Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
15-09-2017 - Giornata: 4 - Vercelli - Silvio Piola
Girone A


Alessandria US 1912 - Livorno Calcio AS 0 - 3 (0 - 3)
RETI: 19. Maiorino P. [Li] , 41. Vantaggiato D. [Li] , 45. rig. Vantaggiato D. [Li]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Casasola Tiago Matias, Giosa Antonio, Piccolo Felice, Sestu Alessio [46. Fischnaller Manuel], Cazzola Riccardo [81. Nicco Gianluca], Gazzi Alessandro [63. Bellomo Nicola], Branca Simone, Celjak Vedran, González Pablo Andrés, Marconi Michele [63. Bunino Cristian] A disp.:Fissore Matteo, (P) Gjoni Samuele, Gozzi Simone, Pastore Andrea, (P) Pop Ionut Alin, Ranieri Roberto, Russini Simone, Sciacca Giacomo All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
LIVORNO CALCIO AS: Mazzoni, Pedrelli, Pirrello [76. Borghese], Gasbarro, Franco, Luci [74. Gemmi], Giandonato, Valiani, Maiorino [85. Gonnelli], Doumbia [85. Murilo], Vantaggiato [74. Montini]. A disp.: Pulidori, Hadziosmanovic, Marchi, Baumgartner, Perez, Morelli, Ponce. All.: Andrea Sottil.

Arbitro: Sozza Simone (Seregno) [Rotondale, Catamo]
Note
Il rigore è stato segnato al 45+1. Partita giocata al Piola di Vercelli a causa dell’indisponibilità del Moccagatta in corso di ristrutturazione. Ammoniti: 65. Pirrello [L], 68. Cazzola [A], 91. Valiani [L]. Angoli: 8-2. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 762 paganti Serata piovosa, terreno sintetico non perfetto. Inizio gara ore 20.45. Statistiche: Possesso palla 55-45; tiri: 13-10; in porta: 6-6; falli: 14-17; fuorigioco 10-0.

Commento
TROPPO POCA ALESSANDRIA, QUINDI UN PO’ TROPPO LIVORNO Alessandria-Livorno si gioca a Vercelli per l’indisponibilità del Moccagatta: il Livorno ci arriva dopo la forzata sosta di domenica scorsa, l’Alessandria dal pareggio di Piacenza. Subito pericolosa l’Alessandria al 3′ con Casasola il cui colpo di testa sfiora il palo alla sinistra di Mazzoni. La risposta arriva al 18′ con un tiro dalla distanza di Maiorino che di destra manda la palla sotto l’incrocio dei pali. Controlla la squadra amaranto le iniziative prevedibili dell’Alessandria, ed anzi si rende pericoloso ancora con una conclusione dalla distanza di Pedrelli al 37′. Il raddoppio al 40′ con Vantaggiato che approfitta di una ribattuta da calcio d’angolo della difesa amaranto che trova pronto Doumbia ad impostare il contropiede sull’uomo mascherato che non sbaglia. Al 45′ rigore per gli amaranto per un intervento di Sestu su Maiorino, batte Vantaggiato e sono tre. La ripresa si apre con un tiro di Maiorino al 47′ che sfiora ancora il gol. Provvidenziale la parata di Mazzoni al 53′ su un colpo di testa pericoloso di Gonzalez, un minuto dopo ancora Vantaggiato si fa respingere coi piedi il tiro a botta sicura. Al 63′ Pirrello strattona Fischnaller che gli era scappato, punizione sul lato piccolo dell’area e la palla calciata da Bellomo si stampa sulla traversa e due minuti dopo ancora Mazzoni respinge di piede un’altra conclusione di Bellomo dal limite dell’area. Ancora Fishnaller sfiora la traversa con un tiro da fuori al 78′, all’82′ va in gol l’Alessandria ma viene annullato per fuorigioco evidente. Al 94′ Mazzoni respinge a pugni chiusi una punizione di Bellomo dal limite e la gara finisce così col trionfo amaranto che riporta un sorriso in città. (Museo Grigio) ALESSANDRIA INESISTENTE, IL LIVORNO DA’ LEZIONE E DILAGA Gara già chiusa nel primo tempo. Al triplice fischio contestazione Naufraga l'Alessandria. Dominata e affondata dal Livorno, unica squadra in campo nel primo tempo, quando un 3-5-2 sciagurato, nella scelta tattica e negli interpreti, consegna la partita ai labronici, che capitalizzano il suicidio tattico di Stellini nella prima frazione Era accaduto anche a Pontedera e Piacenza andare sotto nella prima frazione, e la ripresa era bastata a rimontare, ma gli uomini di Sottil sono altra cosa, nettamente di più. Davvero difficile da capire lo schieramento del primo tempo: tra giocatori fuori posizione (Celjak) o obbligati a fare gli straordinari, con Sestu, obbligato a ripiegare in difesa e a consumare energie e idee, con un centrocampo che non ha giocatori in grado di impostare (non lo sono né Gazzi, né Cazzola) e con Marconi che spizza palloni, ma non vede la porta, il Livorno giganteggia, ispirato da Maiorino stellare e mai contrastato. E, alla fine,la contestazione è dura: tutte la squadra, tecnico compreso, sotto la curva. A spiegare perché, in tre gare, tra primo e secondo tempo, il tecnico cambia la squadra: per due volte la rimonta era riuscita, il Livorno mette a nudo tutti i limiti. La prima occasione è per i Grigi: nasce da un angolo conquistato con una sovrapposizione a sinistra tra Branca e Celjak: salta, su tutti, Casasola, la palla esce di un nulla. Ma resta l'unica incursione, perché per un quarto d'ora si alza sistematicamente la bandierina del fuorigioco, e sono segnalazioni sempre corrette. Così, alla prima discesa vera, il Livorno è in vantaggio: punizione conquistata al limite, la trasformazione di Vantaggiato è respinta dalla barriera, riprende Maiorino e con un missile terra - aria, destro incrociato, fulmina Agazzi. L'Alessandria continua a palesare una fatica nella manovra, che non riesce ad essere mai fluida, con troppe soluzioni che non convincono, perché