Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
09-11-2017 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Olbia Calcio 1905 4 - 0 (2 - 0)
RETI: 20. Casasola T.[A], 36. Marconi M.[A], 66. González P.[A], 90. Sciacca G.[A]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Celjak Vedran [79. Sciacca Giacomo], Gozzi Simone, Giosa Antonio, Casasola Tiago Matias, Sestu Alessio, Cazzola Riccardo [85. Rossetti Matteo], Ranieri Roberto, Nicco Gianluca [71. Bellomo Nicola], González Pablo Andrés [71. Bunino Cristian], Marconi Michele [79. Russini Simone] A disp.:Branca Simone, Fischnaller Manuel, Fissore Matteo, Gazzi Alessandro, Pastore Andrea, (P) Pop Ionut Alin, (P) Vannucchi Gianmarco All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO 1905: Aresti, Pisano [92. Pennington], Iotti, Dametto, Cotali [59. Pinna], Muroni [92. Manca], Biancu, Feola, Senesi [59. Piredda], Ragatzu, Ogunseye [83. Arras]. A disp.: Idrissi, Oliveira, Vispo, Van Der Vant, Leverbe. All.: Bernardo Mereu.

Arbitro: Cudini Cristian (Fermo) [Della Croce, Pompei Poentini]
Note
Rigore parato al 66. a Gonzalez [A] che segna sulla ribattuta. Ammoniti: 36. Marconi [A], 38. Nicco [A]. Angoli: 11-2. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 347 paganti, 1,260 abbonati Giornata grigia e piovosa, terreno pesante ma in buone condizioni Inizio gara ore 14,30

Commento
QUESTI SONO I VERI GRIGI: IL CAMPIONATO INIZIA ORA La Partita. Olbia cancellato dal campo: due gol per tempo, molte occasioni, una prestazione importante di tutta la squadra. Ma non si guarda ancora la classifica. C’è una luce speciale sul Moccagatta, la luce che illumina la vera Alessandria. Che si accende dopo dodici partite: non è mai troppo tardi e, adesso, è anche inutile chiedersi come sarebbe stata la classifica se i Grigi avessero giocato da Grigi sempre, se lo avessero fatto per 90 minuti e oltre e non solo per 30, smarrendosi alla prima difficoltà. I Grigi, adesso, sono questi: intensi, con qualità, con voglia, con rabbia, con condizione fisica. Con tutto quanto serve per essere belli e vincenti, per cancellare dal campo la squadra che arriva al Moccagatta da terza della classe e esce ridimensionata, non tanto nella classifica, ma nella convinzione. L’Alessandria che non dura solo 35’ come a Carrara, l’Alessandria padrona del campo, l’Alessandria che gioca da squadra: potrebbe anche finire 6 o 7 a 0, senza una traversa in avvio, una parata decisiva di Aresti, un paio di conclusioni che sfilano di un nulla sul fondo. Dice bene Stellini: in campo una squadra serena, fin da subito, eppure, prima del fischio d’inizio era terzultima contro terza. Una squadra convinta, una squadra che non poteva aver disimparato a giocare a calcio, una squadra che ha ritrovato, adesso definitivamente la sua casa. La sua nuova casa, dove il 29 novembre, alla sera, sarà spettacolo: un anticipo lo hanno dato i Grigi in campo, il più atteso, il più emozionante. Superiorità fisica, di gioco, anche di rabbia, perché per costruire un dominio serve tutto. Servono anche uomini fondamentali finalmente ritrovati, e questo Sestu è da altra categoria, e non solo lui. Ma serve anche, e soprattutto, il gruppo, dove uno come Sciacca, alla terza apparizione, ha meno di un quarto d’ora ea disposizione e segna. Questo significa essere squadra. SORPRESE VINCENTI. Sorprende un po’ Stellini, che resta fedele al 4-4-2, ma ripropone Celjak a sinistra, sfruttando la spinta di Casasola a destra. Scelta che solleva dubbi, per i precedenti, soprattutto con il Livorno, ma l’atteggiamento aggressivo, con l’ardore tanto invocato dal tecnico alla vigilia, fa apprezzare anche questa soluzione e più volte il mister elogia il difensore croato. Una squadra assolutamente padrona della gara: Sestu ispirato e incontenibile, dentro tutte le azioni pericolose, e sono tante, in un primo tempo, che potrebbe chiudersi con un punteggio ancora più ampio, perché prima del vantaggio ci sono una traversa e l’occasione di Giosa e nel finale due volte un Gonzalez davvero rivitalizzato, che partecipa intelligentemente alla manovra e va anche a finalizzare. A centrocampo giganteggia Cazzola, che impiega