Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
29-10-2017 - Giornata: 11 - Gorgonzola - Città di Gorgonzola
Girone A


Giana Erminio AS - Alessandria US 1912 2 - 2 (1 - 1)
RETI: 15. Bruno S. [Gi] , 68. Perna F. [Gi] 11. González P.[A], 79. rig. González P.[A]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Casasola Tiago Matias, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Pastore Andrea, Sestu Alessio [86. Sciacca Giacomo], Ranieri Roberto [70. Nicco Gianluca], Gazzi Alessandro, Bellomo Nicola, González Pablo Andrés [91. Russini Simone], Marconi Michele [70. Bunino Cristian] A disp.:Branca Simone, Celjak Vedran, Fissore Matteo, Giosa Antonio, Gjura Kleto, (P) Pop Ionut Alin, Rossetti Matteo, (P) Vannucchi Gianmarco All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
GIANA ERMINIO AS: Sanchez, Perico, Bonalumi, Montesano, Foglio, Chiarello [74. Pinto], Pinardi [85. Bardelloni], Iovine, Marotta, Perna [74. Okyere], Bruno. A disp.: Taliento, Concina, Seck, Rocchi, Sosio, Greselin, Degeri, Capano, Caldirola. All.: Albè Cesare.

Arbitro: Meleleo Alessandro (Casarano) [Salvatori, Colinucci]
Note
Ammoniti: 79. Pinto [G], 85. Gonzalez [A], 95. Iovine [G], Bellomo [A]. Angoli: 9-2. Recuperi: 0.+ 6. Spettatori: 1.300 circa (795 paganti, 212 abbonati, incasso € 6.353) Statistiche: Possesso palla 57-43; tiri: 11-10; in porta: 7-4; falli: 9-14; fuorigioco 4-3. Giornata fresca, terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 16,30

Commento
DOPPIO GONZALEZ PER IL SESTO PARI ESTERNO Il vantaggio dura solo 4 minuti, l'argentino firma il 2-2 su rigore contestato Il sesto pareggio esterno della stagione ha cenni di risveglio in casa grigia. Ma ancora troppo poco, perché proprio non si riesce a vincere. Anche quando, per la prima volta nella stagione. l'Alessandria passa in vantaggio, riesce a resistere solo quattro minuti. Un punto in rimonta, cercato, voluto: ancora con troppa fatica, ma almeno con Gonzalez risvegliato, perché comunque non basta una gara per dire che è ritrovato. Non è ancora la squadra che si vorrebbe vedere, ma almeno non è la comparsa passiva e assente di sette giorni fa. Certo, in mezzo troppo poco filtro, aumentato solo con l'ingresso in campo di Nicco. E, in attacco, Marconi e Bunino ancora non pesano e, invece, servirebbe LE SQUADRE Il modulo non cambia, gli interpreti sì: un 4-4-2 più definito, con Gonzalez e Marconi. In difesa Casasola riportato a destra e Pastore a sinistra dall'inizio, a centrocampo Ranieri per Cazzola. La Giana con il 4-4-1-1 annunciato, in attacco Perna in appoggio a Bruno e Gullit, l'autore della doppietta nel ritorno dello scorso campionato, che parte dalla panchina. LA PARTITA In avvio il lancio di Piccolo pesca Bellomo che si accentra e cerca la conclusione, ribattuta, poi Pastore non riesce a riprendere. Al 9' rischio sulla palla in profondità, centrale, di Iovine per Chiarello e perfetta l'uscita di Agazzi ad anticipare la conclusione. All'11 Alessandria in vantaggio: perfetto l'apertura di Pastore sui piedi di Gonzalez, che prende il tempo a Montesano e incrocia nell'angolino più lontano. Neanche il tempo di festeggiare e la Giana pareggia: rovesciata nell'area piccola di Chiarello, palla che arriva nell'unico posto utile, dove c'è Bruno che insacca. E potrebbe raddoppiare al 25': Pinardi dalla bandierina di destra, entra molto bene il centravanti e di testa cerca l'angolino alto, dove arriva Agazzi e toglie la palla del 2-1. Al 29' scambio veloce al limite della Giana e conclusione secca di Perna, che sfila di un nulla sul fondo. La risposta dell'Alessandria, pochi secondi dopo è un lancio di Gazzi a servire Gonzalez, anticipato da Sanchez, ma l'azione resta viva e Bellomo manda al tiro cross Pastore, e questa volta Sanchez blocca. Minuto 31', terza prodezza di Agazzi, che neutralizza con il corpo la conclusione di Bruno, bravo a saltare Casasola. Al 35' Gonzalez apre per Sestu, il sinistro a giro è un metro sulla traversa. La ripresa inizia con una occasione enorme per la Giana, volée di Chiarello che si stampa sul palo torna in campo, e l'Alessandria si salva in angolo. E al 4' vola ancora Agazzi ad alzare sulla traversa il tiro cross di Perico da destra. L'Alessandria risponde al 22', con una semirovesciata, ma gli frutta solo un angolo. E un minuto dopo il vantaggio della Giana, grazie ad un rimpallo in area, che diventa un assist per Perna, che batte Agazzi incolpevole. Al 32' intervento su Gonzalez in area, l'arbitro non ha un attimo di esitazione e indica il dischetto. Due minuti di proteste dei padroni di casa, poi Gonzalez va sul dischetto e trasforma sul palo lontano. Nel finale Albé gioca la carta della terza punta, Bardelloni, e l'Alessandria si copre con il debutto di Sciacca per Sestu, alzando la posizione di Casasola a destra. Ma sono cambi che