Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1958/1959
Coppa Italia
01-10-1958 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Quarto Turno


Alessandria US - Pisa SC 5 - 0 (3 - 0)
RETI: 17. Dorigo A.[A], 28. Lorenzi B.[A], 34. Oldani (II) T.[A], 69. Tacchi J.[A], 83. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Stefani Ideo [46. Cuman Pacifico], Nardi Aldo, Boniardi Umberto, Pedroni Franco, Snidero Cirano, Girardo Antonio, Lorenzi Benito, Manenti Michele, Oldani (II) Tullio, Dorigo Aldo, Tacchi Juan Carlos All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
PISA SC: Ciceri; Francesconi, Felloni; Marini, Virgili, Morelli; Ghiadoni, Venturi, Nundini [18. Ceccotti], Balestri, Ricoveri. All.: Mannocci Umberto.

Arbitro: Mori Guido (Cremona)
Note
Ammoniti: Boniardi [A], Balestri [P]. Angoli: 2-7. Spettatori: 1.500. Tempo variabile, terreno viscido. Inizio gara ore 18:15.

Commento
Poche centinaia di persone hanno assistito all’incontro disputatosi questa sera al Moccagatta tra l’Alessandria e il Pisa per il quarto turno eliminatorio di Coppa Italia. Nella squadra ospite esordivano due elementi, Morelli e Venturi, mentre l’Alessandria è sceso in campo per la prima volta quest’anno, Manenti. Era previsto anche il debutto di Passarin, ma Pedroni ha preferito differire ancora l’esordio. Terreno viscido per la pioggia caduta in mattinata. Campo illuminato a giorno da potenti riflettori. Fin dalle prime battute i pisani appaiono facilmente vulnerabili. Al 6’ una bella azione Manenti-Tacchi, che indirizza a rete; ma il giovane portiere Ciceri non ha troppa difficoltà a parare. Due minuti dopo un tiro di Lorenzi finisce fuori di poco. Sono note le precarie condizioni di tutto lo schieramento grigio. Incerto, slegato soprattutto nei vari settori e soprattutto privo di uomini di valore. Per contro il Pisa, una squadretta di Serie C, è apparso veloce e qualche spunto pregevole hanno messo in mostra le sue ali. Al 15’ mischia sotto la porta dei grigi e Stefani sventa il pericolo. Nundini, intanto, lascia il campo per un colpo ricevuto a una gamba durante la precedente mischia ed è sostituito dal giovanissimo Ceccotti, proveniente dalla squadra ragazzi. Dorigo, su centro di Tacchi, raccoglie il pallone e batte imparabilmente Ciceri con un tiro raso terra a fil di palo. È il primo gol che l’Alessandria segna dal 14 settembre in seguito a una vera e propria azione (le due reti in campionato, sempre da Dorigo, erano state realizzate su rigore). Al 20’, corner a favore del Pisa. Al 22’ calcio di punizione per carica di Lorenzi. Batte Dorigo, ma il pallone finisce fuori. Al 23’, corner per l’Alessandria. Le azioni dei grigi si sono fatte, intanto, assai pregevoli. E al 27’ magnifico gol di Lorenzi su passaggio di Manenti. Quest’ultimo allunga all’ala spostata sulla sinistra: Lorenzi raccoglie e segna con una stupenda rovesciata. Il gioco assume maggiore vivacità e le azioni si susseguono rapide, anche se abbondano in passaggi laterali. Al 31’, corner per il Pisa. Al 34’, terzo gol dell’Alessandria, autore Oldani che raccoglie al volo un tiro di Manenti. Tre a zero. L’Alessandria, finalmente, si è svegliata. Al 37’ l’arbitro ammonisce Boniardi per preteste nei suoi confronti. Un minuto dopo, bel tiro di Tacchi a fil di palo respinto da Ciceri. Al 38’ Lorenzi fallisce un facile gol a porta vuota. Null’altro da segnalare al termine dei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa i pisani, per nulla preoccupati dell’andamento dell’incontro e del notevole scarto di punti che li divide dagli antagonisti, riorganizzano le proprie file e conducono vivaci attacchi, pregevoli a metà campo, ma sconclusionati e sterili nell’estrema area alessandrina, sicché tutti vengono respinti dai poderosi interventi di Boniardi, oggi in gran giornata, e di Nardi. I toscani però insistentemente ritornano all’attacco della rete brillantemente difesa da Cuman, infittendo le loro azioni, che comunque sono destinate a rimanere sterili, soprattutto per i difetti e l’inesperienza dei giovani giocatori pisani, i quali, trasportati dall’entusiasmo, perdono sovente la giusta direttiva nella azione finale. È un susseguirsi di attacchi, dicevamo, che abili finte e precisi rimandi del