poco a prendere le misure al baby Biancu e poi lo anticipa con sistematicità tranquillizzante. La sensazione è che la classifica sia sbagliata, che là in alto ci siano i Grigi e l’Olbia ad arrancare nelle zone calde. Adesso, però, serve dimostrare che il campionato vero è iniziato il 9 novembre. (Il Piccolo – Mimma Caligaris) SI SVEGLIA L’ALESSANDRIA: 4 GOL L’OLBIA NULLO, STELLINI RESPIRA L’Alessandria torna alla vittoria e stavolta convincendo nel gioco: corsa, raddoppi, fraseggi e parecchie conclusioni. Ancora una volta Stellini varia lo schieramento iniziale e il campo gli ha dato ragione. Si è ritrovato Sestu, immarcabile, Gonzalez è apparso sui livelli della scorsa stagione e Marconi è andato in gol. Buono il centrocampo con un coriaceo Cazzola, un Ranieri ispirato e un Nicco voglioso a riprendersi la scena. L’Alessandria, dopo una traversa di Ranieri dopo due minuti, ha meso al sicuro il risultato nel primo tempo con Casasola e Marconi, poi ha arrotondato il risultato con Gonzalez (ribattuta sul rigore respinto da Aresti) e il neo entrato Sciacca. L’Olbia non è mai stato pericoloso, solo un tiro di Ragatzu nel primo tempo. (Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) Calcio, l’Alessandria può finalmente sorridere in C CONTRO L’OLBIA I GRIGI PIU’ BELLI D’INCANTO LA SQUADRA SPLENDE Intensità e qualità: efficace il 4-4-2 che in fase offensiva diventa 3-4-3 E’ tardi per risalire in cima, non per tornare a fare calcio con profitto e con speranze playoff. Il grigio pomeriggio del Moccagatta si trasforma nel “pomeriggio dei Grigi” ed è manna dal cielo. Squadra ritrovata, ben messa in campo, aggressiva e dotata di quella qualità che permette di schiantare con irrisoria facilità un’Olbia arrivata ad Alessandria forte del terzo posto e indicata dai più come un “babau”. Invece, è un tiro al bersaglio: 4 gol e potrebbero essere il doppio, la giusta concentrazione per 90’ e solo qualche piccola sbavatura che ci sta nell’arco di un match. Il prosieguo del torneo dirà se i grigi siano rinati definitivamente (già a Carrara qualcosa di buono si era visto, a dispetto del risultato) o se sia fasulla la classifica dell’Olbia, ma c’è la sensazione che la truppa di Stellini sia veramente sulla via della completa guarigione. E’ la vittoria del 4-4-2 (che diventa 3-4-3 in fase di possesso), della semplicità nelle scelte degli uomini, della disciplina della squadra e delle giocate dei singoli. D’incanto, all’Alessandria ogni cosa riesce ad occhi chiusi, soprattutto dopo il gol di Casasola che sblocca il punteggio. Il talento a questa formazione non manca: in primis quello di Sestu, capace di numeri d’alta scuola sulla fascia, ma anche di chi a turno (molto bene Ranieri) lo innesca con cambi di gioco di 40 metri che disorientano gli avversari e che non sempre si vedono sui campi di C. C’è poi la fisicità di Cazzola, di Casasola, di Nicco, di un Giosa ritrovato e di un Marconi che procura luccichio agli occhi dei suoi personalissimi e “fedelissimi” tifosi in tribuna, facendo nel contempo impallidire i detrattori. Il centravanti è al terzo gol in stagione, il secondo consecutivo, e sembra magicamente tornato ai tempi del 2014. Tiene impegnati un pai odi uomini e ciò garantisce più libertà d’azione a Gonzalez, che viaggia a corrente alternata ma resta un pericolo per la retroguardia dell’Olbia. L’altra nota lieta è la condizione atletica: fino a tre settimane fa, le cosiddette “seconde palle” erano sempre degli avversari, adesso l’Alessandria ne cattura tante e sembra in notevole crescita. E, se non era tutto da buttare prima, non tutto è perfetto anche in un 4-0. Con due giocatori destri di piede ma “adattati” a sinistra, le azioni pericolose dei grigi nascono in gran parte sull’asse Casasola-Sestu, mentre Celjak e Nicco sono meno incisivi sulla loro fascia di competenza. Fino a dicembre, si dovrà fare dei necessità virtù, ma sul mercato sarà inevitabile fare valutazioni attente perché 4 reti in una sola volta non eliminano di colpo alcune carenze che questo organico ha dimostrato di avere. Adesso, comunque, è giusto gioire per il poker: oltre alle reti (Casasola di testa, Marconi con una volée