non incidono più sulla gara (Il Piccolo – Mimma Caligaris) L’ALESSANDRIA OPERAIA VEDE UN PO’ DI LUCE Restano molti lati oscuri, ma risorge Gonzalez Il pareggio è una mezza sconfitta, quando se ne ottengono sei in dieci gare qualcosa non va: eppure nel 2-2 di Gorgonzola l’Alessandria può e deve trovare una chiave di lettura positiva. Per un tempo gli uomini di Stellini, seppur con parecchie cose da migliorare, giocano con personalità e maggiore fiducia rispetto alle precedenti partite. «Dietro abbiamo commesso qualche leggerezza e sui due gol non siamo andati bene» dirà l’allenatore. Nel complesso è un match dai due volti. Nel primo tempo Gonzalez e compagni fanno fatica in mezzo al campo: con un solo incontrista (Gazzi), soffrono le geometrie di Pinardi e gli inserimenti di Chiarello. Le folate della Giana mettono i brividi anche sulla corsia di destra, dove Casasola e Sestu hanno vita difficile con Foglio e Iovine, bravi nelle sovrapposizioni. Nell’intervallo Stellini trova i giusti correttivi: centrocampisti più compatti, difensori meno sfilacciati e baricentro alzato, con benefici per tutta la squadra. Sulla capacità di sofferenza e di «mettere giù la testa», i secondi 45’ dimostrano che c’è compattezza e che l’Alessandria sa quale sia l’atteggiamento giusto per uscire dai bassifondi della classifica. Di certo non è tutto roseo perché, se Gonzalez è il mattatore del pomeriggio con la doppietta, una grossa fetta di merito per il pareggio va ad Agazzi, che nel primo tempo neutralizza almeno 3 palle gol nitide dei padroni di casa. I due gol al passivo sembrano innescati da altrettanti rimpalli casuali, viceversa Stellini nel dopo gara evidenzia che «sulla prima rete è stato lasciato un uomo libero nell’area piccola, mentre sulla seconda certi palloni devono finire sulla luna ma non restare nei pressi della porta, a disposizione degli attaccanti avversari». In avanti, questa Alessandria è ancora «Gonzalez dipendente», perché l’argentino è sempre ago della bilancia. Con la Giana si carica sulle spalle il peso dell’intero reparto offensivo perché né Marconi né il subentrato Bunino sono incisivi. E dire che dalla loro hanno un compagno come Sestu che di cross, alcuni anche invitanti, ne butta in area. Ma i centravanti restano nell’anonimato. A suon di pareggi la classifica langue, ma in questo momento occorre che la squadra si compatti ancor di più e continui a giocare con mentalità «operaia». Servono concentrazione e umiltà come quelle messe in campo nel secondo tempo contro la Giana, una squadra che in fase di palleggio e possesso palla non è seconda a nessuno ma che con un po’ di grinta e la giusta dose di cattiveria i grigi riescono a contrastare. La chiusura è per Gonzalez. «Il rigore? Ho sentito Foglio che arrivava in ritardo. Forse, se lo avessero fischiato al contrario, mi sarei arrabbiato» (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) UN RIGORE DUBBIO SALVA L’ALESSANDRIA MA E’ GRANDE GIANA Un rigore discutibile salva la panchina di Stellini e l’Alessandria pareggia con la Giana dopo aver visto le streghe. L’arbitro h fischiato il penalty (conttto Foglio-Gonzalez) ed è arrivato il 2-2, ma la Giana meritava di vincere per gioco e occasioni. Dopo il vantaggio di Gonzalez (7 gol alla Giana in 5 partite), c’è stata solo la squadra di Albè, in gol con Bruno e Perna dopo due prodezze di Agazzi su Bruno e un palo di Chiarello. (La Gazzetta dello Sport – Stefano Spinelli) DOPPIO GONZALEZ TIENE A GALLA L’ALESSANDRIA L’argentino segna in avvio e si ripete nel finale per pareggiare le reti di Bruno e Perna Il sesto pareggio esterno della stagione lascia in eredità cenni di risveglio in casa grigia. Ma anche l’aggancio al gruppetto a quota 9. Una gara dai due volti, per la classifica e la prestazione. Ancora troppo poco, perché anche quando, per la prima volta nella stagione, l’Alessandria passa in vantaggio. Un punto in rimonta, cercato, voluto, soprattutto nel secondo tempo, quando Stellini aggiusta la squadra, troppo sofferente a centrocampo, dove nella prima frazione una Giana molto organizzata ha una superiorità a tratti nettissima, limitata da un giocatore come Nicco. Ancora troppa fatica, ma almeno con Gonzalez risvegliato, perché comunque non bastano una gara, e una doppietts pesante, per dire che è ritrovato. Non è ancora la squadra che deve scalare la classifica, ma almeno non è la comparsa passiva ed assente di sette giorni fa. Ed il ritorno al gol di Gonzalez, molto importante, deve essere sostenuto da altro peso in avanti che né Marconi, né Bunino riescono a garantire. DOPPIO PABLO. Una gara con due protagonisti in casa Alessandria: Michael Agazzi e Pablo Gonzalez. Il primo salva subito su Chiarello (9’) e poi due volte su Bruno, nel primo tempo. Il secondo sblocca il punteggio all’11’: riceve un taglio perfetto