Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1959/1960
C. delle Alpi
19-06-1960 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - La-Chaux-de-Fonds 0 - 2 (0 - 2)
RETI: 24. rig. Sommerlatt [La] , 32. Favre [La]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Nardi Aldo, Raimondi Leopoldo, Snidero Cirano, Schiavoni Antonio, Boniardi Umberto, Vanara Elio, Rivera Gianni, Maccacaro Cesare [46. Moriggi Mario], Forin Romano, Regeni Vittorino A disp.:(P) Notarnicola Sergio All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
LA-CHAUX-DE-FONDS: Eichmann, Erbhar, Leuenberger, Aubert, Kernen, Sommerlatt, Morand, Antenen, Favre, Füri, Châtelain [46. Matter]. A disp.: Rathleb. All.: Sommerlatt Kurt.

Arbitro: Keller Karl (Basilea, SWI)
Note
Infortunati: 45’ Maccacaro [A, sostituito] e Regeni [A, inattivo all’ala]. Angoli: 5-2. Spettatori: 1.000 oppure 2.000. Serata serena e ventilata. Inizio gara ore 21:15.

Commento
Nella coppa delle Alpi tra italiani ed elvetici GLI SVIZZERI DI LA CHAUX-DE-FONDS SCONFIGGONO L’ALESSANDRIA 2-0 Maccacaro colpito da improvviso attacco di appendicite tra il primo e i secondo tempo – Achilli probabile allenatore dei grigi – Pedroni al Milan o al Como – Confermato il passaggio di Tacchi al Napoli Retrocessa la squadra in Serie B, il pubblico alessandrino ha perso almeno temporaneamente ogni entusiasmo per il calcio. Un migliaio o poco più di spettatori paganti ha assistito ieri sera al confronto per la Coppa delle Alpi italo-svizzera, fra l’Alessandria e il Chaux-de-Fonds. Il gioco, del resto, sia dei grigi che degli svizzeri in maglia gialla, non ha assunto, salvo episodi sporadici, una levatura tale da richiedere una continua attenzione. Facile è stato quindi per il cronista divagare dall’argomento base della partita e interessarsi di motivi più legati al futuro dell’Alessandria. Questione allenatore. Licenziati senza nemmeno una doverosa letterina di ringraziamento sia Pedroni che Robotti, si attende ora la scelta del nuovo responsabile. Il presidente dei grigi, dott. Ruggiero, ha tre nomi sul suo taccuino: Bonizzoni, Quario e Achilli. Quest’ultimo era presente ieri sera al Moccagatta. Ha avuto un lungo colloquio col massimo dirigente alessandrino: da questo a prevedere che la scelta – che verrà fatta probabilmente in serata – dovrebbe cadere sull’ex tecnico dell’Inter, il passo è breve. Quanto alla campagna dei trasferimenti, è presto ancora per parlarne. Sistemata la questione Tacchi col Torino, è confermato che l’oriundo andrà al Napoli insieme a Girardo, mentre dalla società partenopea torna l’ala Vitali, accompagnato – se le trattative andranno in porto – dal mediocentro Franchini. Salvo l’ormai scontato passaggio di Rivera al Milan, non v’è altro di sicuro: è probabile la conferma di Migliavacca, si parla di altri rinforzi dal Milan e dall’Inter, v’è la possibilità che venga dal Casale il mediano Rebecchi. Tutte voci però che non hanno ancora conferma ufficiale. Alla partita era presente anche Pedroni, che si sente già ex allenatore anche se il suo mandato scade solo alle fine del mese. «Pedro» aveva escluso dalla formazione Rivera, sembrandogli inutile rischiare le gambe di un giocatore già ceduto al Milan. I dirigenti invece, che tenevano in modo particolare alla partita d’addio del «fanciullo prodigio», hanno modificato gli ordini del trainer. Pedroni si è arrabbiato ed è giunto sul campo appena in tempo per andarsi a sedere sulla panchina, retrocessa per lui ad un valore soltanto simbolico. Pedroni, comunque, anche lontano da Alessandria, continuerà