a destra, se Sestu deve fare il difensore, e lo fa spesso, alla lunga scoppia, e Celjak, che già faticava a destra, amplifica la fatica e le indecisioni. Giosa prova a far partire la manovra, ma i centrocampisti non seguono e Luci e Pirrello giganteggiano in interdizione. Non c'è reazione, neppure minima, il conto dei fuorigioco sale a sette. E al 41' il raddoppio nasce da una azione che neppure nei campionati amatoriali (con tutto il rispetto per gli amatori): Gonzalez batte male un angolo, il Livorno se ne va i contropiede, sale Doumbia inseguito vanamente da Celjak che non ha il passo per farlo. Il tocco è per Vantaggiato, che evita il recupero di Giosa e fulmina l'incolpevole Agazzi. Notte fonda dalla parte dei Grigi che, nel primo minuto di recupero, subiscono anche la terza rete: Casasola affonda Maiorino, dal dischetto Vantaggiato, Agazzi intuisce, ma è ancora superato. Fischi, tanti, per una squadra surclassata dal Livorno, unica formazione in campo, quella grigia non c'è. Dentro Fischnaller all'inizio della ripresa, al posto di Sestu, che non può essere spremuto in questa maniera. Nella prima azione protesta l'Alessandria per un mani in area, poi la partita torna nell'inerzia del primo tempo, gestita agevolmente dal Livorno, padrone del campo. Una fiammata al 9', quando Fischnaller suggerisce da sinistra e sul colpo di testa di Gonzalez, che potrebbe riaprire la gara, Mazzoni si supera. Potrebbe chiuderla Vantaggiato un minuto dopo, ma questa volta tocca ad Agazzi superarsi e Piccolo completa il salvataggio. Stellini cambia ancora, toglie Marconi e Gazzi, inconsistenti come il resto della squadra, e inserisce Bellomo e Bunino e passa ad un 4-2-4. Che almeno scuote i Grigi e in un minuto Bellomo prima colpisce la traversa da punizione e poi obbliga Mazzoni a due salvataggi decisivi. Almeno l'Alessandria palesa segnali di risveglio, con Fischnaller sopra la traversa di poco (33'), con un coast to coast di Casasola (38'). Mazzoni blocca tutto. Al triplice fichi la contestazione, la squadra e il tecnico sotto la curva. 'Vergogna' la sintesi. La squadra riparte già domattina e dopo questa prestazione potrebbero cambiare anche i programmi di lavoro. (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) Calcio serie C, figuraccia nel match del Piola Uomini fuori posizione e tanta confusione I GRIGI COL LIVORNO SONO IN VERSIONE HORROR Tardive le correzioni dell’allenatore: con tre gol sul groppone la squadra non riesce a risollevarsi Naufraga l’Alessandria sotto i colpi di un Livorno implacabile che gioca un gran primo tempo facendo praticamente scomparire dal campo gli uomini di Stellini. Tra giocatori fuori ruolo (Celjak quinto a sinistra e Gazzi ad impostare, Sestu a coprire l’intera fascia, compresa la fase difensiva) sono parte delle ragioni dello 0-3. Una batosta sia nel punteggio sia, soprattutto, nel gioco. Se contro Pontedera e Pro Piacenza i grigi l’avevano sfangata, gli uomini di Sottil sono di tutt’altro spessore e fanno emergere in maniera lapalissiana i difetti di un’Alessandria confusionaria e priva di personalità. Non c’è una grande cornice di pubblico a Vercelli: la diretta televisiva e le condizioni meteo non convincono gli indecisi, discreta affluenza di pubblico nel settore occupato dai supporters alessandrini, un gruppo sparuto i livornesi. L’avvio dei grigi è all’insegna dell’offside: sono infatti cinque i fuorigioco fischiati ai padroni di casa nei primi 10’ di gioco, gli automatismi tra centrali di centrocampo ed esterni sono da perfezionare. Il vantaggio del Livorno (gol spettacolare di Maiorino) è un lampo in una partita fino a quel momento avara di emozioni. I grigi provano a riorganizzare le idee ma si ritrovano a dover recuperare, comune denominatore nelle prime tre uscite di campionato e non è certo un fattore incoraggiante. Manca fluidità di manovra nei padroni di casa: è Giosa a far partire l’azione ma i centrocampisti fanno poco movimento e non si trovano smarcati favorendo l’azione di interdizione di Luci e Pirrello che giganteggiano nei duelli individuali. Branca e Gazzi sono «pesci fuor d’acqua», l’ex Palermo in fase di impostazione evidenzia limiti evidenti. La sensazione, che è quasi una certezza, è che il Livorno giocando molto alto abbia il controllo del rettangolo di gioco sia in lunghezza che in larghezza. Il secondo gol degli ospiti è la fiera degli orrori in casa mandrogna: corner improponibile battuto da Gonzalez che viene rinviato dalla retroguardia labronica, Alessandria tutta sbilanciata in avanti e infilzata dal duo Doumbia-Vantaggiato. Lo scoramento cala sul Piola al 3-0 di Vantaggiato su rigore e i fischi che piovono copiosi sono l’emblema della disfatta. Nella ripresa i cambi di Stellini danno un poco più di vitalità, in particolare Bellomo obbliga a due belle parate il portiere ospite ma è davvero poco perché il Livorno, forte di tre gol di vantaggio, mostra altro spessore rispetto a Pontedera e Pro Piacenza e, alla resa dei conti, i labronici portano a casa una sacrosanta vittoria. