Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1956/1957
Serie B
24-02-1957 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Messina ACR 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 32. Vitali A.[A], 66. Castaldo E.[A], 85. Morbello E.[A] 31. rig. Zonch F. [Me]

Alessandria US Cuman Pacifico, Nardi Aldo, Boniardi Umberto, Traverso (I) Luigi, Pedroni Franco, Russi Franco, Castaldo Ercole, Manenti Michele, Vitali Alessandro, Albertelli Lanfranco, Morbello Egidio All.: Sperone Mario

Formazione avversaria
Messina: Salerno; Zonch, Nadali; Radaelli, Bosco, Bernini; Nicoletti, Cappi, Rossi (II) Adriano, Colomban, Sellani. All.: Hiden Rodolphe.

Arbitro: Marangio Carlo (Roma)
Note
Ammonito: Pedroni [A]. Angoli: 6-3 (2-0). Spettatori: 10.000. Cielo coperto e temperatura piuttosto fredda, terreno bagnato e sdrucciolevole. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Non si poteva pretendere dal Messina più di quel che il ben quotato Catania aveva fatto con una settimana di anticipo. Troppo grande la differenza esistente in linea tecnica fra il Messina e la Alessandria perché i siciliani potessero nutrire qualche speranza di successo sia pure parziale. Per un attimo i messinesi hanno sperato nella buona sorte quando alla mezz’ora di gioco sono andati in vantaggio grazie ad un calcio di rigore concesso molto giustamente per un fallo di Traverso su Nicoletti e realizzato da Zonch. Per un attimo, dicevamo, hanno sperato i messinesi; senonché la replica dell’Alessandria è stata immediata e Vitali, un solo minuto dopo il gol messinese, è filato a rete realizzando il pareggio. Vitali ha approfittato di un grosso errore di Bosco, che ha tardato l’intervento sul centravanti grigio. Il Messina era partito con chiari intenti difensivi. Bernini e Radaelli giocavano a ridosso del centromediano, Bosco lasciava a Colomban il compito di reggere le sorti della squadra a centrocampo. E i grigi faticavano a filtrare attraverso le fitte maglie della difesa siciliana. Nella ripresa il gioco dell’Alessandria si faceva più veloce e più incisivo: fioccavano le occasioni da gol, ma la rete doveva tardare fino al 21’, in quanto la difesa del Messina riusciva ad annullare, sia pure con molto affanno, le fitte maglie dell’attacco alessandrino. Tuttavia, la superiorità dei locali era tanto netta che il punteggio finale si può considerare più che giusto. Esemplare è stato l’arbitraggio del romano Marangio e pure esemplare la correttezza delle due squadre. Nessun incidente di rilievo: solo al 29’ del primo tempo, Manenti, per andarsi a prendere un pallone sulla linea del fondo, urtava violentemente con il braccio destro sul paletto di sostegno della rete. Ammonito Pedroni per gioco pesante. E ora due appunti di cronaca. L’inizio della partita è piuttosto lento e le due squadre si studiando con un certo indugio. Al 21’ un’azione di Manenti porta Morbello in zona di tiro, liberissimo: l’ala sinistra sbaglia mandando il pallone alto, sia pure di poco. Otto minuti dopo è la stessa mezza ala alessandrino a sbagliare nettamente il bersaglio da due passi. Al 31’ Nicoletti centra in area alessandrina: Traverso, con la collaborazione di Boniardi, lo affronta e lo atterra da tergo. Inflessibile, Marangio concede il calcio di rigore che Zonch realizza con un tiro bellissimo sulla sinistra di Cuman. Alla ripresa del gioco l’immediata replica dell’Alessandria: dopo il calcio di rinvio dal centro, la palla finisce sulla destra, da dove Nardi la spedisce in avanti decisamente. Vitali se ne impossessa e, approfittando di una colpevole indecisione di Bosco, supera Salerno con un tiro lento che si infila nella rete sguarnita. Finisce il primo tempo con una palla-gol clamorosamente mancata da Castaldo, solo, a seguito di un’azione Morbello-Manenti. La ripresa vede l’Alessandria attaccare a tutta andatura. Già al 1’ Vitali colpisce il palo a portiere battuto, poi dopo un angolo per il Messina, ancora una punizione di Albertelli, che il bravissimo Salerno sventa con un’acrobatica parata alta. Al 21’ secondo gol alessandrino. La punizione di Albertelli, pallone