a fare l’allenatore: ha ricevuto eccellenti proposte dal Siracusa, ma le ha rifiutate non intendendo allontanarsi troppo da casa. Se non interverranno sorprese di maggior portata – il Milan ha molta considerazione per il suo ex centrosostegno – Pedroni finirà nel Como, la squadra che lo ha lanciato, a sostituire Lamanna richiesto dal Simmenthal Monza. La gara fra i grigi e lo Chaux-de-Fonds è vissuta, nel primo tempo, sugli spunti felicissimi di Rivera in tandem con l’ala destra Vanara, un sedicenne avviato a raccogliere l’eredità del «fanciullo» dell’Alessandria. I grigi purtroppo potevano contare soltanto sul brio dei due giovanissimi e sull’esperienza dei difensori, di modo che, pur esercitando complessivamente una superiorità assai netta sono giunti al riposo con due reti al passivo, autori il mediano elvetico Sommerlatt al 15’ su rigore, per uno sbadato fallo di mano di Snidero, ed il centravanti Favre al 32’ con uno spettacoloso tiro a volo da fuori area. Il secondo tempo si è aperto con un colpo di scena: il centrattacco alessandrino Maccacaro non è rientrato in campo a causa di un improvviso attacco di appendicite. Maccacaro, assistito negli spogliatoi dal dott. Bruno, è stato poi riaccompagnato a casa ed oggi sarà sottoposto a tutti gli esami necessari per accertare la eventuale necessità di un intervento operatorio. Al suo posto è sceso in campo Moriggi, con Rivera spostato a centroavanti. Poiché nella Coppa delle Alpi è ammessa una sola sostituzione, i grigi hanno dovuto mandare nuovamente in campo il terzino Raimondi con la testa fasciata per un precedente scontro con un avversario, e schierarlo come ala destra. L’Alessandria ha reagito coraggiosamente anche nella ripresa alla superiorità fisica dello Chaux-de-Fonds, ma senza risultato. Al 6’ Raimondi ha colpito un palo, al 12’ un tiro di Marmo è stato parato da Eichmann, che ha respinto poi al 35’ un azzeccato colpo di testa dello stesso numero 10 alessandrino. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 20 giugno 1960) Chaux-de-Fonds – Alessandria 2-0 DECISA NEI PRIMI 45’ L’Alessandria, senza dubbio, ha costruito un volume di azioni di pregevole fattura e non ha certo meritato un risultato negativo. Le individualità messe in campo – e prime fra tutte quelle del duo Rivera-Vanara (si è ricostituito il tandem del Centro Tecnico diretto da Cornara) – meritavano ben latro. Altro l’argomento per gli elvetici. Diremo che nulla di trascendentale è trapelato dal loro gioco, ma purtuttavia la semplicità e soprattutto la concretezza hanno fatto sì che la loro manovra diventasse pericolosa ed efficace. Una squadra quindi piacevole e particolarmente preparata, con uno sfruttamento di tutte le sue possibilità individuali. La cronaca. Serata ventilata. Al 5’, prima avvisaglia in favore dei grigi: Forin, in azione personale, impegna Eichmann. 8’: calcio d’angolo, con Rivera che obbliga il portiere elvetico in uscita. All’11’ si scuotono gli svizzeri: azione manovrata Morand-Füri con passaggio a Sommerlatt che, in corsa dal limite dell’area, calcia rasoterra fuori. 15’: entusiasmante duello tra il giovanissimo Vanara e Rivera. Scambio velocissimo, perfetto, e poi tiro del secondo passante lo specchio della porta. 18’: tiro di Châtelain all’incrocio dei pali di Arbizzani, ma leggermente alto. 21’: pericolo per la rete alessandrina. A Morand il pallone, che rimpalla su Schiavoni avendo la meglio: tiro di poco fuori. 22’: ritornano di scena i due ragazzi alessandrini. Imbeccata magnifica di Vanara sul piede di Rivera in corsa sulla destra e tiro fulminante non trattenuto da Eichmann, con Kernen che libera. 