di destro, Gonzalez in tap-in a seguito di un rigore che il portiere gli aveva respinto, infine Sciacca con un’inzuccata) sono da annotare almeno altre 5 nitide occasioni per Giosa (inzuccata a lato), Marconi (siluro alzato in corner dal portiere), Sestu (prodezza di Aresti), e Bunino che calcia maldestramente. Un taccuino così ricco non lo si ricordava da mesi (La Stampa – Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Il portiere degli ospiti migliore in campo, malgrado abbia incassato un poker di reti. Casasola apre le marcature L’OLBIA AFFONDA AD ALESSANDRIA SARDI SVOGLIATI E IRRICONOSCIBILI L’Alessandria scaccia la crisi e torna alla vittoria con un punteggio roboante, agevolata anche dalla presenza in campo (meglio sarebbe dire dall’assenza …) di un’Olbia irriconoscibile. Si è rivista a tratti la squadra che ha sfiorato nella passata stagione la promozione, ma è comunque presto per trarre indicazioni definitive data anche l’arrendevolezza dell’avversario di turno nel posticipo. L’Olbia in effetti è sembrato “altro da sè”, troppo brutto per essere vero. Basti dire che il risultato ci sta tutto, al punto che il portiere Aresti è stato di gran lunga il migliore dei suoi, arrivando addirittura a parare di prima intenzione un rigore a Gonzalez, pronto tuttavia a ribattere in rete sulla respinta. E’ stato Casasola, al 21’, ad aprire le marcature con un azzeccato colpo di testa su un corner battuto da Gonzalez. l’Alessandria tuttavia si era già fatta pericolosa al 3’ con Ranieri, autore di una bordata da fuori area che aveva centrato la traversa. Il raddoppio al 36’ con Marconi, in gran forma, abile nello sfruttare un assist di Sestu mentre è stato Gonzalez, sul calcio di rigore già descritto in apertura (Celjak falciato in area da Muroni), a portare e tre le reti dei grigi. Nel finale, dopo che al 25’ Ragatzu era stato autore dell’unica sortita dei sardi, peraltro vanificata dalla difesa alessandrina, è arrivato il poker grazie a Sciacca il cui colpo di testa è finito sotto la traversa fuori dalla portata di Aresti. Al 42’ il portiere dell’Olbia era stato protagonista di un autentico capolavoro togliendo dall’incrocio un pallone calciato da Sestu. Per l’Olbia una giornata da dimenticare in fretta (Corriere dello Sport – Manrico Pinna) ALESSANDRIA-OLBIA 4-0 GRIGI STRATOSFERICI CONTRO I SARDI Okay, forse non abbiamo capito proprio nulla di calcio. O forse questa Alessandria è molto più 'pazza' e imprevedibile di quanto ci si potesse aspettare. Al di là di tutto bisogna ammettere che i grigi hanno messo in campo una gara concreta e cinica, sfruttando al meglio tutte le occasioni create. Cosa che tra l'altro non era mai accaduta dall'inizio del campionato. Anzi, non accadeva da gennaio 2017, quando i grigi erano guidati ancora da un signore di nome Piero Braglia. E che l'Alessandria avesse nella testa, oltre che nelle gambe, qualcosa di diverso rispetto alle precedenti sortite lo dimostra la traversa colpita dopo appena due minuti di gioco da Ranieri. Non segnale dell'ennesima gara sfortunata o sottotono, quanto piuttosto il segno concreto di un fuoco covato sotto le ceneri da troppo tempo. Da quel momento in poi, infatti, ci sarà una sola squadra in campo ed è quella guidata da Stellini. Al 20' Casasola trova il suo secondo gol stagionale grazie all'assist al bacio di Gonzalez. A questo i più pessimisti avranno pensato: "Tanto ora ci recuperano e rimontano". Invece no, l'Alessandria insiste e al 35' trova il raddoppio. A segnare è Marconi che esulta con una maschera di Batman per il suo terzo sigillo in stagione, il secondo consecutivo. Si va così al riposo sul 2-0 e nella ripresa l'Alessandria dilaga. Al 65' Celjak entra di prepotenza in area palla al piede. Muroni lo atterra provocando un tiro dagli undici metri realizzato da Gonzalez. Nel finale c'è tempo anche per il poker con l'ultimo entrato Sciacca. Beh, che dire, un'Alessandria così era da mesi che non si vedeva. Che sia la reale rinascita? (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA-OLBIA La gara tra Alessandria ed Olbia, posticipo del tredicesimo turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 