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Livorno, grandissima reazione L’Alessandria crolla: ora è crisi Dopo una settimana molto complicata a causa dell’alluvione che ha colpito la città di Livorno, la formazione allenata da Sottil ha risposto con una grande vittoria sul campo dell’Alessandria (a Vercelli per l’indisponibilità del Moccagatta). Vantaggiato e compagni volevano dare una gioia ai loro tifosi e lo hanno fatto approfittando di un avversario impalpabile. La squadra di Stellini non è quasi mai esistita, esibendo un calcio scolastico e un reparto avanzato pressoché nullo. Per i grigi l’unica nota positiva è stata la decisione di mettere all’asta le maglie da gioco per devolvere il ricavato agli alluvionati di Livorno. E il manager ospite Igor Protti ha risposto con un «grazie » a nome di tutta la città. PROTAGONISTA Dopo l’eurogol al 19’ di Maiorino, è iniziato il Vantaggiato-show, con una doppietta negli ultimi minuti del primo tempo che ha tagliato le gambe all’Alessandria. Nella ripresa i grigi (senza vittorie) hanno cercato il gol della bandiera, ma non sono andati al di là di una traversa colpita su punizione, nel finale, dall’ultimo rinforzo Bellomo. (Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) Nell’anticipo Alessandria surclassata dagli amaranto sul neutro di Vercelli Apre un eurogol di Maiorino, poi il bomber con la maschera si scatena LIVORNO, CHE SHOW VANTAGGIATO SUPER Livorno a valanga, non c'è storia nell'anticipo. Un secco tris col marchio d'autore di Maiorino - gol favoloso con un tiro imprendibile dai trenta metri più il rigore procurato - e la doppietta di Vantaggiato. Abbattuta l'Alessandria, rivale di lusso in una serata a senso unico ma che ha già il sapore del duello diretto. Si sfrega le mani Sottili, e con lui una squadra che perlomeno regala un sorriso alla città ferita dal recente dramma. Ai piemontesi resta solo la traversa, ormai a giochi fatti, di Bellomo su punizione. MAGIA MAIORINO. Il Livorno voleva vincere anche per onorare la memoria dei morti di sei giorni fa: diciamo che il destino gli viene incontro, i toscani da trasferta sono debordanti nell'imporsi. L'altro ricordo, meno serio e più annacquato, era quello di un anno fa. Quando proprio in settembre le sberle prese in casa dell'Alessandria sono suonate come presagio di una stagione non facile. Si gioca a Vercelli - il Moccagatta necessita di lavori – e sarà per questo che l'Alessandria non sembra trovarsi a suo agio. Il gol che rompe gli indugi, ad ogni modo, è una prodezza senza discussioni. Maiorino vede l'angolo lontano, indovina il destro a giro ed è già un Livorno che sorride dopo 20’. Il finale di primo tempo esalta i toscani, che chiudono la pratica. Raddoppia Vantaggiato, sugli sviluppi di un angolo: la sponda è di Doumbia. Durante i 2’ di recupero, il fallo di Casasola su Maiorino determina il giusto rigore che lo stesso Vantaggiato trasforma. (Stadio-Corriere dello Sport – Francesco Munari)La DISASTRO ALESSANDRIA Stellini sbaglia le scelte iniziali: al Livorno basta il primo tempo per vincere A segno Maiorino e Vantaggiato (2 gol): grigi umiliati sul neutro di Vercelli Naufraga l'Alessandria. Dominata e affondata dal Livorno, unica squadra in campo nel primo tempo, quando un 3-5-2 sciagurato, nella scelta tattica e negli interpreti, consegna la partita ai toscani, che capitalizzano il suicidio tattico di Stellini. Era accaduto anche a Pontedera e Piacenza andare sotto nella prima frazione, e la ripresa era bastata a rimontare, ma gli uomini di Sottil sono altra cosa, nettamente di più. Davvero difficile da capire lo schieramento del primo tempo: tra giocatori fuori posizione (Celjak) o obbligati a fare gli straordinari, con Sestu, obbligato a ripiegare in difesa e a consumare energie e idee, con un centrocampo che non ha giocatori in grado di impostare (non lo sono né Gazzi, né Cazzola) e con Marconi che spizza palloni, ma non vede la porta. Il Livorno giganteggia, ispirato da Maiorino stellare e mai contrastato, che sblocca il punteggio dopo 19': punizione respinta dalla barriera, un missile terra aria che affonda l'incolpevole Agazzi. LIMITI DI SQUADRA La reazione? Inesistente, anzi è il Livorno comanda e mette in cassaforte il risultato: al 41’ il raddoppio nasce da un angolo battuto malissimo da Gonzalez. Ripartenza, Doumbia infila Celjak, Vantaggiato riceve, evita il ritorno di Giosa e trafigge ancora Agazzi. Al 1’ di recupero cala la notte: Casasola affonda Maiorino (anche se le immagini non confermano la scelta) e dal dischetto Vantaggiato chiude i conti. Nella ripresa Stellini prova a rimediare al disastro, prima con Fischnaller e poi con Bunino e Bellomo, con un 4-2-4 che, almeno, consegna un po’ di pericolosità. Soprattutto Bellomo, al 20’, colpisce la traversa da punizione e poi obbliga Mazzoni a tre interventi decisivi, ripetendosi su Gonzalez e Fischnaller, ma è poca cosa. E, alla fine, la contestazione è dura: squadra e tecnico sotto la curva. A spiegare perché, in tre gare, tra primo e secondo tempo si cambia assetto: per due volte la rimonta era riuscita, il Livorno mette a nudo tutti i limiti. (Tuttosport – Mimma Caligaris) Capolavoro amaranto: il Livorno vince per gli alluvionati. Annientata l'Alessandria Gli amaranto si impongono per 3-0 sul neutro di Vercelli. In gol Maiorino e Vantaggiato, che ha siglato una doppietta. Sottil: "Vittoria per la nostra gente" Il Livorno – e Livorno – tira fuori gli attributi: dopo la tragedia del nubifragio, dopo il fango, dopo la morte, gli amaranto regalano ai loro tifosi e alla città