da Pastore, rende il tempo a Montesano e incrocia nell’angolino più lontano. Potrebbe raddoppiare quasi subito dopo, su lancio in profondità di Gazzi, ma Sanchez si salva. E la Gina pareggia, con Bruno (15’) troppo libero di toccare in rete la mezza rovesciata di Chiarello. La Giana manovra meglio, palloni sopra per servire Bruno. L’Alessandria è troppo lunga. Ma nella ripresa il centrocampo fa più filtro e dopo il palo colpito da chiarello (2’), e il vantaggio dei locali con Perna, anche lui libero di sfruttare un rimpallo (23’) insiste e trova il pareggio. Contrasto Foglio-Gonzalez, l’arbitro indica il dischetto, due minuti di proteste, poi il ‘Cartero’ batte e pareggia. Risultato più giusto, anche se con i pareggi si fa poca strada. (Tuttosport – Mimms Caligaris) TOP&FLOP DI GIANA ERMINIO-ALESSANDRIA La gara tra Giana Erminio ed Alessandria, valida per l’undicesimo turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 2-2. Non è certamente sembrato uno scontro salvezza tra due squadre deluse. Il confronto si è orientato su ritmi elevatissimi fin dall’avvio ed al vantaggio ospite siglato da Gonzalez all’11’ ha risposto quattro minuti dopo Bruno. Trovato il pareggio la Giana ha continuato a correre sulle ali dell’entusiasmo sfiorando il vantaggio in un paio di occasioni, mentre l’Alessandria si è fatta vedere con qualche pericolosa ripartenza. In apertura di ripresa la Giana ha tentato di forzare ulteriormente i tempi ed ha raddoppiato con Perna al 69’. Gli ospiti, però, hanno trovato la forza per reagire e pareggiare ancora con Gonzalez dal dischetto all’80’. Il rigore, contestato dai padroni di casa, è scaturito per un fallo di Foglio sullo stesso Gonzalez. La gara si è così chiusa in parità. Un punto per parte fa classifica ma tiene le due squadre molto lontane dalle posizioni di vertice. Ecco Top & Flop della gara. TOP Marotta (Giana Erminio): l’Alessandria tenta di oscurare Pinardi, non sempre con successo, e allora sale in cattedra lui soprattutto nel primo tempo. Oltre al già citato Pinardi molto positive anche le prove di Chiarello, Iovine e Bruno, attaccante sempreverde. ISPIRATORE Agazzi (Alessandria): strepitoso, nel primo tempo, quanto sventa un colpo di testa di Bruno. Nonostante le due reti incassate dimostra sempre grande concentrazione. Da citare, ovviamente, anche Gonzalez autore della doppietta che ha salvato i grigi. VIGILE FLOP Foglio (Giana Erminio): i centrali di difesa si fanno sorprendere qualche volta di troppo dalle imbucate cercate dall’Alessandria a favore di Gonzalez. Buon per loro che l’argentino non sempre è letale. L’errore più grave, però, è dell’esterno sinistro il quale atterra Gonzalez in prossimità della linea di fondo campo e concede il penalty ai grigi. AVVENTATO Ranieri (Alessandria): dispiace che ancora una volta sia penalizzato dal ruolo. Non essendo una mezzala non può avere tempi di inserimento né il passo per contenere. Poco più che impalpabili anche Marconi, Bellomo e Sestu. REGISTA (TuttoLegaPro- Fabrizio Pozzi) GONZALEZ TIENE A GALLA UN’ALESSANDRIA ANCORA IMPAURITA Solo un pari per i grigi a Gorgonzola: per i ragazzi di mister Stellini qualche segnale di ripresa ma per vincere serve molto di più. La sfida salvezza di Gorgonzola conferma che l’Alessandria dovrà ancora sudare, e non poco, per potersi portare in zone più tranquille della graduatoria. Il 2-2 finale sta stretto più alla Giana Erminio che ai grigi, che per passano in vantaggio ma vengono subito raggiunti e ancora una volta si sciolgono, rischiando in più occasioni l’imbarcata. Miracoloso, e anche fortunato, Agazzi, incolpevole in occasione dei gol ma bravissimo a limitare i danni. Qualche segnale di ripresa c’è ma per una formazione ancora a cavallo della zona play-out questo punticino serve a poco. Per la prima volta in campionato, esclusa la gara contro il Prato risolta da un rigore in pieno recupero, l’Alessandria si porta in vantaggio: Pastore serve in verticale Gonzalez, che supera il diretto marcatore e batte Sanchez con un bel diagonale. Ma la gioia grigia dura solo quattro minuti: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Chiarello tenta la rovesciata che però si trasforma in assist per Bruno, che a tu per tu con Agazzi non sbaglia. Il gol del pari galvanizza i padroni di casa che iniziano ad attaccare con più intensità. L’Alessandria soffre e al 25′ serve un vero e proprio miracolo di Agazzi per togliere dal sette un potente e preciso colpo di testa del solito Bruno. Per rivedere la squadra di mister Stellini bisogna aspettare il 31′: ancora per vie centrali Gazzi serve Gonzalez, che però si allunga la palla e favorisce l’uscita di Sanchez, bravo a deviare anche la ribattuta di Marconi. Dopo un’altra occasione per la Giana, vanificata dall’intervento di Casasola, l’ultima palla gol del primo tempo