4-0. Superiorità schiacciante dei padroni di casa che ottengono una vittoria che va addirittura oltre al punteggio finale. Le marcature portano le firme di Casasola, Marconi, Gonzalez (il quale ha ribadito a rete un rigore che egli stesso aveva calciato ed Aresti aveva respinto) e Sciacca. Ecco Top & Flop della gara. TOP Sestu (Alessandria): davvero difficile trovare un singolo che emerge in una squadra che colleziona occasioni da gol a ripetizione e non concede nulla agli avversari. L’esterno non è uno di quelli che sono andati a rete, ma è stato autore di una prova all’altezza della sua fama. DELIZIOSO Aresti (Olbia): limita il passivo e respinge un rigore a Gonzalez. Solo una super prova dell’estremo difensore ha evitato che la sconfitta dei sardi assumesse toni ancor più clamorosi. IMPOTENTE FLOP Nessuno i nelle fila dell’Alessandria: al cospetto di una squadra che partiva con 14 punti in più in classifica, la formazione di mister Stellini mette in campo l’ardore richiesto dal tecnico. INVERSIONE DI ROTTA? La difesa dell’Olbia: poco protetta da un centrocampo troppo leggero, il reparto arretrato di Mereu va costantemente in apprensione per merito degli attacchi alessandrini. TRAVOLTI (TuttoC – Fabrizio Pozzi) L’ALESSANDRIA GIOCA BENE E ANNICHILISCE L’OLBIA: 4-0 Una bellissima Alessandria ha battuto l’Olbia 4-0 e ha scacciato i fantasmi della bassa classifica, salendo al 14° posto. Tutto bene, tutto perfetto. Si è vista una squadra compatta, decisa, piena di ‘ardore’, che ha comandato la partita dall’inizio alla fine, costruendo 12 palle-gol senza concederne e, soprattutto, senza commettere errori. L’Olbia terza in classifica non è riuscita a combinare nulla, sovrastata dai Grigi dal punto di vista fisico e dell’intensità, tanto che le posizioni in classifica parevano invertite. La seconda vittoria stagionale in campionato è arrivata in un Moccagatta rinnovato ma non ancora finito, davanti a circa 1.500 spettatori e sotto una pioggia battente, poi cessata. Sembra quasi che, finalmente, si sia giunti alla fine della fase di apprendimento dei giocatori, che paiono sempre più in condizione e sempre più dentro gli schemi predicati da Stellini. Oggi è riuscito tutto, e ogni giocatore ha fatto la sua parte, giocando ‘con gli altri’ e ‘per gli altri’. Ma una nota di merito in più va spesa per due giocatori, che sono parsi i migliori sul campo: Marconi e Sestu. LA CRONACA – Al 3′ Ranieri coglie la traversa con un destro da 20 metri, al 15′ Giosa di testa su corner mette fuori di poco, al 19′ Marconi prova un destro da fuori che Aresti mette in angolo. Sulla battuta, al 20′, Casasola tocca di testa e spalla e segna: 1-0. Al 36′ Sestu se ne va con una magìa (tocco di spalla a scavalcare l’avversario) e mette in mezzo, Marconi al volo insacca: 2-0. Al 41′ contropiede grigio e Aresti, il migliore dei suoi, chiude prima su Gonzalez e poi su Marconi, che al 46′ gira ancora di testa: parato. Nella ripresa i sardi provano a spingere e alzano il baricentro, l’Alessandria ribatte e al 61′ Marconi controlla e spara il destro: parato. Al 64′ sul primo angolo per l’Olbia, Gonzalez vola in contropiede per 60 metri e serve Celjak, fallo su di lui di Iotti in area e rigore, forse un po’ generoso. Batte Gonzalez e Aresti para, ma il ‘Puci’ fa tap-in: al 65′ è 3-0. Dopo la girandola di cambi la gara mantiene il copione e all’81′ Russini ruba palla e serve Bunino davanti al portiere, ma l’attaccante si mangia il gol. All’87′ Sestu, che da questa parti mai è stato in forma così, va via a destra e tira di sinistro, ma Aresti la toglie dall’angolo. All’89′ Casasola entra a destra e mette sul 2° palo, dove Sciacca scaraventa dentro: 4-0. Applausi dagli spalti, per la prima volta in stagione. (DiAlessandria.it – Raimondo Bovone) UN RAGGIO DI SOLE SUL ‘MOCCA’: POKER GRIGIO AD UN OLBIA MAI IN PARTITA Un'Alessandria perfetta cala un poker senza appello su un Olbia quasi irriconoscibile. Apre le danze Casasola, raddoppio di Marconi, poi la chiudono Gonzalez (su rigore) e Sciacca a pochi minuti dalla fine Nell’infrasettimanale con l’Olbia mister Stellini conferma Marconi al fianco di Gonzalez. In difesa Casasola fa il