un sorriso solare e un radioso messaggio di speranza. Sul campo di Vercelli, il Livorno travolge l'Alessandria per 3-0. La ammutolisce. La stende al tappeto senza darle modo di fiatare. E la dedica della vittoria è di quelle che contano davvero: va alla città straziata dall'alluvione e alle sue vittime. Subito in palla la squadra di Sottil, che prende le misure dei 'grigi' e, dopo un brivido iniziale, ecco il vantaggio al 18' con un superlativo gol di Maiorino, che se ne va come un treno, brucia sui tempi tutti i difensori avversari, prende la mira come un cecchino infallibile e fa centro. Una prodezza imparabile per Agazzi. Un eurogol. Maiorino ha il passo in più, è davvero un lusso. Ed è un predestinato: l'anno scorso, con la maglia della Cremonese, fece fuori proprio l'Alessandria nella corsa per la promozione in Serie B... Classe, autorevolezza, estro: ce le ha tutte per essere il vero leader di questo Livorno, che ha inseguito Diamanti ma che forse ha trovato qualcosa di più prezioso. Tutta la squadra, però, ha brillato di più rispetto alle due prestazioni precedenti. Compatta, energica, ha saputo chiudersi al momento giusto e ripartire in modo letale. Bellissimo anche il raddoppio al 41', quando Doumbia è volato via sulla destra e ha pennellato un servizio per Vantaggiato che si è aggiustato il pallone sul destro e lo ha scaraventato in rete. Grandissima esecuzione e grandissima, enorme, monumentale soddisfazione per <l'uomo mascherato> che è tornato a fare quello che meglio sa fare: i gol. E al 46' arriva il suo bis, che vale... il tris. Rigore per atterramento del solito Maiorino, detto <l'imprendibile>: dal dischetto va ancora lui, VantaGol, ed è 0-3 all'intervallo. Ciò che piace, poi, è che questo Livorno continua a fare la partita nonostante il largo bottino parziale. All'inizio del secondo tempo, infatti, la squadra insiste, prosegue a cercare la via del gol, gioca d'azzardo con sfrontatezza. L'Alessandria sale, deve farlo, e crea anche pericoli; ma il Livorno ribatte colpo su colpo, 'morde' tutti i palloni e non lascia spazio fra le linee. Gestisce sapientemente il centrocampo. Anche troppo, se vogliamo, perché i grigi non ci stanno proprio e spingono a più non posso. Sottil si lamenta perché a un certo punto la squadra dà troppi segni di cedimento: complice la fatica, ovviamente, gli amaranto si disuniscono un po' e denunciano qualche difficoltà (peraltro comprensibile, date le energie spese) in fase di recupero. Bellomo fa ballare la retroguardia labronica e chiama agli straordinari Mazzoni, salvato anche dalla traversa. Sottil passa al 4-3-3 e rivoluziona lo scacchiere. Al 73' entrano Montini per Vantaggiato e Gemmi per Luci. Un minuto dopo è la volta di Borghese per Pirrello. Poi toccherà a Gonnelli per Maiorino e a Murilo per Doumbia. La squadra cambia impostazione ma ritrova unità. C'è un triplice vantaggio da gestire, i piemontesi cercano almeno il gol della bandiera ma con il passare dei minuti il campo cristallizza la superiorità labronica. Troppo importante questo risultato per la classifica, per il morale e per tutto il mondo amaranto. Otto morti e milioni di danni per il nubifragio: il calcio può regalare un piccolo grande spiraglio di luce. Come dice Sottil a fine partita: "Una vittoria con il cuore per la nostra gente". (Il Telegrafo – Alessandro Antico) L'Alessandria crolla contro il Livorno: gli amaranto vincono 0-3 È servito solo un tempo al Livorno per sbarazzarsi di un'Alessandria impalpabile e inconsistente come una nuvola spostata dal vento. Il 3-5-2 di Stellini, come del resto già accaduto nelle due precedenti partite, non funziona e gli amaranto sfruttano nel migliore dei modi le lacune di una squadra ancora alla ricerca della miglior forma e del miglior affiatamento. Anche se, quest'ultima affermazione, lascia un po' il tempo che trova dato che il tecnico – ex Primavera del Genoa - ha avuto quasi tre mesi per provare e riprovare movimenti, situazoioni di gioco, scambi e chi più ne ha più ne metta. Eppure l'Alessandria del primo tempo non sembra nemmeno una squadra di calcio. Reparti spaccati, Sestu lontano dalla manovra e Marconi che non ha trovato ancora l'intesa giusta con Gonzalez. In tutto questo si infila il Livorno: coriaceo, puntuale e con una forte identità di gioco. Da qui i tre gol segnati in appena 45' minuti. E passi per l'1-0 con Maiorino che tira fuori dal cilindro un gol che neanche Buffon, Neuer e lo Spirito Santo messi insieme avrebbero potuto parare. Anche se un appunto sul goffo e molle tentativo di contrasto da parte di Gonzalez va fatto. Molto peggio la seconda rete. Un contropiede dopo un calcio d'angolo battuto dai grigi che ha permesso Doumbia di farsi tutto il campo e servire quella vecchia volpe di Vantaggiato che infila Agazzi. La frittata arriva però al 45' con il calcio di rigore assegnato da Sozza di Seregno e realizzato ancora da Vantaggiato. Gara finita qui e fischi impietosi sull'Alessandria. Che nel secondo tempo torna in campo con un altro atteggiamento ma soprattutto un altro modulo, il 4-3-3. Atteggiamento tattico ma anche di squadra decisamente diverso rispetto al primo tempo. Poi Stellini cambia ancora e i grigi si trovano a giocare con il 4-4-2, pronto a trasformarsi in 4-2-4 in caso di possesso palla. Numeri, tanti, che