è sui piedi di Sestu, che dal limite tenta un sinistro a giro che termina di poco alto. La ripresa inizia con un brivido per l’Alessandria, con Casasola che rischia un autogol nel tentativo di deviare un cross dalla destra: per fortuna del difensore grigio la sfera colpisce il palo e poi il volto di Agazzi per poi venire spazzato in angolo. Al 69′ la doccia fredda per l’Alessandria: dopo l’annullamento di un gol dei grigi per dubbio fuorigioco, sul capovolgimento Chiarello in area serve Perna, che batte l’incolpevole Agazzi con un potente diagonale. Dopo una girandola di cambi, con gli ingressi di Bunino e Nicco, l’episodio che decide il match: Foglio e Casasola si affrontano in area, Gonzalez si inserisce e viene atterrato dallo stesso giocatore biancoazzurro. L’arbitro decreta il rigore che Gonzalez trasforma tra le veementi proteste di tutto lo stadio. Il match si innervosisce e nel finale è la Giana a cercare con più grinta il colpaccio: i grigi infatti riescono solo a difendersi a denti stretti fino al triplice fischio, un segnale che per mister Stellini c’è ancora da lavorare. (Radio Gold – Andrea Lombardi) L’ALESSANDRIA RITROVA SESTU E GONZALEZ E STRAPPA UN PUNTO CON LA GIANA: 2-2 Quindicesima era, l’Alessandria, e quindicesima è rimasta dopo il 2-2 di Gorgonzola con la Giana Erminio. I punti in classifica sono 9, in linea con la zona playout ma con una differenza reti migliore rispetto al Cuneo quartultimo, e -5 rispetto alla zona playoff. Se poi si guarda in alto, il distacco è siderale: -17 dal Livorno capolista. Ma per quest’anno credo che l’argomento ‘primo posto’ sia da archiviare. Di buono c’è la prestazione di ieri, che ha mostrato una squadra grigia più propositiva e più prolifica del solito (per la prima volta 2 gol in una gara), anche se sono emerse diverse disattenzioni difensive che sarà opportuno correggere al più presto. LA PARTITA – Bella, godibile, divertente per tutti i 96 minuti giocati, con 4 reti, tante palle-gol e infinite emozioni, con una superiorità territoriale complessiva della Giana e un’Alessandria che ha cercato di ribattere colpo su colpo, trascinata da un rigenerato Sestu, forse il migliore con Agazzi, e da un ritrovato Gonzalez, che con la doppietta messa a segno sale a 3 gol fra i marcatori. Per la formazione di Stellini si tratta senza dubbio della miglior prestazione fin qui, e questo la dice lunga sull’andamento stagionale. La gara è iniziata bene per i Grigi con Gonzalez bravo a sfruttare un lancio profondo e a chiudere in rete con il destro (11′). Ma il vantaggio è durato solo 4′, perché su una rimessa laterale Bruno ha ‘spizzato’ di testa in area e si è smarcato sotto porta, ‘dimenticato’ da Gozzi e Ranieri, segnando facilmente (15′). Poi tanta Giana, con l’Alessandria pronta a far male in contropiede ma con Agazzi prontissimo a chiudere la porta e a dare sicurezza al reparto, soprattutto al 25′, quando ha letteralmente tolto dal ‘sette’ una zuccata di Bruno su corner, e al 31′, quando ha chiuso in uscita bassa ancora su Bruno, vera dannazione per la difesa grigia. Nella ripresa partenza choc per i Grigi: al 47′, su un cross dalla destra Casasola anticipa l’avversario in spaccata e manda sul palo, palla che rimbalza violenta sul volto di Agazzi e viene spazzata dal terzino. Il portiere resta a terra, stordito dalla violenta pallonata, ma resta autore di una parata importantissima benché involontaria. Si ripete al 64′ su un destro basso di Perico, poi al 68′ capitola: Casasola pasticcia al limite e Gozzi ‘perde’ Perna che segna il 2-1. A quel punto il vantaggio dei lombardi appare meritato, ma l’Alessandria reagisce e aggredisce l’area avversaria. Al 77′ entrano in tre a destra, Casasola, Nicco e poi Gonzalez, messo giù. L’arbitro dà subito il rigore, quelli della Giana protestano due minuti ma la decisione è presa: al 79′ il ‘Puci’ fa 2-2 dal dischetto. Da lì alla fine l’Alessandria soffre, ma resiste, e si prende il punto. CONCLUSIONI – Tre 1-1, due 0-0 e un 2-2 sono il bottino esterno di questa Alessandria, che fuori casa mantiene una decorosa media inglese. Il deficit è casalingo, con tre sconfitte e una vittoria. La squadra di Stellini, ieri soddisfatto dei suoi anche se con qualche riserva sulla fase difensiva, ha fatto qualche progresso, tanto che ha tirato in porta più ieri che in tutto il resto del torneo, però le lacune difensive sono notevoli e vanno corrette, magari con più protezione a centrocampo. Il 4-4-2 proposto a Gorgonzola appare lo schieramento più logico, anche se Ranieri e Pastore appaiono ‘leggerini’ per la categoria, soprattutto in una squadra che ha due esterni molto offensivi come Sestu e Bellomo. (diAlessandria.it – Raimondo Bovone) UN PUNTO PER I GRIGI A GORGONZOLA Vincere. Non importa come, l'importante è portare a casa i tre punti. E farlo significherebbe