suo ritorno dal 1’ sulla destra, in mezzo spazio a Ranieri e Nicco (esterno), in panchina Gazzi e Bellomo. Rettilineo riaperto ma, complici risultati, giornata lavorativa, pioggia ed orario, spalti inevitabilmente semivuoti, curva compresa. In avvio è subito Alessandria: al 3’ traversa centrata da Ranieri: cross dalla destra di Gonzalez che arriva sul secondo palo, Celjak appoggia al limite per Ranieri che calcia di prima intenzione e colpisce il legno. Nei primi minuti sono i grigi a fare la partita. Al 14’ palla in mezzo di Celjak, sponda di Sestu sul secondo palo ma la difesa dell’Olbia mette in corner. Dal successivo calcio d’angolo colpo di testa a fil di palo di Giosa. Al 19 ancora Alessandria con il tiro dalla distanza di Marconi, alza sulla traversi Artesi. Dal primo corner ne scaturisce un secondo, quello vincente: Gonzalez calcia dalla bandierina, stacco di Casasola, la palla carambola sulla spalla di un difensore sardo e termina in rete. Alessandria meritatamente in vantaggio. Dopo il gol i padroni di casa addormentano la partita, complice un Olbia abbastanza opaco. Al 30’ traversone di Sestu, colpo di testa di Marconi abbondantemente a lato. Sestu sulla destra fa quel che vuole e al 36’ piazza l’assist vincente per Marconi che in semirovesciata trafigge Artesi: 2-0 e ancora una volta il numero 9 grigio prende qualcosa dalla panchina e diventa ‘Bat-Michele’ (prendendosi poi il giallo). Al 41’ grigi vicinissimi al tris: ancora Sestu dalla destra scodella in area per l’accorrente Gonzalez che al volo colpisce di sinistro, troppo debolmente, respinge Artesi. Finisce il primo tempo: vantaggio più che meritato per l’Alessandria, protagonista di un primo tempo quasi da monologo, Olbia praticamente inesistente. La pioggia dà tregua nell’intervallo. Pinna per Cotali, Piredda per Senesi al 5’ della ripresa, così Mereu prova a dare una scossa ad un Olbia mai in partita. Al 57’ pericoloso contropiede dei padroni di casa, Sestu appoggia centralmente per Gonzalez che conclude a lato ma l’arbitro interrompe l’azione per offside dell’attaccante argentino. Tre minuti più tardi l’Olbia si fa vedere nelle trequarti mandrogna con un tiro dal limite di Ragatzu, palla in curva. Poco dopo grigi vicini al 3-0 con il tiro di Marconi dai 20 metri su suggerimento di Gonzalez, tiro forte ma centrale, respinge Artesi. Tris che arriva al 65’ su calcio di rigore: contropiede orchestrato da Gonzalez che serve l’accorrente Celjak, il croato viene trattenuto da Bianco sulla linea dell’area di rigore. Sul dischetto si porta lo stesso Gonzalez che calcia alla sinistra di Artesi, il portiere intuisce e respinge, sulla ribattuta si avventa di nuovo ‘el Puchi’ e mette in rete con qualche brivido. Terzo gol dell’Alessandria e tre punti praticamente in ghiaccio per la squadra di Stellini. Al 71’ doppio cambio di Stellini: Bunino e Bellomo prendono il posto di Gonzalez e Nicco, altri due cambi sette minuti dopo, quando Russini e Sciacca sostituiscono Celjak e Marconi. All’81’ Bunino spreca clamorosamente la palla del 4-0 calciando alto liberissimo davanti ad Artesi. All’86’ dentro Rossetti per un ottimo Cazzola. Un minuto dopo grigi ancora una volta vicini al poker con il tiro di Sestu deviato da un difensore bianco e poi mandato in corner da Artesi. Il 4-0 arriva però subito dopo con Sciacca che da un metro mette in rete il cross dello stesso Sestu. Partita senza storia: Grigi per la prima volta da inizio stagione perfetti dall'inizio alla fine, ad onor del vero mai impensieriti da un Olbia a tratti imbarazzante. Solo grazie alle maglie bianche ben visibili sullo sfondo verde del prato del Mocca si poteva esser sicuri che in campo ci fossero anche i sardi. Una vittoria fondamentale per l'Alessandria, che sale così a quota 12 punti insieme al Cuneo. Domenica un'altra difficile trasferta in quel di Lucca, un'altra 'prova del nove' per l'undici di Stellini. (Alessandria News – Alessandro Francini) CONTRO L’OLBIA GRIGI DA STROPICCIARSI GLI OCCHI: 4-0 In questo 13° turno del girone d’andata i Grigi giocano di giovedì sfidando l’Olbia, la squadra rivelazione del girone, terza in classifica e composta da un manipolo di