Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
15-10-2017 - Giornata: 9 - Olbia - Bruno Nespoli
Girone A


Arzachena Costa Smeralda Calcio - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Celjak Vedran, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Casasola Tiago Matias [84. Pastore Andrea], Sestu Alessio [84. Russini Simone], Cazzola Riccardo [63. Branca Simone], Gazzi Alessandro, Bellomo Nicola, González Pablo Andrés [59. Fischnaller Manuel], Bunino Cristian [59. Marconi Michele] A disp.:Fissore Matteo, Giosa Antonio, Nicco Gianluca, (P) Pop Ionut Alin, Ranieri Roberto, Rossetti Matteo, Sciacca Giacomo All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
ARZACHENA COSTA SMERALDA CALCIO: Cancelli, Arboleda, Piroli, Sbardella, Peana, La Rosa, Nuvoli, Casini, Lisai [58. Aiana], Curcio, Vano [78. Sanna]. A disp.: Ruzittu, Maestrelli, Beroldi, Tufer, Russu, Esposito. All.: Giorico Mauro

Arbitro: Vigile Mario (Cosenza) [Abruzzese, De Palma]
Note
Partita giocata ad Olbia per l’indisponibilità del”Biagio Pinna”, campo dell’ Arzachena Ammoniti: 39. Casini [Az], 62. Cazzola Riccardo [A], 80. Nuvoli [Ar] Angoli: 2-6. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 300 circa (284 paganti, non ci sono abbonati) Statistiche: Possesso palla 46-54; tiri: 6-6; in porta: 2-1; falli: 19-21; fuorigioco 2-3. Giornata molto calda; terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 14,30

Commento
DELUSIONE ALESSANDRIA: UNO 0-0 SENZA OCCASIONI Più Arzachena dei Grigi. La prima conclusione è un colpo di testa di Marconi al 41' della ripresa Quando si finisce difendendo uno 0-0 non servono altri commenti: una disarmante immagine di pochezza, che preoccupa più ancora della classifica povera e degli obiettivi che sono da rivedere. E, forse, la società li ha già rivisti e sarebbe opportuno dirlo apertamente. Anche perché sul campo dell'Arzachena si è vista la formazione, almeno tatticamente, più equilibrata in queste prime nove giornate, ma non c'è traccia di un tiro in porta, se non il colpo di testa di Marconi nel finale. Gli altri scappano, ma a questo punto non è più un pensiero dell'Alessandria. Che ha ben altri pensieri e problemi. LE SQUADRE Cambia ancora Stellini e riporta dal 1' giocatori in panchina nelle ultime gare. Come Sestu e Cazzola, ma anche il ritorno di Casasola, panchina con il Prato. Uno schieramento che si annuncia come un 4-4-2 in fase di non possesso e un 3-5-2 quando l'Alessandria attacca, sfruttando anche la spinta di Casasola. Arzachena con gli uomini contati: in porta il 12 Cancelli, Bertoldi e Russu influenzati e Bonacquisti stampellato e in attesa di risonanza al ginocchio. LA PARTITA Alessandria che si presenta con il 4-4-2 e conquista un angolo, su tacco smarcante di Bellomo per Casasola, con tiro deviato, ma il tentativo di Gonzalez è ininfluente. All'8' punizione centrale per l'Arzachena, dai 20 metri, che Curcio batte vicinissimo all'incrocio. Al 17' sale ancora la formazione di casa, con il colpo di testa di Sbardella, che di testa incrocia dal secondo palo, sul fondo. Al 26' ancora Sbardella protagonista, recupero sulla linea su cross in area, insidioso, di Bellomo. Ma al 32' sono i padroni di casa ad andare vicinissimi al gol: su una palla da fermo Vano prende in infilata la difesa alessandrina, ma non coglie l'attimo del tiro e Agazzi lo anticipa in presa bassa. L'Alessandria segna al 36', traversone di Gonzalez che Bellomo gira di testa alle spalle di Cancelli, ma si è già alzata la bandierina per segnalare la posizione irregolare. Poco davvero, ancora troppo poco L'inizio della ripresa è la fotocopia dei primo tempo, i Grigi che manovrano troppo per vie orizzontali, con un ritmo troppo basso per pensare di impensierire una squadra non invulnerabile. Al quarto d'ora Stellini cambia l'attacco, 'bocciando' Gonzalez - Bunino, ma non si vedono gli effetti. E il primo tiro, se tale lo si può definire, è di Gazzi, al 26', dal limite, ma altissimo. Al 28' Bellomo apre per Fischnaller, a destra in area, la conclusione impegna Cancelli a terra. Alla mezzora segna Fischnaller, ma l'azione è già ferma perché Casasola rimette palla al centro quando ha già superato la linea di fondo. Al 41' il colpo di testa di Marconi si perde di poco sul fondo. Segna anche l'Arzachena, rovesciata spettacolare