smuovere la classifica e risollevare gli animi (depressi) di una piazza che si aspettava qualcosa di ben diverso dalla squadra di patron Luca Di Masi. I grigi passano così in vantaggio all'11' con Gonzalez. Un'azione di forza da parte del Cartero innescato da Pastore. La scossa c'è, ma non dà lo sprint sperato. Ecco che come in uno degli incubi peggiori la Giana Erminio trova l'immediato pareggio con Bruno dopo soli quattro minuti. Come già successo in passato l'Alessandria passa dall'euforia all'apatia lasciando campo alla squadra di mister Albè. I padroni di casa stringono all'angolo il vecchio orso che come un pugile suonato messo all'angolo resiste come può. Poi la svolta. O almeno il tentativo di dare una svolta. A partire dalla metà del secondo tempo Stellini rivoluziona l'assetto tattico passando dal 4-4-2 iniziale al 3-4-3. Il cambio non dà i frutti sperati e al 69' è Perna a portare in vantaggio la Giana Erminio. Poi un lumicino in fondo al tunnel dell'ennesima sconfitta: Gonzalez viene atterrato in area di rigore da Foglio. Per l'arbitro, dopo una breve consultazione con il guardialinee, assegna il penalty. Dagli undici metri il Cartero non perdona riportando sul pari i grigi. L'ultima vera grande occasione del match con i grigi che portano a casa un punticino che smuove la classifica e che prova a dare un po' di morale a un gruppo ancora alla ricerca di se stesso. (GrigiOnLine – Federico Capra) L’ALESSANDRIA RITROVA GONZALEZ, MA A GORGONZOLA E’ SOLO UN ALTRO PAREGGIO I grigi passano in vantaggio con Gonzalez all'11' ma i lombardi pareggiano quasi subito. Nella ripresa è Perna a ribaltare il risultato ma pochi minuti dopo l'arbitro assegna agli ospiti un rigore molto contestato Stellini cambia ancora e ritorna alla linea difensiva a quattro vista ad inizio settembre con Pastore a sinistra, Piccolo e Gozzi al centro con Casasola che torna a destra. A centrocampo Bellomo e Sestu sugli esterni, Gazzi e Ranieri in mediana. In avanti Marconi preferito a Bunino al fianco di Gonzalez. Ritmi subito alti nei primissimi minuti. A 4’ occasione per gli ospiti: Bellomo va via sulla sinistra e mette in mezzo un rasoterra per Marconi respinto in scivolata da Bonalumi. Cinque minuti più tardi Iovine prova a servire Chiarello al limite dell’area, esce bene Agazzi e sventa la minaccia. All’11° Alessandria in vantaggio: ripartenza rapida in contropiede, prende palla Gonzalez sulla trequarti, 'el puchi' entra in area e di destro la piazza alle spalle di Sanchez. Sorpresa la difesa di casa, gran spunto del ‘puchi’ e mandrogni in vantaggio. Gioia che dura il tempo di un ‘amen’ perché la risposta dei lombardi è praticamente immediata: al 15’ fallo laterale per la Giana, la palla s’impenna, Chiarello prova il numero in rovesciata ma il suo gesto tecnico si trasforma in un assist perfetto per Bruno che stoppa ed infila Agazzi sul primo palo. Pareggio dei padroni di casa, doccia fredda per gli uomini di Stellini. Dopo la rete biancoazzurra l’aggressività delle due squadre non accenna a placarsi: al 22’ su azione di contropiede Gonzalez sbaglia l’assist per Marconi, sulla ripartenza la Giana scappa sulla destra, traversone per Bruno che dal limite calcia forte ma tra le braccia di Agazzi. Al 26’ proprio Agazzi arriva quel tanto che basta sul colpo di testa di Bruno su tiro dalla bandierina, palla diretta all’incrocio, il portiere grigio devia in corner con la punta delle dita. Alla mezzora scambio ravvicinato tra Bruno e Perna, il secondo calcia dal limite dell’area ma la sfera termina fuori di poco. Un minuto più tardi imbucata di Gazzi per Gonzalez in contropiede, l’argentino si allunga troppo la palla e permette a Sanchez di sventare in uscita. I ribaltamenti di fronte sono continui ed infatti in meno di 30’’ si è dall’altra parte, questa volta è Bruno a farsi ipnotizzare da Agazzi su conclusione a botta sicura. I ritmi restano davvero sostenuti, al 42’ c’è ancora spazio per un tiro a giro di Sestu di un soffio oltre l’incrocio dei pali. La prima frazione temina sull’1-1, risultato che rispecchia gli equilibri in campo. Dopo tre minuti dal rientro dagli spogliatoi l’Alessandria sfiora il patatrac con un quasi autogol di Casasola su cross di Iovine, la palla deviata sul palo dal difensore argentino rimbalza in maniera fortunosa su Agazzi, l'azione si spegne poi in corner. Subito dopo ancora Iovine dalla destra, il tiro-cross è diretto sotto la traversa ma Agazzi ci mette i guantoni. La manovra delle due formazioni si fa via via più farraginosa se pur generosa. Al 61’ tiro di Sestu dalla distanza blocca a terra Sanchez. Tre minuti più tardi ci prova Perico, para Agazzi. Al 67’ occasione per Pastore: spizza Perico in area, palla a campanile per Pastore che calcia al volo di sinistro, lo stesso Perico in recupero chiude lo specchio. Al 69’ la