toccato da Vitali di testa, la palla ricade nella mischia ed è raccolta da Castaldo che infila indisturbato. Si rianima il Messina, ma purtroppo i suoi temi di attacco sono tanto lenti e sconclusionati da non mettere assolutamente in pericolo la difesa della Alessandria, registrata da un Pedroni in grandissima giornata. Al 24’ un’azione dell’indiavolato Morbello mette in difficoltà Zonch che deve lasciare via libera all’ala: il tiro colpisce il pallone e finisce oltre il fondo. Nonostante il lodevole tentativo di riscossa del Messina, è sempre l’Alessandria che domina in campo e al 41’ si conclude il punteggio in favore dei locali: una azione che parte da Vitali ed è continuata da Castaldo e Manenti viene conclusa da Morbello con un tiro a porta vuota. Infine, dopo una traversa colpita da Radaelli su tiro da lontano a portiere battuto, l’arbitro fischia la conclusione della partita. (Giulio Signori, «Corriere dello Sport», 25 febbraio 1957) I grigi raggiungono il Verona L'ALESSANDRIA NELLA PARTITA DEL PRIMATO BATTE IL CATANIA Rete decisiva di Vitali - L'undici piemontese privo di Redegalli, chiamato all'improvviso dalla nazionale militare I grigi sul loro campo non si concedono distrazioni. Il loro gioco non sempre riesce a raggiungere un livello tecnico tale da appagare pienamente i gusti di un pubblico raffinato, ma il risultato non sfugge mai al loro controllo. Anche ieri contro il Messina – un avversario fastidioso, operante con una tattica di copertura che non aveva niente di rinunciatario – essi hanno saputo tener fede al pronostico, ottenendo la decima vittoria casalinga della stagione con un punteggio di 3-1 che non ammette discussioni. Naturalmente anche questa volta la compagine di Sperone non ha risparmiato emozioni ai suoi sostenitori, poiché le è toccato di andare per prima in svantaggio, ma questa situazione, insolita per l’Alessandria di casa, è durata meno di sessanta secondi: il pareggio è stato immediatamente ristabilito e nella ripresa, con due pali a portiere battuto, due reti realizzate e numerose altre occasioni fallite per un soffio, Pedroni e colleghi hanno dimostrato di meritare ampiamente il successo. Il Messina, anche se ha ceduto soltanto nella ripresa, non è una squadra tanto solida e pericolosa all’attacco da poter costituire un valido banco di prova per l’efficienza della difesa alessandrina, quindi le lodi generiche che si possono fare all’intero sestetto difensivo grigio debbono necessariamente subire la tara della relativa difficoltà del compito da svolgere. Tuttavia, sono da notare un costante progresso nel rendimento dei due terzini Nardi e Boniardi, il cui gioco sta disinvoltamente portandosi verso la migliore collaborazione con i compagni, l’utile ed intelligente azione di Traverso ben coadiuvato da un Russi generoso come il solito e la consueta sicurezza di «capitan» Pedroni. Il portiere Cuman non ha eccessivamente brillato, non per colpa sua ma per demerito degli evanescenti attaccanti siciliani. Quanto alla prima linea alessandrina, l’impeccabile regia di Albertelli e Manenti (quest’ultimo particolarmente sfortunato nei tiri a rete) ha trovato collaborazione continua in Morbello e Castaldo, più saltuaria invece in Vitali, che nonostante le precarie condizioni fisiche ha avuto tuttavia qualche sprazzo degno della sua classe. Nel Messina il portiere Salerno, il terzino Zonch, il mediano Bernini e l’ala destra Nicoletti sono apparsi gli elementi migliori. La prima mezz’ora di gioco è trascorsa quindi con equilibrio di azioni e con qualche buona occasione fallita da ambo le parti, finché al 31’ un improvviso contropiede del Messina ha colto di sorpresa la difesa grigia (in maglia granata per dovere di ospitalità), costringendo Pedroni ad atterrare in area l’ala destra siciliana Nicoletti. Il terzino destro Zonch ha realizzato l’inevitabile rigore, ma il vantaggio degli ospiti non è durato neppure un minuto. Sul rilancio dal centro campo, il pallone è infatti andato da Albertelli a Russi e da questi a Vitali, che con la punta di un piede ha preceduto l’uscita del portiere, realizzando