portano a qualcosa per lo meno. Non al gol però, merito soprattutto di Mazzoni che alza un muro invalicabile dicendo a più riprese no agli avanti alessandrini. Decisamente più reattivi, complice però anche un Livorno con la pancia piena dopo l'abbuffata dei primi 45' di gioco. (GrigiOnLine – Federico Capra) squadra di Sottil domina il confronto. Nonostante la pioggia Alessandria, che scempio: il Livorno passeggia 3 a 0 La squadra di Stellini incassa tre gol contro gli amaranto dopo un primo tempo scandaloso L'Alessandria comincia malissimo il suo cammino casalingo stagionale, perdendo meritatamente 0-3 contro il Livorno (se casalingo lo si possa interpretare, stante l'esordio a Vercelli). Un primo tempo al limite della decenza crocifigge l'undici grigio, capace di incassare gol su calcio d'angolo a proprio favore (neanche a Tivoli l'anno scorso eravamo riusciti a vedere una cosa del genere!) e di palesare tutti i limiti mostrati nel corso delle prime gare stagionali. C'è tanto da rivedere per quello che riguarda proprio la prima frazione di gioco, quella che ai tifosi non può andare giù, con una squadra messa male in campo (Gonzalez e Marconi mai pericolosi nell'arco dei primi 45' e troppo lontani dalla linea dei centrocampisti), con un Sestu schierato troppo indietro per rendere al meglio, un Gazzi evanescente e il solo Cazzola, insieme a qualche timido sprazzo di Celjak e Branca, a tenere su una baracca che è affondata sotto i colpi degli ospiti. E dietro, i tre difensori non sono riusciti a controllare praticamente nulla, visto che su tutte le azioni più pericolose la squadra amaranto è stata in grado di colpire e fare male. Il primo tempo, di fatto, si riassume qua: con i tre gol, firmati dalla splendida rete di Maiorino e dalla doppietta di Vantaggiato, che ammutoliscono gli 800 e passa spettatori giunti al Piola stasera (762 i paganti). Stellini, con le sue scelte nel secondo tempo, ha cercato di recuperare la partita, quando quasi tutti i peggiori sono stati sostituiti: l'ingresso di Fischnaller, cui sono seguiti quelli di Bellomo e Bunino, hanno permesso, complice il cambio di modulo, di provare a creare le occasioni per pensare di raddrizzare la gara. Idea che si è materializzata solo a metà, perchè le occasioni sono arrivate, i gol no (anche per sfortuna, come capitato a Bellomo che su punizione ha centrato la traversa, e per i miracoli di Mazzoni in almeno 3 occasioni). Anzi, ad arrivare è stata la prima, sonora, contestazione stagionale degli ultras, con gli striscioni staccati già prima del 40' del secondo tempo e il faccia a faccia sotto la curva Ovest con mister e giocatori a fine gara. Serve uno scossone serio, perchè se si vuole (provare a) vincere questo campionato, non si può continuare a lasciare un tempo agli avversari per correre ai ripari nella ripresa. La scoppola di stasera fa già male, soprattutto ai fegati degli ancora esasperati tifosi che non hanno ancora digerito il disastro sportivo della scorsa stagione. (TuonoNews – Matteo Serra) Non ci siamo: al 'Piola' Alessandria stordita dal Livorno in appena 45' Brutta serata per la squadra di Stellini: la bordata di Maiorino al 19' apre la strada al tris livornese siglato nei primi 45'. Nella ripresa timida reazione di Gonzalez e compagni, ma ormai è troppo tardi... Due punti dopo tre giornate sono pochi, troppo pochi per chi pretende di dire la propria nella corsa alla promozione. A Vercelli i grigi di Stellini ora hanno almeno una certezza: così non va. Per i livornesi tre gol in scioltezza: prima una bordata di Maiorino, poi un contropiede di Doumbia finalizzato da Vantaggiato che poco dopo mette in ghiaccio i tre punti su rigore. In mezzo a tutto ciò, poca, pochissima Alessandria, e sul finale ci si è messa anche un po' di sfortuna. A fine partita urla e contestazioni da parte dei tifosi mandrogni presenti al 'Piola'. Al debutto casalingo (se pur tra le mura del 'Piola' di Vercelli) Stellini conferma ancora una volta il 3-5-2 già visto nelle prime due partite. Stavolta, però, Pastore in panchina con Celjak ad agire sulla sinistra, al centro il trio Branca-Gazzi-Cazzola, posto fisso per Sestu a destra. In avanti Gonzalez e Marconi. Dopo il minuto di silenzio in onore delle vittime dell'alluvione della scorsa settimana si parte a ritmi piuttosto blandi, ancora una volta sotto la pioggia come già capitato a Piacenza. Il primo lieve sussulto arriva al 4' con il colpo di testa di Casasola su corner di Branca, palla a lato di un soffio. Nei primi minuti c'è poco o nulla da raccontare. Al 18' punizione dal limite per atterramento di Giosa su Luci. Sugli sviluppi della respinta di Branca prende palla Maiorino e dal vertice sinistro dell'area fa partire un missile che si infila sotto la traversa. Toscani in vantaggio. Al 24' l'Alessandria prova a reagire con un affondo di Celjak sulla sinistra, palla a Branca che mette in mezzo per Marconi che ci prova con un colpo di tacco ma la sua posizione è irregolare. Al 33' pericoloso cross in area di Sali, svetta più alto di tutti Piccolo e allontana il pericolo. I grigi tentano qualche tiepida incursione ma il Livorno chiude bene gli spazi, ritmi comunque non certo tiratissimi. Tante interruzioni da parte dell'arbitro, si gioca a singhiozzi. Al 37' sugli sviluppi del primo calcio d'angolo livornese