Giana Erminio raddoppia: Chiarello dal limite fa fuori Casasola con una finta e serve l’accorrente Perna che trafigge Agazzi sul primo palo. Piemontesi di nuovo sotto, delirio sulle tribune del ‘Comunale’. Al 70’ escono Marconi e Ranieri, dentro Bunino e Nicco. Al 77’ calcio di rigore per l’Alessandria: Gonzalez cade in area su presunto contatto con Foglio: vibranti le proteste biancoazzurre, si perdono almeno 2’ prima del tiro dal dischetto che lo stesso Gonzalez realizza di sinistro. Dopo il 2-2 il match si fa nervoso, dagli spalti continuano a piovere insulti diretti in parte al direttore di gara ed in parte alla dirigenza mandrogna. All’86’ esce Sestu, al suo posto Sciacca. Meleleo assegna 5’ di recupero, unico rischio prima del triplice fischio il calcio di punizione calciato da Bruno deviato sopra la traversa da Casasola. Termina l’incontro con un pareggio giusto per ciò che si è visto in campo, anche se la Giana è sembrata nel complesso più pericolosa in fase di attacco, più episodiche le occasioni degli ospiti. Ancora una volta è un rigore (che almeno a Gorgonzola farà discutere per il resto della settimana..) a far sorridere l’undici di Stellini. Questa volta la manovra alessandrina è parsa più aggressiva e dinamica del solito, anche se in difesa si è corso qualche pericolo di troppo sulle ripartenze lombarde. Un punto che dà morale dal punto di vista dell’atteggiamento in campo ma che non migliora la precaria posizione in classifica. Decisivo questa volta Gonzalez, decisamente più ispirato rispetto alle partite precedenti. (Alessandria News – Alessandro Francini) GONZALEZ FERMA IL GIANA Decima partita dei Grigi in questo campionato che è arrivato all’undicesimo turno. Se uno si ricorda, anche solo vagamente, cosa è successo al Mocca nel girone di ritorno l’anno passato proprio contro il Giana non può fare a meno di sentirsi correre un brivido sulla schiena. La squadra di Albè, l’anno scorso, è stata la rivelazione del girone A piazzandosi al decimo posto nella classifica finale. Quanto all’Alessandria invece anche in Etiopia sanno com’è andato a finire il campionato e non è da escludere che proprio quella partita sia stata determinante per i disastri stagionali. Due cose: smettiamola di parlare della stagione passata, a meno di non fare impietosi confronti con l’attuale e diciamo che quella sconfitta interna contro i biancocelesti era tutta da imputare alla dabbenaggine di alcuni nostri giocatori. Oggi la Giana non è più “la piacevole sorpresa” bensì una mezza delusione, vista la partenza a singhiozzo. Non è semplice però adottare la politica tipica di questa simpatica realtà lombarda, fatta di cessioni sistematiche dei migliori giovani elementi della rosa a fine campionato, per sostituirli con autentiche scommesse. A volte il giochino non riesce, o riesce solo in parte, costringendo Albè e i suoi a disputare stagioni tribolate. E la presente sembra avviata a diventare una di queste. Certo non possiamo neppure paragonare le delusioni di questo scorcio di campionato patite dai sostenitori dei nostri avversari di giornata con l’angoscia che ci ha procurato le nostre prime dieci partite. Soprattutto perché, dal punto di vista tecnico tattico, a casa nostra regna la confusione e l’incertezza. I Grigi partono con il 4-4-2: Pastore terzino sinistro, Ranieri mediano destro, Piccolo e Gozzi difensori centrali, Gonzalez e Marconi le due punte. Lo schieramento mandrogno è opposto ad un modulo molto simile (4-4-1-1) adottato dai padroni di casa. Dopo i primi minuti di studio arriva a freddo la prima svolta della partita: Gonzalez al 10’, su rilancio dal centrocampo, buca la difesa avversaria nel più classico dei contropiede e deposita in rete senza lasciare alcuna possibilità all’estremo difensore avversario di tentare la parata. Al 15’ Bruno, sfruttando un batti e ribatti in area grigia, pareggia fulminando comodamente Agazzi su azione nata da una rimessa in gioco con le mani (!) del Giana. 1 a 1 e tutto da rifare per tutti con i due bomber in evidenza. Dal quarto d’ora di gioco al 25’ altre due buone opportunità, una per parte, con il Cartero in contropiede (ma va?) e Bruno su tiro dai venti metri. Poco dopo ancora Bruno in mischia, su corner battuto da Pinardi, incorna di testa a colpo sicuro ma Agazzi sventa prodigiosamente (2è il 6’). La partita, nella prima mezzora, è davvero piacevole con i lombardi a manovrare con buone geometrie ed i Grigi a tentare sortite in contropiede come alla mezzora, quando Gazzi suggerisce bene per Gonzalez che si invola ma viene fermato da una coraggiosa uscita del portiere Sanchez il quale, in due tempi, sventa il pericolo. Nella seconda parte del primo tempo predominio territoriale del Giana che elabora trame di gioco interessanti alla ricerca dei corazzieri Perna e Bruno mentre Chiarello sulla