udinese Snidero e le ali tutto pepe Castaldo e Morbello. Bastano le prime giornate di campionato per dimostrare che la squadra affidata a Speroni è veramente forte. La lotta per la prima piazza vede come maggiori protagoniste il Verona e l’Alessandria alla quali si affiancano nel girone di ritorno Brescia e Catania. La lotta è formidabile e densa di movimenti palpitanti come ad esempio quell’Alessandria-Verona in programma all’ottava giornata in cui il portiere scaligero Ghizzardi ancora imbattuto viene infilato dal grigio Vitali al quindicesimo secondo di gioco!! In conseguenza di un calo di rendimento patito dalla squadra dopo l’inizio del girone di ritorno, viene allontanato l’allenatore Sperone e sostituito con il binomio Pedroni-Robotti. Prima dell’allontanamento di Sperone, nel dicembre 1956, i Grigi chiamati a fungere da squadra allenatrice della nazionale italiana, la sconfiggono per 3 a 2 grazie a un gioco entusiasmante. La lotta per conquistare la promozione prosegue accanita e a tal proposito basta ricordare che a 90 minuti dal termine del torneo la classifica è la seguente: Verona punti 43, Catania 42, Alessandria e Brescia 41. Grazie all’imprevista sconfitta rimediata dal Catania ad opera del Modena ad alessandrini e bresciani si apre la possibilità di contendersi l’ascesa in serie A. In un incontro di spareggio disputato a San Siro il 23 giugno 1957, di fronte a 70.000 spettatori, la vittoria premia i Grigi.