dell'ex Casale Curcio, tocca in rete Sanna, ma in posizione irregolare. Nel finale è più forcing dei padroni di casa: i Grigi, evidentemente, oltre lo 0 a 0 non riescono ad andare. (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) ALESSANDRIA A SECCO STELLINI ATTACCA I SUOI Urla nello spogliatoio, poi summit con Di Masi Il lungo summit in campo tra mister Stellini, il presidente Di Masi ed il ds Sensibile (mezz’ora buona di colloquio immediatamente dopo l’ennesimo deludente pareggio) fotografa bene il periodo nero dell’Alessandria, fumosa e inconcludente anche sul terreno di un’Arzachena piena di buona volontà ma anche povera di qualità e di talento. Grigi stucchevoli, scolastici e prevedibili: il portiere dei sardi non deve fare una sola parata in 90’. Stellini a fine gara è molto arrabbiato: negli spogliatoi si fa sentire, il tono della voce è particolarmente ruvido e ad ognuno dei giocatori dice a muso duro cosa non ha funzionato. L’elenco è lunghissimo, resta da capire di chi siano le colpe. E dire che alla lettura delle formazioni c’è qualche speranza in più di vedere qualcosa di buono: si torna al canonico 4-4-2 con il solo Casasola (nato centrale di difesa, provato a Trapani anche come esterno destro) a ricoprire un ruolo «inventato» per necessità ad Alessandria, cioè l’esterno sinistro. Gli altri sono al posto giusto. Invece la partita non regala emozioni, il tecnico a posteriori ammetterà che «dobbiamo mettere gente come Gonzalez e Bellomo nella condizione di fare quello che da loro ci attendiamo», ovvero trame pericolose. Il trainer recrimina per il gol annullato a Bellomo («è la terza volta che ci succede da inizio campionato»), davvero poco a cui aggrapparsi anche perché una rete discussa (e annullata) la segnano anche i locali. L’Alessandria in 90’ più recupero tira solamente al 41’ della ripresa con Marconi, a lato di poco. L’evidenza della pochezza del reparto avanzato è il cambio dei due attaccanti al quarto d’ora della ripresa dopo che Gonzalez e Bunino erano stati ampiamente insufficienti (non che Fischnaller e Marconi facciano molto di più dei loro compagni). In Sardegna il possesso palla è solo per linee orizzontali: sulle fasce non c’è un tentativo di uno contro uno andato a buon fine, solo nel finale Celjak prova qualche sovrapposizione a destra, poca roba. Quando i cross arrivano, gli avanti sono statici, non attaccano il primo palo e si smarcano con fatica. In parte paga la scelta di un centrocampo di quantità: Gazzi e Cazzola recuperano molti palloni ma poi, in fase di «scarico» della palla, trovano compagni tentennanti che danno immediatamente un punto di riferimento agli avversari. Si salva almeno la difesa, ma anche qui ci sono cose da rivedere: il «gigante» Vano va via almeno quattro volte con troppa facilità a Gozzi, il quale anche in fase di impostazione sbaglia i lanci per gli esterni (ma deve proprio farli lui?). Consola che per la seconda giornata consecutiva i grigi non subìscano gol, ma per una squadra ambiziosa è un magro bottino (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) BRAVA ARZACHENA, PUNTO PREZIOSISSIMO Bloccata l’Alessandria con una formazione d’emergenza Primo pareggio della stagione per l’Arzachena che riesce a strappare un ottimo 0-0 in casa, contro la corazzata Alessandria. C’è voluto tutto il cuore degli smeraldini per uscire indenni da questa partita, la prima di un trittico di gare infernali per capitan Nuvoli e compagni (domenica si va a Carrara, mentre tra quindici giorni c’è il derby contro l’Olbia). Un pareggio sostanzialmente giusto, anche se bisogna dire la verità: l’Alessandria ha avuto un maggior possesso palla, ma non ha superato il portiere locale Cancelli (buona la seconda partita da titolare del classe 1998). E’ in piena emergenza, l’Arzachena: mister Giorico deve fare a meno, oltre che di Bonacquisti e a Ruzittu, anche di Bertoldi e Russu, entrambi indisponibili dell’ultima ora: dal primo minuto, anche se reduce da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per un mesetto, Giancarlo Lisai. Davanti a Cancelli, la linea difensiva è composta da Arboleda e Peana laterali con Sbardella e Piroli centrali, in mezzo al campo Casini, Nuvoli, La Rosa e Lisai e davanti Vano e Curcio. Nell’Alessandria, nonostante la classifica, è foltissima la rappresentanza