il pareggio. Al 38’, su azione di Morbello e Manenti, si presenta a Castaldo una magnifica possibilità di segnare, ma l’ala destra alessandrina tira a lato da tre metri. Subito all’inizio della ripresa, Manenti con un’azione irresistibile scavalca anche il portiere, ma il centromediano messinese Bosco giunge in tempo a salvare a porta vuota. Al 2’ Vitali, dopo un velocissimo scambio con Manenti, colpisce il palo a portiere battuto, al 14’ Salerno devia in calcio d’angolo una punizione di Albertelli. Al 21’, ancora su punizione battuta da Albertelli, Vitali corregge la sfera verso destra e Castaldo sbuca al momento giusto per deviarla imparabilmente in rete. Due minuti dopo, il portiere messinese salva con bravura su Morbello lanciato da Vitali, mentre al 24’, su esatto passaggio di Albertelli, Manenti scatta, evita il portiere e manca un goal fatto colpendo il palo. Al 27’ e al 29’ due tiri di Morbello, il primo a lato, il secondo neutralizzato da Salerno sempre impegnatissimo (mentre dall’altra parte del campo Cuman è praticamente inattivo). Al 40’, infine, Morbello, dopo tanti tiri sfortunati, riesce a realizzare il suo goal: l’ala sinistra alessandrina è in sospetta posizione di fuorigioco quando riceve il passaggio da Manenti, ma l’arbitro Marangio di Roma non rileva la posizione irregolare del giocatore, che conclude una volitiva partita con una rete imparabile. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 25 febbraio 1957) La gara disputatasi oggi al Moccagatta fra alessandrini e messinesi pareva nata sotto cattivi auspici per i padroni di casa. I piemontesi, pur dominando nettamente, sia per tecnica che territorialmente, non riuscivano a trovare lo spiraglio per far capitolare l’attento Salerno. La difesa sicula, pur essendo pressata da ogni parte dagli attaccanti grigi, non dava segni di debolezza. Le azioni di Manenti, oggi in grandissima giornata, in collaborazione con Vitali e Morbello, venivano sempre arrestate nel momento culminante. Sembrava che Zonch e Nadali attirassero sul loro piede, come una calamita, la sfera già in possesso di qualche attaccante avversario. La mediana sicula, a sua volta, per merito di Bosco e Radaelli, con rara tempestività riusciva ad intercettare tutte le palle che Pedroni, Traverso e Boniardi lanciavano ai compagni del reparto avanzato. Così al 10’, al 12’, 13’ e 14’ i piemontesi con azioni travolgenti di Manenti, Morbello e Castaldo mettevano in grande difficoltà Salerno. Reagivano con disinvoltura gli isolani; al 18’ Colomban calciava violentemente a rete ma Cuman con un balzo agguantava la sfera. Al 21’ Manenti serviva magistralmente Morbello ma la intraprendente ala sinistra sciupava la facile occasione. Al 29’ era ancora Manenti a dosare sul piede di Nardi portatosi in prima linea per dar man forte ai compagni, un preziosissimo pallone; il terzino grigio nella foga calciava alto quando sarebbe bastato un leggerissimo tocco per collocarle in fondo alla rete di Salerno. Da quest’episodio scaturiva la rete dei siciliani. Scattati come furie all’attacco, Cappi con un bell’allungo lanciava Nicoletti; questi superando la difesa alessandrina, entrava solo in area e mentre stava per calciare, Albertelli sopraggiunto di corsa lo sgambettava, mettendolo a terra. Inflessibilmente l’arbitro Marangio, cui dobbiamo rivolgere un sincero elogio per avere diretto la gara con severità impedendo il gioco pesante, concedeva la massima punizione. Zonch non aveva difficoltà a realizzare. L’equilibrio della disputa si ristabiliva però un minuto dopo. Su spiovente di Albertelli in area sicula Salerno usciva dai pali nello stesso istante in cui Bosco cercava di colpire di testa la palla. I due si urtavano a vicenda e la sfera cadeva sul piede di Vitali che prontamente la spediva in fondo al sacco. Al 38’ Manenti effettuava un bellissimo passaggio a Castaldo, quest’ultimo però, solo davanti all’estremo difensore avversario, trovava modo di calciare fuori. La situazione si faceva più critica per gli ospiti nella ripresa. L’Alessandria fermamente decisa a conseguire il risultato pieno, forzava