pallone, sicché Balestri, Ghiadoni e Venturi sono spesso sotto la rete di Cuman; ma questi si fa applaudire per i suoi spettacolosi interventi. I calci d’angolo s’infittiscono, indice, tutto ciò, della pressante offensiva degli ospiti. Al 24’, in un improvviso capovolgimento, il pallone viene manovrato da Manenti, che impegna l’estrema difesa pisana. Pressato da due difensori, Manenti allunga il pallone all’accorrente Tacchi che lo scaraventa imparabilmente in rete. Continua la pressione toscana nell’area dei grigi. Tiri su tiri che si rinnovano contro il bersaglio degli alessandrini; ma l’eccessivo slancio combattivo dei pisani non riesce a raggiungere il segno, né a sorprendere l’abilità del portiere Cuman, ritornato in gran forma. A sette minuti dalla fine Manenti opera in profondità; la palla viene deviata da Oldani, che di testa la scaraventa in rete: 5-0. Il Pisa, nonostante il forte passivo, tra l’ammirazione e gli applausi del pubblico che apprezza la generosità dei giocatori toscani, riprende a dominare nell’estrema area alessandrina, assicurandosi il dodicesimo calcio di angolo a suo favore e beneficiando di tre calci di punizione dal limite dell’area. Queste punizioni determinano affannose mischie sotto la roccaforte di Cuman, che però resiste anche agli ultimi tentativi degli ospiti, i quali poco dopo lasciano il campo sconfitti, ma pure ammirevoli per essersi lanciati nella fitta contesa con acceso spirito combattivo. Sono stati superati dai più esperti e solidi avversari, i quali hanno così conquistato la loro prima vittoria in questa annata dopo una serie di deprimenti insuccessi. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 2 ottobre 1958) Un buon primo tempo dei grigi L'ATTACCO DELL'ALESSANDRIA TRAVOLGE LA DIFESA DEL PISA L’Alessandria non ha incontrato gravi difficoltà per battere il Pisa nell’incontro di Coppa Italia, ma è bene non nascondere dietro questa secca vittoria (5 a 0 a favore dei piemontesi) le risultanze della partita disputata questa sera. Il successo dei grigiazzurri è stato forse superiore a ogni previsione, ma nulla – almeno per il momento – lascia pensare che la crisi della squadra sia ormai superata. I toscani, vivaci e intraprendenti, non hanno potuto opporre che una scarsa resistenza alla superiorità dei rivali; hanno corso molto e, specialmente nel secondo tempo, hanno anche giocato discretamente (ottimo, ad esempio, il terzino Francesconi, che è cresciuto e si è affinato nella Massese per passare poi a potenziare l’undici pisano), ma la differenza dei valori era nettissima e i goals sono venuti facili. Nel primo tempo gli uomini di Pedroni hanno saputo governare con autorità il gioco; si muovevano e manovravano con precisione gli attaccanti, Lorenzi era in periodo di buona, Dorigo faticava per due e anche Tacchi azzeccava qualche «dribbling». Non hanno giocato Vonlanthen e Castaldo, lasciati a riposo da Pedroni. Ha segnato al 17’ Dorigo, su azione Tacchi-Lorenzi, ha raddoppiato al 28’ lo stesso Lorenzi con un’azzeccata e spettacolosa rovesciata e infine, al 34’, Oldani portava a tre le reti degli alessandrini, sfruttando un ottimo centro di Lorenzi. Scarsissima la reazione degli avversari, che parevano soggiogati dall’emozione. Nella ripresa, però, molti grigiazzurri hanno accusato la fatica. Si sono notate allora le gravi lacune nella squadra: mancava l’impostazione della manovra a metà campo, c’era molta confusione nella prima linea, dove specialmente Oldani palesava un notevole cedimento. La difesa doveva svolgere lavoro incessante; dominavano i giovani toscani del Pisa. Un dominio sterile, comunque, qualche calcio d’angolo, alcuni ottimi interventi di Cuman, che aveva sostituito Stefani, parecchie entrate decise di Nardi, in netto miglioramento di forma. Nessuno riuscirà mai a spiegarsi come i biancazzurri pisani in questo periodo non abbiano concretato la loro superiorità. Al 24’, su contropiede, segnava ancora Tacchi e al 38’ nuova rete alessandrina ad opera di Oldani, che poteva deviare in rete, di testa, un suo tiro parato male dal portiere Ciceri: 5 a 0. (Giulio Accatino, «La Stampa», 2 ottobre 1958) COPPA ITALIA Il Pisa sconfitto dal “grigi,, (5-0) Questa Alessandria è veramente sconcertante. Passa da una