di ex giocatori di serie A e serie B: a partire dall’ex Cagliari per proseguire con Gazzi (ex Torino), Sestu (ex Siena), Cazzola (ex Atalanta e Olbia) e Gonzalez (ex Novara). La prima palla gol capita ai padroni di casa con una punizione dal limite calciata da Curcio che supera la barriera, ma finisce alta (8’). Al 14’, altra palla gol per gli smeraldini con Nuvoli che pesca Sbardella sull’altro fronte, ma il suo colpo di testa finisce a lato. L’Alessandria pressa l’Arzachena e al 26’, un tiro-cross di Bellomo mette scompiglio nell’area piccola, con Peana che risolve tutto mandando il pallone in angolo. Al 32’, l’occasionissima per l’Arzachena capita a Michele Vano che supera in velocità il proprio avversario e si presenta davanti ad Agazzi, ma al momento di calciare esita troppo e l’estremo difensore ospite si salva abbrancando il pallone. Nella ripresa, girandola di sostituzioni: il mister dell’Alessandria Stellini toglie entrambi gli attaccanti per cercare di sfondare la retroguardia avversaria, ma non succede niente per tutto i secondo tempo. Da segnalare una rete annullata a testa per evidente fuorigioco (in entrambi i casi) e due occasioni per l’Alessandria, al 26’ con Sestu, il cui tiro dal limite termina alto sopra la traversa e al 41’ con Marconi, su cross di Cejak, che spedisce di testa il pallone di poco a lato. Dopo 4’ di recupero il direttore di gara dà il triplice fischio finale e a festeggiare è l’Arzachena, che nonostante la formazione largamente rimaneggiata è riuscita a imporre lo 0-0 a una delle accreditate al successo finale. Adesso per l’Arzachena ci saranno 4 gare in … trasferta, visto che l’unica gara nei prossimi 360 minuti di gioco, capitan Nuvoli e compagni lo giocheranno contro l’Olbia. Con questo punto la formazione si porta a 13 punti: contro i grigi piemontesi è arrivato il primo pareggio stagionale, dopo 4 vittorie e altrettante sconfitte (La Nuova Sardegna – Paolo Muggianu) L’ARZACHENA FELICE PARI ALESSANDRIA: STELLINI NON DECOLLA Ha vinto la noia. E non perché la partita sia finita senza reti. E’ mancato il gioco, soprattutto da parte dell’Alessandria, molto più attrezzato dell’Arzachena. L’Arzachenaha dovuto fare i conti con due assenze (Bertoldi e Russu) poco prima del via. La matricola è rimasta contenta del primo pareggio della stagione e deve mordesi le dita per un’unica occasione capitata nel primo tempo (32’) a Vano: l termine della sua lunga sgroppata, Agazzi ha neutralizzato una clamorosa palla-gol. L’Alessandria è apparsa priva di una fisionomia, con un gioco approssimativo e lezioso. Al 41’ della ripresa Marconi di testa, ha fallito il gol su cross di Celjak. (Gazzetta dello Sport – Augusto Ditel) Partita equilibrata tra due formazioni che non si fanno male L’ARZACHENA BLOCCATA DA STELLINI Primo confronto della storia tra Arzachena e Alessandria: le due squadre decidono di non farsi male. Arzachena in formazione rabberciata. Cancelli preferito a Ruzittu, assente capitan Bonacquisti in mediana, rientra Aiana, in panchina con Bertoldi. In avanti Curcio con Vano, mattatore a Gavorrano. Imbarazzo della scelta per Stellini, per un’Alessandria in formazione tipo: Sestu e Bellomo esterni di centrocampo, Bunino con Gonzalez in attacco. Arzachena più vivace in avvio. Curcio ci prova di destro (9’), ma è Sbardella a sforare il vantaggio al 15’, mandando di poco al lato un colpo di testa. L’Alessandria fatica a carburare, si affida all’intraprendenza di Bellomo – che va anche a segno sul finire della prima frazione, ma in evidente posizione irregolare – e rischia di capitolare al 33’, quando è bravo Agazzi a salvare su Vano lanciato a rete. La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo. Squadre bloccate, tanto lavoro a centrocampo e pochi spunti per gli attacchi. Al 10’, La Rosa ci prova dai venticinque metri: blocca Agazzi. Nell’Alessandria è sempre Bellomo a brillare più degli altri. Giorico e Stellini fanno affidamento alle panchine, ma ricevono poco dai subentrati. La gara non si accende, di occasioni nemmeno l’ombra, fino al 43’, quando Marconi, su cross di Celjak, gira di testa e manda la sfera a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. Due minuti dopo gol annullato anche all’Arzachena: Aiana supera Agazzi, ma in oﬀside. (Corriere dello Sport - LPS) L’ALESSANDRIA