il ritmo del suo gioco. L’estroso Manenti tentava da solo la via del successo. Superata con una brillante serpentina tutta la difesa avversaria, compreso il portiere, indirizzava la palla a rete. In extremis Bosco la fermava e rinviava debolmente. Vitali, prontamente accorso, ribatteva, ma coglieva il palo. Al 20’ i padroni di casa andavano in vantaggio. Su calcio d’angolo Castaldo intercettava il tiro e realizzava. Al 25’ magnifica azione di Manenti conclusasi sul palo. Al 40’ Manenti, ricevuto un passaggio da Albertelli, batteva in velocità Zonch e Nadal quindi serviva Morbello, il quale con un forte tiro realizzava la terza ed ultima rete per i grigi. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 25 febbraio 1957) MERITATA VITTORIA DEI GRIGI SUL MESSIN Domani l'Alessandria in trasferta a Busto Arsizio Il confronto Alessandria-Messina può essere definito «la partita delle occasioni perdute»: attendevamo una franca vittoria della squadra grigia, con punteggio pieno, e se il risultato si è mantenuto nella normalità, lo si deve alla sfortuna che ha perseguitato i nostri attaccanti. Comunque, finalmente, abbiamo visto un nostro interno d’attacco giocare in posizione avanzata: finalmente Manenti si è inserito come manovra nel reparto offensivo, dopo aver stazionato per venti partite a ridosso della mediana. La squadra locale è ancora apparsa debole nei mediani laterali dove in particolar modo Russi appare bisognoso di riposo. Tuttavia, anche se il quadrilatero non ha potuto funzionare, l’estrosa azione dei nostri avanti ha travolto la pur forte difesa messinese. Sono state sbagliate di un soffio molte reti, ma il Messina per la prima volta ha subito tre goals in una sola partita. Vitali, Castaldo e Morbello sono stati i realizzatori: il primo ed il terzo marciano in coppia nella classifica «cannonieri»; occorre però precisare che Vitali, nei confronti di Morbello, ha giocato sette partite in meno. Un giornale torinese ha riportato il punto di vista di Hiden, allenatore del Messina, circa la sconfitta della sua squadra e le possibilità di quella alessandrina. Il tecnico Hiden è sicuro che l’Alessandria raggiungerà il traguardo della promozione: tranne forse il Catania, non esistono in Serie B – secondo lui – squadre da paragonare a quella grigia. «Specie all’attacco», tiene a ripetere. Hiden non sa spiegarsi invece perché la squadra alessandrina, «disponendo di un quintetto di attacco così forte» — si ritiri per larghi tratti della partita nella sua area. «Difendersi possedendo all’attacco uomini come Morbello, Vitali, Manenti e Castaldo – sbalordisce il tecnico Hiden – mi pare un suicidio. Un attacco – ha precisato – a cui nessuna squadra di Serie B sarebbe in grado di resistere». (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 2 marzo 1957) RISULTATI: Bari-Modena 1-0 Brescia-Pro Patria 2-2 Como-Simmenthal Monza 2-1 Legnano-Catania 1-1 Marzotto-Sambenedettese 4-1 Taranto-Parma 4-1 Venezia-Cagliari 2-1 Verona-Novara 3-1 CLASSIFICA: Alessandria, Verona 28; Catania 27; Brescia, Venezia 25; Como 24; Bari, Novara 22; Cagliari, Marzotto, Simmenthal Monza 21; Messina, Taranto 19; Modena, Parma, Pro Patria 16; Legnano 15; Sambenedettese 13 MARCATORI: 10 gol Marchetto (Marzotto) 9 gol Manzino (Novara), Milani (Monza) 8 gol Barison (Venezia), Caprile (Legnano), Ghiandi (Verona), Giammarinaro (Taranto), Morbello (Alessandria), Vitali A. (Alessandria) 7 gol Bozzato (Venezia), Bretti (Bari), Calegari (Venezia), Danova (Pro Patria), Erba (Parma), Nova (Brescia) Il punto sul campionato Il Verona era tornato al successo grazie al successo ottenuto sul Novara che ha lasciato più di una perplessità per via delle due reti annullate alla formazione piemontese. A pari punti l’Alessandria vittoriosa nel match contro l’Alessandria. Distanziata di un punto il Catania fermato sul pareggio in casa del Legnano: ospiti in vantaggio con Origgi, su rigore e pareggio di Sassi. Il Brescia era stato fermato sul risultato di parità dalla Pro Patria facendosi cosi raggiungere dal Venezia che ha superato il Cagliari: decisiva la rete di Barison.