missile terra-aria di Pedrelli, conclusione potente ma centrale, Agazzi neutralizza in due tempi. Al 41' succede l'impensabile: corner per gli ospiti dalla destra, palla allontanata dalla difesa toscana, Doumbia scatta in contropiede e dopo cinquanta metri di corsa serve Vantaggiato liberissimo sulla sinistra, destro a giro calibrato sul secondo palo dove Agazzi non può arrivare. Tre minuti dopo cala il gelo tra i tifosi grigi così come il Livorno cala il tris: contatto dubbio tra Casasola e Maiorino, per Sozza è calcio di rigore. Sul dischetto va Vantaggiato che calcia alla destra di Agazzi, il portiere intuisce ma non ci arriva. Doppietta per l'attaccante amaranto. Al rientro dagli spogliatoi Fischnaller prende il posto di Sestu. Al 50' tiro dalla distanza di Maiorino, palla che lambisce il palo alla sinistra di Agazzi. Al 54' doppia occasionissima, prima per parte grigia con il colpo di testa di Gonzalez al quale Mazzoni dice no con una parata felina, poi su ribaltamento di fronte Vantaggiato servito da Valiani si trova a tu per tu con Agazzi che resta in piedi e respinge, Piccolo mette poi in angolo. Al 58' indecisione di Mazzoni su cross in area, Gonzalez è lì vicino ma non riesce ad approfittarne. Che proprio non è serata lo si intuisce anche al 61' quando Cazzola incespica sul pallone al momento del tiro dal limite. Al 63' Stellini ci prova con l'artiglieria pesante: fuori Gazzi e Marconi, al loro posto Bellomo e Bunino. Ci si mette anche la sfortuna quando Bellomo al 65' su calcio di punizione da posizione defilata centra in pieno la traversa. Un minuto dopo scambio Fischnaller-Bellomo, conclusione dell'ex Vicenza respinta coi piedi da Mazzoni. Al 68' secondo giallo in casa alessandrina: dopo Giosa è il turno di Cazzola. La manovra dei padroni di casa cresce di intensità e si fa più pericolosa ma il Livorno si limita ormai a controllare Al 78' Casasola entra in area sulla destra, tiro sul primo palo sul quale si accartoccia Mazzoni in presa sicura. Non passano nemmeno sessanta secondi e Fischnaller sfiora il gol della bandiera dal limite dell'area su assist di Gonzalez, sfera che di un soffio va oltre la traversa. All'82' spazio a Nicco, lascia il campo Cazzola. Proprio Nicco un minuto dopo lascia partire un destro respinto da Mazzoni, sulla ribattuta la palla finisce in rete ma il guardalinee aveva già alzato la bandierina. Al 90' tentativo di testa di Piccolo su calcio d'angolo, blocca a terra Mazzoni. Prima del triplice fischio c'è ancora il tempo per una punizione di Bellomo, para in tuffo Mazzoni. (Alessandria News – Alessandro Francini) Alessandria, che scoppola! Il Livorno si impone 3-0 e piovono fischi Tonfo interno dei grigi contro i toscani, sul velluto nel primo tempo. Un super gol di Maiorino e una doppietta di Vantaggiato certificano il primo ko in campionato dei ragazzi di Stellini, fermi a quota due punti in tre partite. Doveva essere la gara della svolta dopo i due pareggi consecutivi, invece è arrivata una pesante sconfitta. Un Livorno praticamente perfetto nel primo tempo ha chiuso con un implacabile 3-0 i primi 45 minuti, nei quali l’Alessandria ha mostrato i limiti già emersi nelle due gare precedenti. Anche se il gol della bandiera non è arrivato, con gli ingressi nel secondo tempo di Fischnaller e Bonomo i grigi si sono resi molto più intraprendenti e pericolosi, ma concedere tre gol a una formazione come quella del Livorno si è rivelato un errore troppo grave da riparare in appena 45 minuti. In sala stampa mister Stellini ha fatto il “mea culpa” riguardo alle scelte degli undici titolari, ai quali “è mancato il fervore che ha avuto il Livorno”, ed è a partire da questa considerazione che si deve ripartire e correggere per cercare il primo successo in campionato. LA CRONACA Così come contro il Pro Piacenza, l’Alessandria parte bene con un colpo di testa pericolosissimo di Casasola, ma a segnare per primi sono gli avversari. Al 19^, infatti, il potente diagonale dalla sinistra di Maiorino supera Agazzi e fa gioire i tifosi amaranto giunti a Vercelli. La reazione dei grigi si ferma però al possesso palla, perché tutte le volte che i grigi cercano di arrivare nell’area di Mazzoni finiscono nella trappola del fuorigioco o sbagliano l’ultimo passaggio. E il Livorno ne approfitta: al 41′, con l’Alessandria sbilanciata in attacco per un calcio d’angolo, Doumbia parte in contropiede e serve Vantaggiato, che ha vita facile nel battere Agazzi. A mettere la parola “fine” alla contesa è una palla persa da Celjak da cui scaturisce il rigore trasformato da Vantaggiato al 45^, concesso per un fallo di Casasola su Maiorino in occasione di un cross di Giandonato. Nella ripresa mister Stellini getta nella mischia Fischnaller al posto di Sestu ma, dopo le proteste per un presunto fallo di mano in area amaranto, è ancora il Livorno a sfiorare il gol con un tiro di Maiorino. La prima vera occasione per l’Alessandria arriva al 54^, quando Fischnaller crossa dalla sinistra per Gonzalez, ma Mazzoni compie un miracolo e nega la gioia del gol all’argentino. Sul capovolgimento di fronte Vantaggiato ha sul destro la palla del poker ma Agazzi si supera di piede. Nell’Alessandria entrano Bellomo e Bunino e i risultati si vedono subito: al 65^ è la buona sorte a salvare gli ospiti, con Bellomo che