giornata all’altra imbrogliando le carte in tavola, con estrema facilità. Certamente non è la vittoria di oggi che può indicare un miglioramento tecnico, ma lo indica invece per quanto riguarda la condizione dei singoli che, anche se di fronte ad un modesto avversario, hanno dimostrato di essere sulla via della perfezione. La formazione schierata da Pedroni significa, ovviamente, come sia stata questa una prova per il futuro. E se doveva sortirne una buona indicazione, dobbiamo dire che miglior schieramento, per il momento, non si può certo desiderare. Soprattutto Dorigo, al centro del campo, si è dimostrato rinfrancato e ben registrato, mentre il giovane Girardo, unitamente ad Oldani, ha palesato le sue grandi doti. Nardi e Boniardi stavolta sono stati più tempestivi denunciando un notevole progresso. Il Pisa non è squadra temibile ed ancora meno lo è stato di fronte ad un avversario logicamente superiore. Però è un complesso veloce che impegna notevolmente anche se poi manca nella fase conclusiva. La prestazione di Ceccotti è stata poi di gran lunga superiore a quella dei compagni e felice è stata la sua inclusione, anche se dovuta ad un incidente. Terreno scivoloso per la pioggia caduta nella mattinata. Al 10’, causa uno scontro, Nundini veniva sostituito da Ceccotti. La cronaca. Si apre il gioco con azioni alterne, più che altro di assaggio. Poi l’Alessandria incomincia ad attaccare. Malgrado tutto, è però il Pisa che fallisce una facile occasione: cross di Ghiadoni quasi dalla bandierina, Stefani fallisce l’uscita e Ricoveri, trovatasi la palla addosso, non sa approfittare, indugia e Nardi libera. Da questo momento inizia totalmente la supremazia dei grigi. Al 16’, la prima rete: perviene la palla a Lorenzi. Questi a Tacchi in area che si allarga per tentare la via della rete. Cambia idea: passaggio leggermente indietro all’accorrente Dorigo e stangata rasoterra in mezzo ad una selva di gambe: rete. Palla al centro. Passano pochi secondi e Dorigo fallisce di poco il bersaglio dopo che la barriera aveva respinto una punizione. Continua la pressione dei grigi. Al 28’ Dorigo alza al centro dell’area dove Lorenzi, con una magnifica rovesciata al volo, insacca imparabilmente. Passano 6’ e Manenti tira una punizione (fallo su Lorenzi). La palla viaggia alta e giunge sui piedi di Oldani il quale da pochi metri tira fortissimo realizzando mentre Ciceri tenta, con un tuffo in ritardo, di parare. Ripresa: si inizia in sordina, poi all’11’ occasionissima per i grigi. Lavorano lungamente ai limiti dell’area Lorenzi e Tacchi appoggiando a Manenti, questi ad Oldani che tira secco. Il palo salva Ciceri da un’altra rete. Breve supremazia pisana che si conclude al 17’ con un tiro di Ghiadoni deviato in calcio d’angolo dall’uscente Cuman. Poi ritornano i grigi, al 24’, con la quarta rete: Manenti alza al centro, finta di Oldani che alza a Tacchi il quale, di testa, insacca. Al 30’ il Pisa imbastisce una serie di azioni pericolose con un tiro di Balestri e rovesciata di Ghiadoni. Premono gli ospiti alla ricerca del punto della bandiera ed invece, in contropiede, è Lorenzi che parte velocissimo al 34’ su passaggio in profondità di Manenti. Entra in area Lorenzi, passa ad Oldani, interviene Ciceri, a Manenti che tira fortissimo in porta. Virgili, sulla linea, respinge con le mani ma l’arbitro non rileva il rigore. Ancora al 38’, Oldani va via tutto solo. In dribbling supera Felloni, tira su Ciceri che non trattiene ed alza. Il centravanti alessandrino, di testa, mette in rete. (Franco Benzi, «La Gazzetta dello Sport», 2 ottobre 1958) L’Alessandria è scesa in campo con la migliore delle sue formazioni per potersi riabilitare di fronte al suo pubblico – per la verità scarsissimo – che oramai sembrava deciso ad abbandonarla dopo le prestazioni negative precampionato e quelle disastrose contro il Torino e contro la Fiorentina, nelle quali ha subito ben dieci gol segnandone solo due e su rigore. La partita odierna, pertanto, è stata improntata ad una combattività eccezionale da parte dei grigi ed il Pisa ha dovuto cedere con un punteggio che non rispecchia affatto l’andamento della partita stessa. Il Pisa, infatti, si è dimostrato una squadra omogenea, briosa e sufficientemente precisa