sua sinistra mette spesso in difficoltà Casasola in tandem con il suo compagno di fascia Foglio. Un primo tempo che ha visto quindi i padroni di casa più manovrieri e disposti al gioco elaborato mentre i Grigi hanno tenuto botta adottando un sistema di gioco abbastanza “antico” ma, finora, efficace. Certo, i due esterni di centrocampo mandrogni sono più adatti a giocare che non a non far giocare ma se i due mediani centrali continuano a reggere la cosa può funzionare. Pastore terzino sinistro si è disimpegnato con buona disinvoltura nel primo tempo ma dalla sua parte è stato attaccato davvero poco e male. Adesso vedremo se le mosse dei due mister nel secondo tempo, magari attraverso le sostituzioni, imprimeranno al match nuovi equilibri e, nel caso, Stellini può contare su una panchina lunga e ricca di soluzioni alternative. Ad inizio secondo tempo episodio da Gialappa’s: cross da destra di Iovine e Casasola interviene precipitosamente per liberare ma colpisce la palla male e la indirizza sul palo della propria porta; il pallone, dopo aver sbattuto sul legno, colpisce al volto Agazzi e lo abbatte. A parte questo episodio dovuto ad un tocco maldestro la partita riparte piacevole, come lo era stata nel primo tempo. All’ora di gioco Sestu, su suggerimento di Marconi, entra in area e scarica un destro ben controllato da Sanchez. Nel frattempo i Grigi si dispongono “a tre” in difesa, con Bellomo che si accentra di più e Pastore quinto mancino, obbligando il suo dirimpettaio a retrocedere spesso. Poi la svolta al 68’: Pinardi e Chiarello triangolano al limite e liberano Perna a centro area che buca Agazzi. Vantaggio per 2 a 1 dei padroni di casa; vantaggio sin qua meritato ma con l’Alessandria che ha tenuto testa ai padroni di casa con buona disinvoltura con giocate interessanti e coraggiose. Poi al 76’ un rigorino decretato dall’arbitro di Casarano su una confusa azione di gioco viene trasformato in pareggio da Gonzalez: è 2 a 2 ma il nervosismo sale alle stelle. Il Giana si getta in avanti alla ricerca di un nuovo vantaggio ma in Grigi fanno giustamente muro tentando spesso pressing in zone di campo poco adiacenti (era ora) all’area di rigore. All’84’ entra un altro attaccante (Bardelloni) al posto del regista Pinardi. La pressione del Giana in questa fase della partita è importante ma le azioni dei padroni di casa, benchè veementi, sono farraginose e l’Alessandria si porta a casa un pareggino che ci può stare. I Grigi comunque oggi, al di là del risultato, hanno tenuto il campo meglio del solito e lo schieramento ideale comincia a prendere forma (ed era ora…). Inoltre la nostra squadra ha ancora una volta dimostrato quanto sia determinante Gonzalez nell’economia di un gioco abbastanza elementare, ma efficace, come quello espresso oggi. E lasciando ad altri masturbazioni calcistico-esoteriche forse questa squadra può acquisire un passo decente, per lo meno non troppo lontano da quello auspicato alla vigilia del campionato. (LaCantera.Club – Jimmy Barco) GIANA-ALESSANDRIA 2-2 Non basta una grande Giana per portare a casa la vittoria contro l’Alessandria, i biancazzurri che dopo i primi 10’ dominano la partita hanno un solo rammarico, quello di non aver realizzato le numerose occasioni da gol create. Nel finale gli animi s’accendono per il rigore generoso concesso ai grigi. Primo tempo Al 3’ Pastore scatta sul filo del fuorigioco ed entra in area ma stretto fra Perico e Bonalumi perde palla. Al 7’ bella combinazione Iovine-Chiarello, solo l’uscita al limite di Agazzi sventa il pericolo. Al 10’ l’Alessandria passa in vantaggio. Lancio lungo per Gonzalez che s’invola verso la porta, entra in area e in diagonale insacca. Ma dopo 4’ arriva il pareggio, rovesciata di Chiarello, palla che resta nell’area piccola e sul pallone che vaga irrompe Sasà Bruno per il gol del pareggio. Al 22’ ancora un pallone per Sasà Bruno, che però conclude centralmente e per Agazzi non ci sono problemi. Al 25’ solo una gran parata di Agazzi impedisce al colpo di testa di Bruno d’infilarsi all’incrocio. Altra bella occasione al 29’ con Perna che si libera al limite, il suo diagonale esce d’un soffio. Alla mezzora tocca a Pablo Sanchez salvare la sua porta con un doppio intervento prima su Gonzalez e poi su Bellomo. Al 31’ st un’altra parata strepitosa di Agazzi a tu per tu con Bruno. Al 34’ Sestu ci prova dal limite, la palla termina sopra la traversa. C’è solo la Giana in campo, ma purtroppo non si riesce a concretizzare le tante occasioni avute. Al 42’ Marconi in area prova un colpo di testa all’indietro che finisce fuori. Secondo tempo La Giana riparte alla grande. Dopo 2’ palo di Chiarello con la palla che poi sbatte in faccia ad Agazzi e finisce fuori. Al 4’ st cross insidioso di Iovine che Agazzi è obbligato a mettere in angolo. L’Alessandria si vede al 