24’: fallo di mano di Raimondi. Rigore inevitabile con realizzazione da parte di Sommerlatt. 28’: assolo di Vanara che mette fuori causa due avversari e poi sbaglia il tiro finale, spedendo la palla sull’esterno della rete. 32’: la seconda rete elvetica. Passaggio a mezza altezza da lontano di Antenen e Favre, appena in area, tira al volo di destro, infilando, nell’angolo a sinistra di Arbizzani. Lieve incidente al capo a Favre e Raimondi al 38’. Secondo tempo: brevi le note. Si inizia con spostamenti nell’Alessandria. Raimondi passa all’ala destra e Vanara retrocede a terzino sinistro. 4’: Raimondi dribbla due avversari e colpisce il palo con un secco tiro. 30’: punizione tirata da Forin, ripresa da Rivera di testa, che manda contro l’esterno della rete. (Franco Benzi, «La Gazzetta dello Sport», 20 giugno 1960) GRIGI ANCORA DELUDENTI CHAUX DE FONDS - ALESSANDRIA 2-0 La squadra svizzera nel pomeriggio è stata ricevuta in municipio dal Sindaco, che ha offerto agli ospiti un ricevimento nel corso del quale ha offerto al giocatore Girardo dell’Alessandria l’«Oscar» quale migliore elemento della compagine alessandrina, riconosciuto come tale al termine di una inchiesta condotta da un giornale sportivo locale. Nel secondo tempo, Maccacaro è stato sostituito da Rivera, il cui posto è stato preso da Moriggi. Spettatori, neppure un migliaio; cielo sereno, vento. In tribuna vi era Achilli, il quale ha avuto un lungo colloquio con il presidente dell’Alessandria circa la sua posizione quale allenatore della squadra grigia. Solo domani sera o martedì si potrà però sapere con certezza se l’accordo è stato raggiunto o meno. Primi attacchi svizzeri sviluppati sull’area destra tosto infranti dalla difesa grigia: dopo due tentativi di Rivera, il quale cerca di insinuarsi fra i terzini elvetici, al quinto minuto Forin sferra un primo tiro a rete finito sul palo. All’8’ gli ospiti, in corner, vengono salvati dal portiere. Gioco alterno nei due campi, con prevalenza di attacchi dei gialloblù, i quali alternano il gioco alto a dosati palloni rasoterra di Rivera, che sfiora la rete. Al 16’, secondo calcio d’angolo in favore dei grigi. Al 20’, bella azione fra mediani ed attaccanti svizzeri con forte tiro di Morand lievemente a lato. Al 23’, calcio di rigore per fallo di mani compiuto dal terzino Raimondi. Segna Sommerlatt, nell’angolo a sinistra. Reazione dei grigi con intensa attività di tutto il settore avanzato, che porta al 30’ al terzo calcio d’angolo, pure infruttuoso. Nuova discesa in linea degli elvetici, che segnano il secondo punto al 32’ con Favre. Al 37’, scontro di testa fra Raimondi e Favre: finiscono entrambi a terra, doloranti, ma presto si riprendono. Raimondi però gioca con la testa fasciata. Al 42’, magnifica azione di Maccacaro, che si libera dei due terzini e sferra un tiro però deviato dal palo. Subito dopo una cannonata di Vanara, giovanissimo elemento assai pugnace; il forte tiro viene respinto dal palo. Così il primo tempo, finito per 2 a 0 a favore degli elvetici. Al 2’ della ripresa, i grigi subiscono due calci d’angolo consecutivi. Raimondi, che nel primo tempo aveva subito un infortunio, viene spostato all’ala. Al 4’ Vanara, che l’ha sostituito, riesce ad aggirare il terzino destro avversario e a sferrare il tiro che viene respinto dal palo. All’8’, azione di Raimondi salvata in corner. Continuano gli attacchi dei grigi, i quali non riescono però a sorprendere l’acrobatica abilità del portiere che blocca sempre