NON GIRA LA VITTORIA RESTA UN MIRAGGIO Stellini recrimina per una rete annullata a Bellomo ma la squadra soffre L'Alessandria finisce difendendo uno 0-0: una disarmante immagine di pochezza, che preoccupa più ancora della classifica povera e degli obiettivi che sono da rivedere. E, forse, la società li ha già rivisti e sarebbe opportuno dirlo apertamente. Anche perché sul campo dell'Arzachena si è vista la formazione, almeno tatticamente, più equilibrata in queste prime nove giornate, ma non c'è traccia di un tiro in porta, se non il colpo di testa di Marconi nel finale. Gli altri scappano, ma a questo punto non è più un pensiero dell'Alessandria. Che ha ben altri pensieri e problemi. Sicuramente argomento del lungo summit, al centro del terreno di gioco, tra il presidente Luca Di Masi, il direttore sportivo Pasquale Sensibile e l'allenatore Cristian Stellini: l'Alessandria è questa, per ammissione del tecnico, e il tanto lavoro svolto non sta dando risultati, Né nel gioco, né nel punteggio. GOL VALIDO Stellini lamenta un episodio che avrebbe potuto cambiare le partita, la rete di testa di Bellomo, al 36’ del primo tempo, suggerita da Gonzalez da sinistra, una delle poche giocate accettabili del ‘Cartero’. Episodio dubbio, ma la bandierina dell’assistente si alza al momento dell’incornata dell’ex Bari. Sarebbe, per il tecnico, la terza rete non convalidata in questo avvio di stagione, ma è davvero molto poco in una partita in cui, a parte questa opportunità, e un’altra rete di Fischnaller alla mezzora della ripresa, ma la palla rimessa in campo da Casasola ha già superato la linea di fondo, la prima conclusione in porta è solo al 41’ del secondo tempo, colpo di testa di Marconi che passa sulla traversa. Più i rischi, soprattutto sull’asse Curcio - Vano, con il gigante dell’attacco dell’Arzachena s’infila, facilmente, nelle maglie della difesa alessandrina, come al 32’ del primo tempo, su palla da fermo, con l’imbucata che potrebbe fare male. Scappa un paio di volte anche nella ripresa e i padroni di casa segnano anche, al 41’ della ripresa, rovesciata di Curcio e tocco di Sanna, lui sì in evidente posizione di fuorigioco. Nel finale è più forcing dei padroni di casa: i grigi, evidentemente, oltre lo 0 a 0 non riescono ad andare (Tuttosport – Mimma Caligaris) ARZACHENA-ALESSANDRIA: I GRIGI NON VANNO OLTRE LO 0-0 Doveva essere la partita delle conferme, è stata quella delle delusioni. L'Alessandria non va oltre lo 0-0 in quel di Olbia contro un'Arzachena tutt'altro che irresistibile seppur organizzata e ben messa in campo da Giorico. Ma questi non possono essere alibi validi per chi ha iniziato la stagione con l'obiettivo di puntare alle parti alte della classifica. Ma a preoccupare è l'assenza del gioco, oltre che della pericolosità sotto porta. Anche perché contro l'Arzachena i grigi non sono parsi mai pericolosi e tantomeno capaci di impensierire un avversario, almeno sulla carta, decisamente alla portata. Ancor più grave della pochezza del gioco è la posizione in classifica, sempre più lontana dalle zone nobili e a distanza ormai siderale dalle primissime posizioni. E poi c'è la questione degli interpreti, ancora una volta diversi. Come il modulo: non più il 3-5-2 su cui si è insistito sino alla nausea ad inizio stagione per un classico 4-4-2. Scelte che, in assenza dei risultati, fanno pensare più a una confusione tattica che a scelte mirate e studiate a fondo dallo staff tecnico. Un po' come la sostituzione di Cazzola, ammonito e subito sostituito. Tutto il contrario di quanto accaduto con Nicco, due partite fa, fatto restare in campo e squalificato per doppio giallo. Inoltre serve poco appigliarsi al gol annullato (giustamente) a Fischnaller alla mezzora del secondo tempo. Casasola rimette palla al centro quando ha già superato la linea di fondo e l'arbitro aveva già fermato il gioco. Anzi, ai grigi va bene che Vigile di Cosenza opti per lo stesso metodo di giudizio al 41' quando Sanna segna ma in posizione irregolare. Insomma l'Alessandria, dopo nove giornate, non esiste ancora. (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI ARZACHENA-ALESSANDRIA La gara tra Arzachena ed Alessandria, valida per il nono turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 0-0. Partita molto tattica, con entrambe le squadre piuttosto