su punizione dal lato corto di sinistra colpisce la traversa, mentre poco dopo è ancora Bellomo a chiamare Mazzoni a una difficile parata. All’80^ è ancora Fischnaller a sfiorare il gol, ma la porta livornese rimane inviolata e i supporters alessandrini esprimono il loro disappunto togliendo gli striscioni appesi sotto il settore a loro destinato. Nel finale ci provano ancora i soliti Fischnaller e Bellomo, ma senza successo e dopo 5 minuti di recupero il Livorno può festeggiare una vittoria meritata. L’Alessandria, invece, incassa i fischi dei tifosi. Prima di rientrare negli spogliatoi i giocatori e il mister Stellini vengono chiamati dai supporters sotto la curva. Prima sconfitta stagionale per l’Alessandria, ferma a due punti in classifica dopo tre gare. Bottino magro, che rende la sfida di settimana prossima contro la Robur Siena ancora più delicata. (Radio Gold – Andrea Lombardi) Alessandria-Livorno 0-3. Amaranto super. Sottil: “Tre punti dedicati a chi ha sofferto Non c’è stata storia. E non poteva essere diversamente. Contro questo Livorno animato da una voglia indescrivibile di vincere e con il cuore colmo di rabbia per quanto accaduto nella città labronica, qualunque squadra avrebbe piegato il capo. Alessandria compresa. Troppo diverse le motivazioni in campo. Da una parte i piemontesi volevano centrare la prima vittoria in campionato, dall’altra gli amaranto volevano dedicare un successo ad una città colpita duramente da un nubifragio che ha causato morte e distruzione. E il 3-0 con il quale si è chiuso il primo tempo ne è stata la riprova. Questo Livorno era (e speriamo che continuerà ad esserlo) semplicemente imbattibile. Sicuramente è ancora presto per pensare in grande, ma i primi risultati del 4-2-3-1 di Sottil si stanno vedendo. Adesso però non c’è il tempo per stare a festeggiare. Mercoledì sera c’è il recupero della gara contro la Lucchese. Ottenere un altro successo sarebbe di vitale importanza per continuare a restare nelle parti alte della classifica e per dimostrare che il Livorno vuol dire la sua in questo campionato. Sul neutro di Vercelli, si è vista una sola squadra in campo: quella amaranto. L’Alessandria infatti è parsa soltanto la brutta figura della formazione schiacciasassi dell’anno scorso. Perdere in un solo colpo Iocolano, Bocalon, Mezavilla e Marras è troppo e Stellini non è ancora stato in grado di dare una propria fisionomia ai piemontesi. A differenza di Sottil che piano piano sta plagiando un Livorno a sua immagine e somiglianza. Il 4-2-3-1 ha convinto e a differenza di Prato la precisione sottoporta è stata decisamente migliore. Da sottolineare le prove di Maiorino (eurogol a parte) e Vantaggiato. L’attaccante sembra finalmente essersi sbloccato e anche fisicamente è apparso migliorato. Gli eventuali sogni di primato passano soprattutto dalla sua condizione. Annichiliti – Probabilmente neanche il migliore degli ottimisti avrebbe mai immaginato che il Livorno avrebbe chiuso avanti di tre reti la prima frazione. Invece è stato tutto splendidamente vero. Ad aprire le danze è stato Maiorino con un gol da stropicciarsi gli occhi: destro dai 25 metri sotto l’incrocio dei pali. Solo applausi. Sotto di una rete, l’Alessandria è misteriosamente scomparsa dal campo lasciando ampi spazi agli amaranto. In uno di questi si è inserito Doumbia che, al termine di un contropiede micidiale, ha servito un assist d’oro a Vantaggiato che di destro ha trafitto Agazzi. Finita qui? Macché. Prima dell’intervallo è arrivato anche il tris sempre con il toro di Brindisi questa volta su calcio di rigore. Controllo – Nella ripresa l’Alessandria è entrata in campo con un nuovo piglio ma è stato il Livorno a sfiorare il poker con Vantaggiato che ha fallito a tu per tu con Agazzi. Stellini si è deciso a togliere dalla naftalina Bellomo e l’ex Bari in soli due minuti prima ha colpito la traversa poi ha costretto Mazzoni al salvataggio di piede. Scampati i pericoli, gli amaranto si sono riorganizzati e per l’Alessandria è stata nuovamente notte fonda. Il Livorno ha controllato tranquillamente il risultato e poi è iniziata l’inevitabile girandola di cambi. Il risultato non è cambiato e gli amaranto hanno potuto festeggiare una vittoria da dedicare a chi, in questi giorni, ha sofferto a causa delle abbondanti piogge. (QuiLivorno.it) Alessandria Livorno 0-3 Livorno come l’Acciaio Il Livorno resiste agli attacchi dell’Alessandria e, come recita uno striscione dei tifosi amaranto, come l’acciaio si porta a casa i tre punti con un rotondo 3-0 che ricorda quello inflitto ai grigi dalla squadra di Melani tanti anni fa. La sfida con l’Alessandria stavolta però si gioca a Vercelli per l’indisponibilità del Moccagatta: il Livorno ci arriva dopo la forzata sosta di domenica scorsa, l’Alessandria dal pareggio di Piacenza. Difficile prevedere che Livorno vedremo anche se si spera che le difficoltà oggettive incontrate dalla squadra amaranto in questa settimana possano aver caricato l’ undici di Sottil. Subito pericolosa l’Alessandria al 3° con Casasola il cui colpo di testa sfiora il palo alla sinistra di Mazzoni. La risposta arriva al 18° con un tiro dalla distanza di Maiorino che di destra manda la palla sotto l’incrocio dei pali. Controlla la squadra amaranto le iniziative prevedibili dell’Alessandria, ed