con sicurezza. Al 18’ Vanara è a terra per un infortunio, ma si riprende subito. Continua la pressione dei grigi a metà campo. Gli ospiti però si difendono con calma e con ordine anche in una situazione conseguente a calcio di punizione dal limite dell’area di rigore. Al 32’, altro calcio d’angolo contro gli svizzeri ed immediata reazione degli ospiti senza esito. Al 37’, calcio di punizione dal limite dell’area di rigore dei grigi; tiro bloccato da Notarnicola. Negli ultimi minuti i grigi beneficiano ancora di due calci d’angolo. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 20 giugno 1960) OLTRE IL MURO DEL … TIFO Domenica sera, al Moccagatta, forse mille paganti per assistere ad un’esibizione meschina tra una mediocre squadra svizzera ed un’Alessandria formato estivo nella quale dava la sua serata… d’addio Rivera. Qualcuno ha scritto che i grigi sono stati travolti dal… «tourbillon» degli elvetici, noi, usando parole più semplici e più pratiche, diremo che una squadretta di Serie C avrebbe benissimo tenuto testa agli ospiti che hanno mostrato poco o nulla in quanto a gioco. Ora si usano parole difficili, si cerca soltanto la maniera di complicare in qualunque modo l’impostazione tattica di una squadra ed infatti i risultati si vedono in questo paese calcistico dove vanno di moda i «catenacci», i «tourbillons», i «tunnels» e simili prodezze tattiche e tecniche che hanno ridotto il gioco in uno stato pietoso e che, alla lunga, distruggono le squadre stesse che si lasciano imporre simili… amenità. Trieste addio: il ragazzo prodigio poco o nulla ha fatto nell’ultima partita in maglia grigia ed il pubblico non è stato invero molto tenero con il suo «pupillo». Evidentemente il ragazzo è fuori forma, stanco, forse emozionato per questo trasferimento così importante. Sono milioni che piovono improvvisamente in casa Rivera e pertanto tutto è permesso, tutto è perdonato. Ora auguriamo a Rivera, da queste colonne, un radioso avvenire, una vita calcistica più lunga possibile e tante, tante soddisfazioni. Le sue gioie saranno un po’ anche le nostre: l’abbiamo visto nascere come calciatore, gli abbiamo tirato le orecchie quando lo abbiamo ritenuto necessario ed ora che se n’è andato i nostri voti di successo lo seguiranno ovunque. Vanara, lo scugnizzo, un altro stile, un’altra grinta, un’altra classe forse, ma questo ragazzino ci piace da matti. Non ha le finezze di Rivera, ma ha un mordente ed una carica di vitalità che sorprendono. Forse un po’ insistente nel trattenere la palla, forse un po’ restio agli insegnamenti, ma un elemento prezioso da curare, addestrare sempre, senza abbandonarlo con lo stile degli allenatori precedenti, e soprattutto da tenere sempre su di morale. Lo rivedremo in partite più impegnative, ma siamo certi che darà delle soddisfazioni. (Rubrica di Enzo Garavelli (egi) su «Il Piccolo», 25 giugno 1960) Les matches de football de la Coupe des Alpes ALESSANDRIA – CHAUX-DE-FONDS 0-2 (0-2) Facile succès que celui remporté par les «Montagnards» sur le terrain d’Alessandria. Le Neuchâtelois fournirent une excellente partie, grace surtout à un Kernen transcendant et à un Antenen toujours aussi élégant. Aujutons que les joueurs transalpins se montrèrent d’une insigne faiblesse. La victoire de Chaux-de-Fonds est largement méritée. Sommerlatt ouvrit la marque à la 24me minute en trasformant un penalty. Huit minutes plus tard, Favre augmentait l’écart. 2.000 spectateurs assistaient à la partie dirigée par M. Keller, de Bâle. («L’Express: feuille d’avis de Neuchâtel», 20 giugno 1960)