accorte, e condizionata dal caldo. Qualche emozione solo per tre reti, due per i grigi ed una per i biancoverdi, annullate dall’attento direttore di gara ben assistito dai suoi collaboratori. I padroni di casa, oltre ad aver mantenuto immacolata la propria porta per la seconda volta in stagione, confermano la lusinghiera posizione di classifica. L’Alessandria, invece, ha avuto una supremazia territoriale della quale però non ha saputo approfittare. Ecco Top & Flop della gara. TOP Vano (Arzachena): Curcio è l’ispiratore della manovra, ma è l’imponente attaccante biancoverde a far salire la squadra e tentare la via della rete con azioni personali proprio sfruttando la sua stazza. CORAZZIERE Agazzi (Alessandria): se basta un solo intervento, benché decisivo, all’estremo difensore grigio per rivelarsi il più efficace della sua squadra, vuol dire che i suoi compagni non hanno certo fatto stravedere. ATTENTO FLOP Nessuno nelle fila dell’Arzachena: mister Giorico, nonostante l’assenza di capitan Bonacquisti, riesce a registrare la fase difensiva e limita abbastanza agevolmente le velleitarie manovre degli ospiti. ORDINATI La fase offensiva dell’Alessandria: il fatto che mister Stellini provveda a sostituire contemporaneamente le due punte Gonzalez e Bunino dopo neanche un’ora di gioco fa capire quanto sia stato marginale il loro apporto. Che non sia solo una questione di uomini, tuttavia, lo si comprende osservando che anche i sostituti non riescono ad incidere. Ecco perché, finora, solo il Gavorrano ha segnato meno dei grigi… SPUNTATI (TuttoLegaPro – Fabrizio Pozzi) GRIGI: IN SARDEGNA UN SOLO PUNTO MA FINALMENTE UNA PRESTAZIONE DECENTE Ottava partita per i Grigi in terra sarda. Lo Stadio di Olbia ospita l’evento che vede l’Alessandria sfidare l’Arzachena, altra neopromossa, in questo avvio di campionato avaro di soddisfazioni per i piemontesi. I sardi hanno allestito una compagine giovane, confermando buona parte della rosa che ha fatto bene nella stagione scorsa fra i dilettanti. Gli ospiti invece arrivano da un periodo infelice che potrebbe essere alla svolta grazie alla vittoria casalinga ottenuta in extremis contro il Prato domenica scorsa. E se quella vittoria mandrogna sarà la prima di una serie di rose destinate a fiorire lo vedremo già in questo pomeriggio. Questo match però dovrà portare in casa grigia non solo un pingue bottino ma anche una prestazione in linea con gli obiettivi e gli investimenti estivi. Torna sulla panchina piemontese il titolare Stellini dopo un turno di stop decretato dal Giudice Sportivo. Finalmente, a meno di cervellotiche disposizioni dell’ultimo momento, il Mister mandrogno manda in campo un 4-4-2 con tutti i giocatori al loro posto ( o quasi ) ma se qualcuno deve ricoprire ruoli non propriamente propri la colpa stavolta non la possiamo dare a Stellini. L’Arzachena di Giorico si sistema invece in campo con un 4-4-1-1 quindi le squadre si disporranno tatticamente “a specchio”. Ritorna titolare nei Grigi Cazzola, così il mister fa contenta una parte della stampa sportiva alessandrina che per tutta la settimana ha perorato la causa del mediano ex Livorno. E adesso la partita. All’8’ prima occasione per i padroni di casa su punizione dal limite ma la palla, ben calciata da Curcio, finisce fuori di poco. Un minuto dopo sono i Grigi ad aver la palla giusta ma Bellomo, dopo un velo di Bunino, non ha il tocco fortunato. Comunque un primo quarto d’ora giocato a buon ritmo con un’intraprendenza mandrogna sorprendente, viste le ultime balbettanti prestazioni. Sestu in questa prima parte di match mena la danza sulla sua fascia di pertinenza e dà il via ad una serie di iniziative interessanti che creano spesso pericoli alla difesa dei sardi come al 27’ con Bellomo. Al 32’ invece è Vano il quale sfiora il gol con un’azione personale ma Agazzi si oppone al takle con il corpo e poi la difesa libera. Ancora l’attaccante bianco verde si fa vedere due minuti dopo in un contropiede susseguente alla battuta di un angolo dai Grigi ma stavolta Gozzi lo accompagna sul fondo e l’azione sfuma. Al 37’ gol annullato a Bellomo il quale, in sospetto fuorigioco, batte di testa ed insacca su un gran cross di Gonzalez. Poi negli ultimi 5’ prima del riposo show del Cartero che incanta la platea con controlli da brivido, dribbling e