giovani interessanti che giocano un calcio sbarazzino ma efficace. L’Alessandria in questo pomeriggio ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. Non solo, ma per i padroni di casa c’è un secondo imperativo, non meno importante del primo: fornire una prova convincente, e le premesse ci sarebbero tutte. Questa è il secondo impegno, dei tre in otto giorni, per entrambe le squadre e lo stuolo di presunti titolari intercambiabili messo su da Sensibile dovrebbe teoricamente avvantaggiare la nostra squadra quando le partite si giocano così ravvicinate come in questa settimana. Stellini dispone in campo i suoi con un 4-4-2 in linea con Casasola terzino destro; Giosa riconfermato al posto dell’acciaccato Piccolo e Ranieri mediano del centrocampo pari; la catena di sinistra è inedita con Celjak alle spalle di Nicco; coppia d’attacco Gonzalez e Marconi. L’Olbia gioca con 4 difensori, un centrocampo a rombo e due punte. L’Alessandria parte subito intensa e coraggiosa e già al 2’ Ranieri raccoglie una palla respinta e dal limite scocca un destro potente che coglie la traversa a portiere battuto. I Grigi insistono e al 14’ Giosa di testa raccoglie un calcio d’angolo ma l’incornata esce di poco. Tre minuti dopo il primo (e unico) pericolo per i mandrogni con Ragatzu che non aggancia un traversone rasoterra davanti ad Agazzi. Al 18’ gran colpo di testa di Marconi deviato alla grande da Aresti. Poi tre corner consecutivi per i piemontesi sull’ultimo dei quali chiude in gol Casasola (19’): è vantaggio e cambia la partita dei sardi arrivati al Mocca, abbastanza preoccupati e rinunciatari. Un quarto d’ora di ribaltamenti di fronte con i Grigi che non corrono mai pericoli e arriva il raddoppio (35’) grazie a Marconi che scarica in rete un assist al bacio di Sestu. Marconi esulta con la solita maschera e giustamente l’arbitro lo ammonisce: il nostro centravanti due cose giuste consecutive evidentemente non riesce a farle ed è grave perché le cose giuste del bravo ragazzo toscano certo non si sprecano. Al 46’ sempre la punta alessandrina impegna seriamente Aresti su assist di Gonzalez. Dopo il riposo all’ora di gioco Marconi, sempre lui, stoppa e tira dal limite con il portiere sardo che respinge a fatica. Al 63’ parte il Cartero in un contropiede di 50 metri e serve su un piatto d’argento Celjak che viene atterrato in area: rigore. Batte Gonzalez, Aresti respinge come può e l’argentino ribatte in rete: un’ora di gioco, tre gol di vantaggio, il portiere avversario il migliore dei suoi e partita virtualmente chiusa. Dopo i cambi rituali il subentrato Bunino si mangia un’occasione da gol clamorosa su assist di Bellomo. All’86’ poi altra grande giocata di Sestu che conclude da fuori ma la palla è deviata in angolo prima del suggello del quarto gol grazie a Sciacca che insacca un bel cross di Casasola (88’). L’Olbia, terza in graduatoria, è stata asfaltata quindi da un’Alessandria che finalmente è stata intensa per tutta la partita, autorevole come suggerisce la qualità dei suoi giocatori, fisicamente prepotente, che rispetta le distanze giuste fra i reparti e i tempi di gioco. Fa le cose semplici con insolita sicurezza ed efficacia, si vede eseguire cambi di campo frequenti e precisi (una delle caratteristiche di un 4-4-2 ben applicato) e i giocatori a loro agio rispetto ai compiti assegnati. I cretini si chiederanno adesso perché non si sono fatte le cose semplici prima ed io rispondo: perché semplificare le cose è difficile. Altri cretini invece si chiederanno se, dietro questa larga vittoria, non ci siano soprattutto i limiti dell’avversario e rispondo anche a questo: ma possibile che quando perdiamo è perché siamo dei pollastroni mentre invece quando vinciamo sono gli altri ad essere scarsi? Un bel tema da svolgere in settimana per cretini, antipatizzanti, bruciatori ed infami … (laCantera.club – Jimmy Barco) L’ALESSANDRIA RISORGE CON L’OLBIA: FESTA DEL GOL AL MOCCAGATTA I grigi travolgono l'Olbia 4-0 e rialzano la testa dopo un inizio di stagione complicato: Casasola, Marconi, Gonzalez e Sciacca mettono la loro firma nel tabellino marcatori e tutto lo stadio esplode di gioia. Finalmente un