nei passaggi quantunque sia mancato lo stoccatore capace di realizzare. Forse la partita avrebbe potuto avere un risultato diverso se Nundini, che indossava oggi la maglia numero nove, non avesse dovuto abbandonare il campo al 15’ del primo tempo a causa del riacutizzarsi di un infortunio alla caviglia sinistra. È stato sostituito da Ceccotti il quale, pur avendo disputato una partita ottima per volontà e coesione, ha mancato due reti facilissime. Il portiere Ciceri, nonostante il numero dei goals subiti, ha disputato una buona partita ed ha risolto alcune situazioni veramente difficili. Purtroppo, sovente si è venuto a trovare solo di fronte ad attaccanti di classe quali Lorenzi e Tacchi. Nel primo tempo, il Pisa è partito decisamente all’attacco ed al 2’ di gioco Balestri ha mancato una facile occasione da gol. Il pericolo scampato ha scosso i grigi che al 7’ segnavano con Dorigo su passaggio di Tacchi. Reagiva il Pisa es otteneva due calci d’angolo. Su azione di contropiede e con tiro improvviso ed eccezionalmente preciso, diretto all’angolo sinistro, Lorenzi al 28’ segnava il secondo gol per i grigi, su passaggio di Dorigo. Al 35’ Oldani concludeva la segnatura con un tiro fortunoso su punizione battuta da Manenti dal limite dell’area di rigore. Nel secondo tempo, l’Alessandria sostituiva il portiere Stefani con Cuman, che ha avuto modo di sfoggiare parate eccezionali, dovute probabilmente alla tranquillità di chi già si trovava un buon bottino di garanzia. Pur con tre reti al passivo, il Pisa non si è trincerato in difesa ed ha saputo dimostrare una forza d’animo veramente encomiabile per una squadra che giuoca su campo avversario e con giocatori dai nomi altisonanti. Al 4’, bella azione personale di Ceccotti che scarta due avversari ma tira fiacco e non troppo angolato. Al 15’ ed al 19’ Venturi non riesce a concludere due facili occasioni, la prima per tiro fuori porta, la seconda per parata fortunosa di Cuman. Le azioni si susseguono sotto la porta dei grigi, ma con azioni di contropiede al 24’ Tacchi ed al 37’ Oldani segnano le ultime due reti per i grigi. Il Pisa non è dispiaciuto, non solo per la lealtà di giuoco, ma anche per azioni di assieme che l’hanno reso padrone della metà campo per quasi tutta la partita. Hanno giuocato con grande volontà e sufficiente tecnica i due esordienti Morelli e Venturi. Si è avvertita comunque la assenza di un interno come Sicurani e il terreno scivoloso (aveva cessato di piovere due ore prima della partita) ha handicappato i nerazzurri un po’ stanchi per le recenti fatiche. Inoltre, i toscani sono apparsi a disagio sotto la luce dei riflettori. (Giovanni Notti, «Il Tirreno», 2 ottobre 1958) La veloce squadra pisana è stata regolata con facilità nel primo tempo con tre reti degli attaccanti alessandrini a conclusione di ottime azioni in linea (spettacolare la seconda, realizzata da Lorenzi con una superba rovesciata). Nella ripresa, il Pisa, più agile ha ottenuto numerosi calci d’angolo senza tuttavia riuscire a violare la rete ottimamente difesa da Cuman. Si sono distinti del Pisa Felloni, Ceccotti e Venturi, dell’Alessandria ottimi Cuman, Boniardi e Dorigo. La partita si è giocata con luce artificiale. («l’Unità», 2 ottobre 1958) La partita di Coppa Italia, disputata mercoledì scorso contro il Pisa al Moccagatta, ha costituito un ottimo allenamento per l’Alessandria. I toscani, veloci ed intraprendenti, mancavano di decisione nella fase conclusiva, ma a metà campo intessevano pregevoli azioni, mettendo a dura prova la nostra difesa. I grigi, nel primo tempo, hanno realizzato tre reti: al 16’, su azione Lorenzi-Tacchi-Dorigo; al 27’, ancora sulla destra, la palla da Girardo passava a Manenti, il cui centro veniva raccolto al volo con una sorprendente rovesciata da Lorenzi e collocata al volo; al 34’, su calcio di punizione tirato da Manenti, Oldani raccoglieva al volo, ad un metro dalla porta, realizzando di prepotenza. Nella ripresa, ancora gli alessandrini segnavano due reti, con Tacchi e Oldani. Nonostante queste segnature, il Pisa aveva costretto nei 45 minuti di gioco per cinque volte l’Alessandria in angolo. La nostra retroguardia era sfocata. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 5 ottobre 1958)