passaggi ispirati. Sicuramente abbiamo assistito alla miglior metà partita dei Grigi in questo campionato e speriamo che il resto che rimane da giocare sia ancora meglio. Non possiamo ancora parlare di un’Alessandria perfetta ma certamente di una squadra logica, messa in campo senza rincorrere a seghe mentali o astruse alchimie, che copre gli spazi con naturalezza e prende l’iniziativa con una certa personalità, aiutata da un pressing a centrocampo che, lungi dall’essere asfissiante, è comunque efficace, propositivo e, soprattutto, attuato in una zona di campo interessante per ripartire una volta riconquistata la palla. La cerniera di metà campo Gazzi-Cazzola funziona e funziona la coppia di mediani esterni Bellomo-Sestu, con il primo pronto ad accentrarsi ed il secondo a correre sulla linea di destra con scatti, finte e sterzate che incutono timore ai malcapitati avversari. D’altra parte la qualità non è roba che cade dal cielo e chi ce l’ha ce l’ha, basta mettere in condizione i giocatori più dotati di tirarla fuori. La ripresa riparte sulla falsariga della prima frazione di gioco con i Grigi a fare la partita e i padroni di casa tentare di innescare ripartenze pericolose. Così facendo anche la stazza fisica superiore dei giocatori dell’Alessandria diventa utile alla causa e Stellini, all’ora di gioco, tenta di dare ancor più vigore alla squadra cambiando la coppia d’attacco e Cazzola con Branca. Dal 60’ al 75’ l’Alessandria domina e sfiora il vantaggio con Gazzi (70’, la palla ce l’ha purtroppo sul destro), al 73’ con Fisch e al 75’ sempre con il tognino che segna ma la palla precedentemente era uscita dal fondo. All’86’ Marconi non trova la coordinazione per battere a rete un cross Celijak ma i Grigi sembrano padroni del campo e tengono saldamente in mano il pallino del gioco . Poi il fischio finale. Finalmente una partita giocata come ci si aspetta da una big del girone anche se ancora troppo scolastica e con patemi antichi figli di tre mesi vissuti pericolosamente.. (CorriereAl – Jimmy Barco) L’ANEMIA GRIGIA CONTINUA: CON L’ARZACHENA FINISCE A RETI BIANCHE (0-0) Finisce 0-0 al 'Nespoli' di Olbia e continua la pareggite dei mandrogni. Due reti annullate per parte, male Gonzalez e Bunino, sostituiti ad inizio ripresa. Domenica prossima al Moccagatta c'è il Pisa In un ‘Nespoli’ praticamente deserto (una ventina i sostenitori grigi giunti sino ad Olbia) mister Stellini manda in campo una formazione ancora una volta rivisitata: in difesa Piccolo, Gozzi e Celjak con Casasola spostato a sinistra a fare da incursore in fase d’attacco per poi retrocedere in caso di necessità, al centro Bellomo con Gazzi, Cazzola e Sestu a completare il reparto, in avanti l’ormai stabile tandem Gonzalez-Bunino. Al 9’ calcio di punizione per l’Arzachena, calcia Curcio, palla di poco fuori all’altezza dell’incrocio. Al 15’ occasionissima per i padroni di casa, Curcio dal vertice sinistro dell’area la mette sul secondo palo, Sbardella liberissimo colpisce male di testa e la palla termina abbondantemente sul fondo. Bunino ci prova al 22’ con un tiro dalla distanza, si chiude la difesa sarda, conclusione murata. Al 24’ contropiede Arzachena, Vano va via sulla destra ed entra in area di rigore, Gozzi fa buona guardia e chiude in scivolata, palla in corner. Ritmi discreti nella prima mezzora, ma l’unica occasione da rete è quella capitata al 15’ a Sbardella. Al 33’ Vano si mangia il gol del vantaggio ritardando troppo la conclusione dopo essere andato via a Gozzi su ribaltamento di fronte, l’attaccante biancoverde prova a saltare anche il portiere ma Agazzi ha decisamente più esperienza e gli sottrae letteralmente la palla tra i piedi. Al 37’ gol annullato all’Alessandria: cross dalla destra di Gonzalez, pallonetto di testa di Bellomo solo al centro dell’area ma il numero 10 è sul filo del fuorigioco, l’arbitro non convalida. Al 41’ un altro cross dalla destra, questa volta è Sestu a metterla al centro, incornata di Casasola sul fondo. In avvio di ripresa bisogna attendere una decina di minuti per vedere la prima conclusione in porta, ci prova l'Arzachena con Curcio ma il suo tiro è debole e centrale. Al 58’ doppio cambio tra i mandrogni: dentro Marconi e Fischnaller, fuori Gonzalez e Bunino, cambia il tandem d’attacco degli ospiti. Al 62’ giallo a Cazzola, che