pomeriggio da ricordare, il primo dopo tanto tempo. Contro l’Olbia l’Alessandria ha centrato la seconda vittoria stagionale. A differenza dei tre punti strappati in volata col Prato, però, il netto 4-0 rifilato ai sardi è lo specchio fedele di una gara mai in discussione. Cazzola e compagni hanno sempre tenuto in mano il pallino del gioco, senza mai soffrire le iniziative dei sardi. Con un pizzico di precisione in più il punteggio sarebbe potuto addirittura essere più cospicuo. Alla fine i ragazzi di mister Stellini hanno segnato due gol per tempo, con Casasola, Marconi, Gonzalez e Sciacca. I grigi salgono così a quota 12 punti in classifica, alla pari con Pontedera e Cuneo. Mister Stellini si affida di nuovo al 4-4-2 ma, rispetto al match con la Carrarese, inserisce Casasola al posto di Pastore e, a centrocampo spazio a Ranieri e Nicco al posto di Gazzi e Bellomo. Pronti via e ai grigi bastano pochi giri di orologio per mettere i brividi ad Aresti: ci pensa Ranieri con un gran destro dalla distanza che si stampa sulla traversa. Il colpo di testa fuori di poco di Giosa su calcio d’angolo e la sventola di Marconi dalla distanza respinta da Aresti sono altri due segni che il gol è nell’aria: al 21^ ci pensa Casasola a timbrare di testa l’1-0 con una inzuccata su calcio d’angolo leggermente deviata da un difensore. Passata in vantaggio, questa volta l’Alessandria continua a premere sull’acceleratore. Sestu è il solito pendolino inarrestabile e la fascia destra diventa sempre terreno di conquista. Proprio da un suo traversone al 37^ arriva il raddoppio di Marconi, una mezza rovesciata vincente nell’area piccola, festeggiata ancora una volta dal numero 9 con la maschera di Batman calata sul viso, un’esultanza punita col cartellino giallo dal direttore di gara. L’Alessandria è padrona del campo e Gonzalez ha sul sinistro la palla del 3-0 già prima dell’intervallo: al 42^ l’argentino si allunga bene e impatta col mancino il cross di Sestu ma la palla è troppo centrale e Aresti si salva. Nella ripresa il copione non cambia: l’Olbia si fa vedere con Ragatzu intorno al 60^ ma il destro del numero 10 dal limite non inquadra la porta. I grigi, di contro, riescono sempre a mettere in apprensione la retroguardia sarda. Al 62^ ci prova ancora Marconi con una bella staffilata dal limite su cross di Gonzalez. Due minuti dopo Gonzalez manda in crisi gli ospiti con uno dei suoi marchi di fabbrica: il ribaltamento dell’azione in contropiede. L’argentino si fa di corsa tutto il campo e serve Celjak, toccato in area di rigore. L’arbitro concede la massima punizione che “El Cartero” trasforma con un pizzico di fortuna su ribattuta, dopo che Aresti gli aveva parato il primo tentativo. Acquisito il 3-0 mister Stellini si cautela in vista di Lucca e attinge a piene mani dalla panchina: entra anche Bunino che all’81^ si divora il 4-0 tutto solo davanti ad Aresti. All’87^ il portiere ex Savona si supera sul tiro di Sestu, deviato da un difensore avversario, ma tre minuti dopo non può nulla sul colpo di testa da pochi passi di Sciacca, servito da Casasola. (RadioGold) SERIE C, POKER DELL’ALESSANDRIA: OLBIA AFFONDATA Quando il migliore in campo è Aresti e l'Olbia prende 4 gol, allora c'è davvero poco da salvare. È un po' questa la sintesi della trasferta di Alessandria, che costa alla squadra di Bernardo Mereu la quarta sconfitta in campionato e un'altra battuta d'arresto dopo il successo sulla Giana Erminio, che aveva fatto gridare alla reazione dopo il kappaò nel derby con l'Arzachena. Questo pomeriggio al Moccagatta, nel turno infrasettimanale valido per la 13esima giornata, i bianchi hanno ceduto 0-4 senza colpo ferire, affondati da un avversario in grave crisi di risultati e identità ma forte di un organico di categoria superiore. Che, stavolta, si è visto tutto. Tra la rete di Casasola al 21' e quella di Marconi al 36', all'intervallo Pisano e compagni sono già sotto di 2 gol, che raddoppiano nella ripresa, quando al 66' Gonzalez cala il tris trasformando il rigore ottenuto per l'atterramento in area di Celjak ad opera di Muroni e Sciacca il poker al 90'. Per la cronaca, si registra anche la traversa colpita