Quarto Turno

Alessandria US - Pisa SC 5 - 0 (3 - 0)

RETI:

17. Dorigo A.[A], 28. Lorenzi B.[A], 34. Oldani (II) T.[A], 69. Tacchi J.[A], 83. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo [46. Cuman Pacifico], Nardi Aldo, Boniardi Umberto, Pedroni Franco, Snidero Cirano, Girardo Antonio, Lorenzi Benito, Manenti Michele, Oldani (II) Tullio, Dorigo Aldo, Tacchi Juan Carlos

All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

PISA SC: Ciceri; Francesconi, Felloni; Marini, Virgili, Morelli; Ghiadoni, Venturi, Nundini [18. Ceccotti], Balestri, Ricoveri. All.: Mannocci Umberto.

Arbitro: Mori Guido (Cremona)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Quarto Turno

Alessandria US - Pisa SC 5 - 0 (3 - 0)

RETI:

17. Dorigo A.[A], 28. Lorenzi B.[A], 34. Oldani (II) T.[A], 69. Tacchi J.[A], 83. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo [46. Cuman Pacifico], Nardi Aldo, Boniardi Umberto, Pedroni Franco, Snidero Cirano, Girardo Antonio, Lorenzi Benito, Manenti Michele, Oldani (II) Tullio, Dorigo Aldo, Tacchi Juan CarlosAll.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

PISA SC: Ciceri; Francesconi, Felloni; Marini, Virgili, Morelli; Ghiadoni, Venturi, Nundini [18. Ceccotti], Balestri, Ricoveri. All.: Mannocci Umberto.

Arbitro: Mori Guido (Cremona)

Note

Commento

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Stefani Ideo [46. Cuman Pacifico], Nardi Aldo, Boniardi Umberto, Pedroni Franco, Snidero Cirano, Girardo Antonio, Lorenzi Benito, Manenti Michele, Oldani (II) Tullio, Dorigo Aldo, Tacchi Juan Carlos

All.: Pedroni Franco