esce subito dopo sostituito da Branca. Secondo tempo molto tattico, praticamente nessuna emozione nei primi 25’. Primo tiro in porta di marca piemontese al 72’, sponda di Marconi al limite dell’area, arriva l’accorrente Gazzi ma il suo tiro è impreciso e termina in curva. Due minuti dopo Fischnaller mette in mezzo un rasoterra velenoso, esce Cancelli e blocca. Al 76’ Fischnaller la mette in rete su sponda di Casasola, ma il cross di Bellomo dalla destra aveva varcato la linea di fondo. Il guardalinee alza la bandierina prima che l’attaccante tirolese calci a rete. Si alza il baricentro dell’Alessandria che nell’ultimo quarto d’ora si fa vedere con una certa insistenza nella trequarti biancoverde. All’84’ Stellini toglie Sestu e Casasola, al loro posto Russini e Pastore. All’87 grigi vicini al vantaggio: cross di Celjak nei 16 metri, Marconi spizza di testa ma la sfera termina fuori di un soffio. All'89’ gol annullato anche all’Arzachena: pallonetto in area per Vano che si esibisce in una spettacolare rovesciata, la palla attraversa lo specchio della porta, tiro di Aiana in corsa ma l’arbitro annulla per posizione di offside. Dopo 4’ di recupero, nei quali si registra solo una punizione di Curcio altra sulla traversa. squadre negli spogliatoi. Ennesimo pareggio per l’Alessandria e gran parte del merito va all’Arzachena, in grado di contenere i se pur pochi affondi degli ospiti, più aggressivi e pericolosi nella ripresa. Passano le domeniche e sempre di più sembrano due i grossi problemi della squadra di Stellini: il primo, la troppa inconsistenza del reparto avanzato. Ancora una volta insufficiente Gonzalez, che oggi si porta dietro un impalpabile Bunino. Entrambi sostituti ad inizio secondo tempo da Marconi e Fischnaller. Il secondo interrogativo riguarda l'evidente mancanza di identità di una compagine diversa ad ogni partita. Carattere e cinismo, ciò che chiede Stellini ai suoi, sembrano proprio i due fattori meno presenti in una squadra che, domenica dopo domenica, vede allontanarsi sempre di più le prime posizioni. Domenica c'è il Pisa, che possa diventare il punto di svolta di una prima parte di stagione sin qui molto deludente? I tifosi lo sperano, dopotutto la pazienza ha un limite... (Alessandria News – Alessandro Francini) GARA SOPORIFERA NONOSTANTE TRE GOL ANNULLATI, MA L’ALESSANDRIA POTEVA VINCERE Partita equilibrata, ma noiosa e condizionata dal caldo, tra Arzachena e Alessandria nella nona di campionato di Serie C. Il match è finito in parità con risultato ad occhiali, un risultato che rispecchia abbastanza fedelmente l’andamento dell’incontro anche se i nostri, soprattutto nella ripresa, hanno avuto una supremazia territoriale della quale non hanno saputo approfittare. Centrocampo affollato, quindi, in una partita in cui le uniche emozioni sono state i tre gol annullati, uno nel primo tempo e due nella ripresa. La prima conclusione pericolosa era dell’Arzachena (8’): punizione dal limite di Curcio, palla fuori di pochissimo. Ancora Arzachena al 17’: traversone di Curcio e testa di Sbardella. Sfera a lato. Sussulto dei Grigi al 27’ con Cazzola per Bellomo che tentava un pericoloso radente deviato in angolo da Sbardella. Al 37′ annullato il primo gol dell’Alessandria: Cazzola dava a Gonzalez che crossava alto per Bellomo che insaccava, ma l’attenta guardalinee Lucia Abruzzese rilevava il fuorigioco. Nella ripresa continuava il batti e ribatti a centrocampo con qualche tentativo di sortita da parte dei padroni di casa come al 9′ quando La Rosa tentava la conclusione di destro ma Agazzi ben piazzato non si faceva sorprendere. L’Alessandria ci provava al 27’ con Gazzi, ma il tiro del centrocampista terminava abbondantemente alto. La formazione di mister Stellini iniziava a premere con più intensità e al 31′ su Cross di Bellomo, Casasola girava per Fischnaller (nella foto) che metteva dentro. La rete, però, non era convalidata perché a giudizio del direttore di gara Casasola aveva colpito dopo che la sfera era uscita. Ed era il secondo gol annullato ai nostri. Al 44′ erano i padroni di casa a vedersi annullare il gol: Curcio in rovesciata serviva Aiana che segnava ma era pescato in fuorigioco. Nulla di fatto e punteggio che restava sullo 0-0. Mister Stellini sta avvicinandosi a piccoli passi al modulo 4-3-3 essendo