16’ con una conclusione a giro di Sestu che trova Sanchez pronto. Al 32’ l’arbitro concede un rigore a dir poco dubbio, per fallo in area di Perico con la palla che pareva chiaramente deviata in angolo. Dal dischetto va Gonzalez che realizza il gol del 2 pari. La Giana ci prova, in pieno recupero prima Bruno e poi Foglio cercano la porta, ma senza successo. (Giana Erminio AS) RISULTATI: Arezzo – Viterbese Castrense 1-1 Arzachena – Olbia 3-0 Livorno – Pro Piacenza 3-0 Lucchese – Carrarese 3-2 Piacenza – Pisa 0-0 Pistoiese – Prato 1-0 Pontedera – Gavorrano 2-1 Robur Siena – Monza 0-3 RIPOSA: Cuneo CLASSIFICA: Livorno° p. 26, Robur Siena 24, Olbia, Pisa 20, Viterbese Castrense 19, Monza 18, Carrarese°, Arzachena 16, Lucchese 15, Piacenza°, Pistoiese°, Arezzo 14, Giana Erminio° 10, Pontedera°, Alessandria°, Cuneo° 9, Pro Piacenza° 7, Prato° 6, Gavorrano° 4. ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 8 Reti: Ragatzu (Olbia), 6 Reti: Murilo (Livorno), Ceccarelli (Prato), 5 reti: Curcio, Sanna (Arzachena), Tavano (Carrarese), Bruno, Perna (Giana), Doumbia, Vantaggiato (Livorno), Giudici (Monza), Pesenti (Pontedera), Marotta (Siena), Jefferson (Viterbese). Il punto sul campionato Prima sconfitta stagionale del Siena e sorpasso del Livorno in testa alla classifica, mentre il Pisa approfitta del passo falso dell’Olbia nel derby di Sardegna e aggancia la terza posizione: campionato che vede le squadre toscane sempre più protagoniste. Clamoroso k.o. interno della capolista Siena (24) battuta al “Franchi” dal Monza (18) con un netto 0-3: a segno D’Errico al 42’, Giudici al 65’ (in campo da 6 minuti) e autorete di Sbraga nel recupero. Nelle prime dieci giornate i bianconeri avevano subito solo 5 reti. Ne approfitta il Livorno (26) che balza in vetta dopo aver subito l’organizzazione difensiva del Pro Piacenza (7) nel primo tempo, ma che dilaga nella ripresa con i gol di Murilo (6) al 47’, Doumbia (5) al 59’ e Vantaggiato (5) al 79’. Pisa (20) al terzo posto dopo lo 0-0 nell’anticipo di venerdì contro il Piacenza (14): partita avara di emozioni ma proficua per la classifica. Pesante la sconfitta nel derby sardo al “Nespoli” dell’Olbia (20) raggiunta proprio dai neroazzurri al terzo posto dopo il 3-0 subito dall’Arzachena (16) in rete con Sanna (5) al 25’, Curcio su rigore nel recupero del primo tempo e La Rosa su punizione al 58’. Per i “bianchi” solo la traversa di Oguseye al 28’. Sale a 19 punti la Viterbese che ha pareggiato ad Arezzo (14): segna Moscardelli (4) al 37’ e fissa il punteggio finale Razzitti (rigore) al 78’. Da segnalare l’infortunio di Jefferson. Vivacissimo derby tra Lucchese (15) e Carrarese (16): doppio vantaggio ospite, dopo 22 minuti, con Andrei e Tavano (5 gol). La rimonta rossonera parte dalla doppietta di Arrigoni al 29’ e al 54’ (direttamente da calcio d’angolo il primo centro). Gol vittoria di Fanucchi al 60’. Sempre in tema di derby, vince la Pistoiese (14) al 95’ con un colpo di testa di Surraco, quello contro il Prato (6), che conferma un momento di appannamento con 1 punto nelle ultime 5 partite. Si ferma la rincorsa del Gavorrano (4) che, dopo due risultati utili, perde a Pontedera (9) per 2-1: succede tutto nel secondo tempo con il vantaggio della neo promossa firmato Brega e la rimonta granata, in 4 minuti, con Corsinelli e Pesenti (55’ e 59’). La possibilità del pari si infrange sulla traversa colpita da Malotti al 73’. L’Alessandria (9) è l’unica squadra della serie C ad aver sempre pareggiato in trasferta: è successo anche a Gorgonzola contro la Giana (10) in una partita caratterizzata da numerosi episodi. Grigi in vantaggio con Gonzalez al 11’ ma raggiunti da Bruno (5) dopo una manciata di minuti, smarcato da una fortunosa “rovesciata” di Chiarello. La ripresa si apre con una clamoroso “autopalo” di Casasola; al 68’ gol annullato a Marconi (molto dubbio il fuorigioco) e sul rovesciamento di fronte Perna porta in vantaggio i milanesi. Il 2-2 finale è stabilito dal calcio di rigore procurato e segnato da Gonzalez a 10 minuti dal termine, dopo le accese proteste di Foglio (autore del fallo) e compagni per una presunta segnalazione dell’assistente dell’arbitro che avrebbe indicato la rimessa dal fondo. (Alessandria US 1912)

Girone A

Giana Erminio AS - Alessandria US 1912 2 - 2 (1 - 1)

RETI:

15. Bruno S. [Gi] , 68. Perna F. [Gi] 11. González P.[A], 79. rig. González P.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

GIANA ERMINIO AS: Sanchez, Perico, Bonalumi, Montesano, Foglio, Chiarello [74. Pinto], Pinardi [85. Bardelloni], Iovine, Marotta, Perna [74. Okyere], Bruno. A disp.: Taliento, Concina, Seck, Rocchi, Sosio, Greselin, Degeri, Capano, Caldirola. All.: Albè Cesare.

Arbitro: Meleleo Alessandro (Casarano) [Salvatori, Colinucci]

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