da Ranieri in avvio di gara e la giornata da supereroe di Aresti, senza il quale il passivo per i ragazzi di Mereu sarebbe risultato ben più pesante. Certo, il campo reso pesante dalla pioggia ha facilitato il gioco dei piemontesi, più esperti e fisici dei galluresi, tra le squadre più giovani del torneo, ma di fatto l'Olbia non si è resa mai pericolosa, e il turno di riposo, previsto domenica, servirà a resettare il tutto e riordinare le idee, oltreché a dar tregua agli stacanovisti del gruppo, alcuni dei quali apparsi un po' in affanno proprio al Moccagatta. (L’UnioneSarda – Ilenia Giagnoni) RISULTATI: Carrarese – Pisa 2-3 Gavorrano – Arezzo 0-0 Giana Erminio – Piacenza 4-3 Livorno – Viterbese Castrense 3-0 Lucchese – Prato 0-0 Pistoiese – Robur Siena 1-2 Pontedera – Cuneo 0-3 Pro Piacenza – Monza 1-0 RIPOSA: Arzachena CLASSIFICA: Livorno° p. 32, Robur Siena 27, Pisa 24, Olbia 23, Viterbese Castrense 20, Monza, Arzachena°, Carrarese° 19, Piacenza°, Lucchese 17, Pistoiese°, Arezzo° 15, Giana Erminio° 13, Cuneo°, Alessandria°, Pontedera° 12, Pro Piacenza° 10, Prato° 7, Gavorrano° 6. ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 9 reti: Ragatzu (Olbia), 7 reti: Tavano (Carrarese), Bruno (Giana), Vantaggiato (Livorno), 6 reti: Biasci (Carrarese), Murilo, Doumbia (Livorno), Giudici (Monza), Ceccarelli (Prato), Il punto sul campionato Quinta vittoria consecutiva del Livorno e solo Siena e Pisa resistono, a 5 e 8 lunghezze. Vincono Cuneo e Pro Piacenza: boccata di ossigeno per Gardano e Pea. Livorno (32) travolgente e nulla può la Viterbese (20) con 2 punti nelle ultime 4 giornate malgrado il cambio del tecnico in panchina. Doumbia (6) nel primo tempo; Luci e Morelli nella ripresa a segno nel 3-0 finale con ospiti in 10 per l’espulsione di Kabashi nel recupero. Importante successo esterno del Siena (27) che batte la Pistoiese (15) con i gol di Campagnacci al 41’ e Guberti (5) in avvio di ripresa. Accorcia Ferrari (5) al 55’ per i padroni di casa. Seconda vittoria stagionale per il Pro Piacenza (10) cui basta il gol di Barba dopo 11 minuti per avere la meglio sul Monza (19) che aveva vinto le ultime tre gare esterne. Dopo 3 sconfitte consecutive e un solo gol segnato, il Cuneo fa la voce grossa a Pontedera agganciando proprio i toscani in classifica a quota 12: Gerbaudo, Zamparo e Dell’Agnello (5) i marcatori. Partita spettacolare tra Giana e Piacenza: vincono i milanesi per 4-3 dopo essere andati sotto 1-2 dopo meno di un quarto d’ora di gioco. A segno Pergreffi al 2’, pari di Chiarello al 7’ e ancora vantaggio emiliano con Segre al 11’. La svolta al 24’: rigore trasformato da Bruno per fallo di Bini (espulso) che determina il 2-2, con gli ospiti in inferiorità numerica. Partita ribaltata da Chiarello in avvio di secondo tempo ma Pederzoli la pareggia nuovamente al 72’ (calcio di rigore). La zampata definitiva è del solito Bruno (7) al 89’. Ancora un rosso verso i piacentini (Pergreffi) dopo il triplice fischio. La Giana sale a 13 punti, il Piacenza rimane a 17. Sono due le gare senza gol: quella tra Lucchese (17) e Prato (7) e quella tra Gavorrano (6) ed Arezzo (15). Avara di emozioni la prima; con qualche sussulto in più la seconda visto l’espulsione di Salvadori (Gavorrano) al 87’ e due gol annullati (uno per parte). Nei posticipi del giovedi nel pomeriggio l’Alessandria ha schiantato l’Olbia, in serata c’è stato il successo del Pisa a Carrara con doppietta di Eusepi e gol di Masucci per ribaltare negli ultimi 20’ il doppio vantaggio dei padroni di casa ad opera dei soliti Biasci e Tavano. (Alessandria US 1912)

Girone A

Alessandria US 1912 - Olbia Calcio 1905 4 - 0 (2 - 0)

RETI:

20. Casasola T.[A], 36. Marconi M.[A], 66. González P.[A], 90. Sciacca G.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

OLBIA CALCIO 1905: Aresti, Pisano [92. Pennington], Iotti, Dametto, Cotali [59. Pinna], Muroni [92. Manca], Biancu, Feola, Senesi [59. Piredda], Ragatzu, Ogunseye [83. Arras]. A disp.: Idrissi, Oliveira, Vispo, Van Der Vant, Leverbe. All.: Bernardo Mereu.

Arbitro: Cudini Cristian (Fermo) [Della Croce, Pompei Poentini]

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