anzi si rende pericoloso ancora con una conclusione dalla distanza di Pedrelli al 37°. Il raddoppio al 40° con Vantaggiato che approfitta di una ribattuta da calcio d’angolo della difesa amaranto che trova pronto Doumbia ad impostare il contropiede sull’uomo mascherato che non sbaglia. Al 45° rigore per gli amaranto per un intervento di Sestu su Maiorino, batte Vantaggiato e sono tre. La ripresa si apre con un tiro di Maiorino al 47° che sfiora ancora il gol. Provvidenziale la parata di Mazzoni al 53° su un colpo di testa pericoloso di Gonzalez, un minuto dopo ancora Vantaggiato si fa respingere coi piedi il tiro a botta sicura. Al 63° Pirrello strattona Fischnaller che gli era scappato, punizione sul lato piccolo dell’area e la palla calciata da Bellomo si stampa sulla traversa e due minuti dopo ancora Mazzoni respinge di piede un’altra conclusione di Bellomo dal limite dell’area. Tre cambi al 75° con l’esordio stagionale per Borghese. Ancora Fischnaller sfiora la traversa con un tiro da fuori al 78°, all’82° va in gol l’Alessandria ma viene annullato per fuorigioco evidente. All’84° altri due cambi nella squadra amaranto, al 94° Mazzoni respinge a pugni chiusi una punizione di Bellomo dal limite e la gara finisce così col trionfo amaranto che riporta un sorriso in città. (Livorno24.com) RISULTATI: Arzachena – Pontedera 2-1 Carrarese – Olbia 3-0 Gavorrano – Robur Siena 0-2 Giana Erminio – Cuneo 0-1 Lucchese – Monza 1-1 Piacenza – Arezzo 2-1 Pisa – Viterbese Castrense 2-1 Pistoiese – Pro Piacenza 1-1 RIPOSA: Prato CLASSIFICA: Robur Siena p. 10, Viterbese, Carrarese 9, Livorno, Pistoiese°, Cuneo, Olbia 7, Arzachena 6, Pro Piacenza, Monza, Pisa 5, Lucchese, Piacenza 4, Arezzo 3, Prato°, Pontedera, Alessandria° 2, Giana Erminio 1, Gavorrano° 0. * = una gara da recuperare: ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 3 reti: Sanna (Arzachena), Tavano (Carrarese), Bruno (Giana), Ferrari (Pistoiese), Pesenti (Pontedera). Il punto sul campionato Stop della Viterbese a Pisa e il Siena è la nuova capolista; tonfo casalingo dell’Alessandria ad opera del Livorno e Grigi in una “insolita” posizione di classifica, con alle spalle solo Giana e Gavorrano. Partita di cartello all’Arena Garibaldi e prima vittoria stagionale del Pisa (5) che ferma la Viterbese (9), alla prima sconfitta che le costa il primato: al termine di una partita con 11 ammoniti sono determinanti le reti di Masucci al 12’ e Di Quinzio al 43’ (clamoroso errore su un retropassaggio dei laziali). Nella ripresa Razzitti riapre il match, su rigore, ma Petkovic è superlativo in un paio di circostanze e nega il pari alla squadra di Bertotto. In serata, il Siena vince a Grosseto contro il Gavorrano grazie a Marotta, primo centro stagionale al 8’ e a Guberti dagli 11 metri nel recupero. Bianconeri in vetta con 10 punti mentre la neopromossa è ancora a quota zero. La Carrarese supera con un netto 3-0 l’Olbia (7), la scavalca in classifica e aggancia la seconda posizione: i gol tutti nella ripresa con la doppietta di Coralli e il solito Tavano. Con i sardi, in quarta posizione, altre 3 squadre: il Cuneo che vince a Gorgonzola con un gol di Anastasia dopo 7’ e Giana (1) che recrimina su un gol annullato a Perna e un incrocio colpito da Perico nel recupero; la Pistoiese, fermata in casa dal Pro Piacenza (5) che passa in vantaggio con Belotti dopo che Ferrari ha fallito un rigore (calciato sulla traversa) dopo 3 minuti; il pari toscano è firmato Vrioni, entrato da appena 6 minuti, nella ripresa; e il Livorno che, mercoledì recupera il match contro la Lucchese e che, a Vercelli, ha steso l’Alessandria (2), con Maiorino e Vantaggiato protagonisti per il 3-0 finale. Gara chiusa nel primo tempo con un gran gol dell’ex Cremonese dopo 19 minuti e la doppietta della punta amaranto che prima chiude una magistrale ripartenza di Doumbia e poi trasforma il penalty procurato dal compagno con il numero 20. Nella ripresa meglio i Grigi, ma Mazzoni dice no a Gonzalez e in due circostanze a Bellomo; quando non ci arriva l’estremo toscano la palla sbatte sulla traversa (punizione di Bellomo). Seconda vittoria dell’Arzachena (6) che, ad Olbia, supera il Pontedera (2) in rimonta: tutto nel secondo tempo con ospiti avanti grazie a Pesenti al 51’; pari di Curcio dopo 7 minuti e gol vittoria di Sanna al quinto di recupero. Con analogo 2-1 il Piacenza (5) supera l’Arezzo (3) e anche qui tutto succede nella ripresa: emiliani in vantaggio con Scaccabarozzi, pari di D’Ursi e colpo di testa vincente di Romero. Un punto ciascuno tra Lucchese (4) e Monza (5): gol di Arrigoni su punizione al 28’ per i toscani e pareggio di Giudici al 31’ su azione da calcio d’angolo. (Alessandria US 1912)

Girone A

Alessandria US 1912 - Livorno Calcio AS 0 - 3 (0 - 3)

RETI:

19. Maiorino P. [Li] , 41. Vantaggiato D. [Li] , 45. rig. Vantaggiato D. [Li]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

LIVORNO CALCIO AS: Mazzoni, Pedrelli, Pirrello [76. Borghese], Gasbarro, Franco, Luci [74. Gemmi], Giandonato, Valiani, Maiorino [85. Gonnelli], Doumbia [85. Murilo], Vantaggiato [74. Montini]. A disp.: Pulidori, Hadziosmanovic, Marchi, Baumgartner, Perez, Morelli, Ponce. All.: Andrea Sottil.

Arbitro: Sozza Simone (Seregno) [Rotondale, Catamo]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.