partito dal 3-5-2, per passare al 3-4-3, ed arrivare oggi al 4-4-2. Il programma potrebbe essere quello di far maturare il gioco sulle fasce coi terzini che salgono a dar man forte all’ala di riferimento. In ogni caso, sbadigli a parte, i Grigi potrebbero essere sulla buona strada. (Alessandria Oggi – f.f.) RISULTATI: Arezzo – Olbia 0-1 Cuneo – Livorno 0-4 Giana Erminio – Carrarese 2-2 Piacenza – Viterbese Castrense Pisa – Gavorrano 0-0 Pistoiese – Lucchese 2-2 Prato – Monza 2-3 Robur Siena – Pro Piacenza 1-0 RIPOSA: Pontedera CLASSIFICA: Siena p. 21, Livorno° 20, Viterbese Castrense 18, Olbia 17, Pisa 16, Monza 15, Carrarese°, Arzachena, Piacenza 13, Lucchese 12, Pistoiese°, Arezzo 10, Cuneo, Giana Erminio° 9, Alessandria° 8, Pro Piacenza° 6, Pontedera°, Prato° 5, Gavorrano° 1. ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 5 reti: Ragatzu (Olbia), Ceccarelli (Prato); 4 reti: Curcio (Arzachena), Coralli, Tavano (Carrarese), Dell’Agnello (Cuneo), Bruno, Perna (Giana), Murilo, Vantaggiato (Livorno), Giudici (Monza), Pesenti (Pontedera), Ferrari (Pistoiese), Marotta (Siena), Jefferson (Viterbese), Il punto sul campionato Il Siena mantiene il primo posto andando a segno nel recupero, mentre il Livorno travolge il Cuneo: alle due toscane, imbattute, resiste solo l’Olbia. Primo punto del Gavorrano che costringe il Pisa ad uscire tra i fischi all’Arena Garibaldi. Nell’anticipo di venerdì il gol di Emmausso al 92’ conferma la supremazia in classifica del Siena che sale a quota 21. Gagliarda ma sfortunata la partita del Pro Piacenza che rimane a 6 punti. Troppo forte il Livorno (20) per il Cuneo (9), travolto tra le mura amiche con un sonoro 0-4: in gol Doumbia nel primo tempo. Poi i legni di Vantaggiato e Montini che vanno a segno, nella ripresa, con una doppietta il primo (47’ e 53’ su rigore) e l’ex Monopoli al minuto 88. Olbia (17) si conferma al terzo posto vincendo ad Arezzo (10) con un gol, nel finale, di Ogunseye. Amaranto alla quarta sconfitta interna. La sorpresa della giornata è lo 0-0 tra Pisa (16) e Gavorrano (1) che finalmente muove la classifica: il portiere Salvalaggio è il migliore in campo ma la squadra di Gautieri non ha saputo approfittare nella superiorità numerica, dopo l’espulsione del neo acquisto rossoblu Vitiello al 63’. Sale a 15 punti il Monza che infligge al Prato (5) la quarta sconfitta consecutiva. Ospiti avanti 0-3 con i gol di Ponsat, l’autorete di Badan (grave errore del portiere Alastra) e Tentardini ad inizio ripresa. Ceccarelli, con una doppietta, prova a riaprire il match (61’ e 83’), ma anche in 10 (espulso Adorni al 76’) i brianzoli centrano la seconda vittoria esterna consecutiva. Primo pareggio stagionale per Carrarese ed Arzachena, appaiate a 13 punti. I toscani vanno sotto a Gorgonzola (Bruno dopo 11’), la ribaltano con Bentivegna (che in precedenza aveva colpito la traversa su punizione) e Vassallo ma sono raggiunti da Perna in avvio di ripresa. Tavano, nel recupero, getta via la possibile vittoria calciando sul palo un rigore. Giana che sale a 9 punti. Per i sardi, invece, pari casalingo senza reti contro l’Alessandria (8). Partita caratterizzata da tre gol annullati: a Bellomo nel primo tempo (molto dubbio il fuorigioco sanzionato), a Fischnaller nella ripresa e ad Aiana. Finisce 2-2 il derby tra Pistoiese (10) e Lucchese (12). Padroni di casa due volte in vantaggio, prima con Tartaglione e poi con Luperini ma sempre raggiunti dai rossoneri, a segno con De Vena su rigore ed il solito Fanucchi per il definitivo pari al 78’. Il posticipo tra Piacenza e Viterbese ha visto i laziali del nuovo allenatore Onofri espugnare il Garilli con un gol dell’ex piacentino Razzitti. E proprio la Viterbese, domenica prossima, ospiterà la capolista Siena, con il Livorno impegnato in casa contro la Giana. Al Moccagatta i Grigi se la vedranno con il Pisa. (Alessandria US 1912)

Girone A

Arzachena Costa Smeralda Calcio - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

ARZACHENA COSTA SMERALDA CALCIO: Cancelli, Arboleda, Piroli, Sbardella, Peana, La Rosa, Nuvoli, Casini, Lisai [58. Aiana], Curcio, Vano [78. Sanna]. A disp.: Ruzittu, Maestrelli, Beroldi, Tufer, Russu, Esposito. All.: Giorico Mauro

Arbitro: Vigile Mario (Cosenza) [Abruzzese, De Palma]

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