Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
24-11-2017 - Giornata: 16 - Piacenza - Leonardo Garilli
Girone A


Piacenza Calcio 1919 - Alessandria US 1912 3 - 2 (0 - 1)
RETI: 34. aut. Morosini T. [Pi] , 64. Corazza S. [Pi] , 78. Romero N. [Pi] , 86. Corazza S. [Pi] 48. González P.[A]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Casasola Tiago Matias [84. Celjak Vedran], Gozzi Simone, Giosa Antonio [46. Piccolo Felice], Fissore Matteo, Nicco Gianluca, Cazzola Riccardo, Branca Simone [88. Bunino Cristian], Sestu Alessio [70. Russini Simone], González Pablo Andrés, Marconi Michele [70. Fischnaller Manuel] A disp.:Bellomo Nicola, Pastore Andrea, (P) Pop Ionut Alin, Rossetti Matteo, Sciacca Giacomo, (P) Vannucchi Gianmarco All.: Marcolini Michele

Formazione avversaria
PIACENZA CALCIO 1919: Fumagalli, Mora [56. Di Cecco], Silva, Pergreffi, Masciangelo, Morosini, Della Latta, Segre, Nobile, Romero, Scaccabarozzi [56. Corazza]. A disp.: Lanzano, Ferri, Bini, Carollo, Masullo, Sarzi, Puttini, Castellana, Zecca. All.: Franzini Arnaldo.

Arbitro: Perotti Pierantonio (Legnano) [Zingrillo, Graziano]
Note
Partita anticipata per la telecronaca su Sportitalia Ammoniti: 26. Fissore [A], 30. Morosini [P], 55. Romero [P], 61. Cazzola [A], 86. Corazza [P], 92. Fumagalli [P]. Angoli: 6-2. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 2.000 circa (777 paganti, 1.150 abbonati, incasso € 4.795) Statistiche: Possesso palla 54-46; tiri: 7-6; in porta: 5-2; falli: 15-15; fuorigioco 1-0. Inizio gara ore 20,45

Commento
GRIGI, CHE BRUTTO HARAKIRI TRE GOL IN 20 MINUTI, SI AFFONDA Avanti di due gol, con due regali, l'Alessandria crolla nella ripresa L'effetto Marcolini non c'è. Dura un tempo e poco più. Un tempo che non basta ad un'Alessandria che non sa gestire. Ad un'Alessandria che dura 48' minuti e poi al primo gol va in affanno, cambia volto e mostra tutte le sue debolezze. Adesso ancora più macroscopiche, perché i veli sono stati tolti tutti e l'immagine è quella di una squadra debole, con fragilità enormi, in tutti i reparti, con la paura che abbassa ancora di più il livello e amplifica limiti sempre più macroscopici, che non possono non preoccupare, se neppure il cambio in panchina riesce a scuotere un ambiente scoraggiato, per l'assenza di personalità che si aggiunge alle carenze di una rosa con troppe lacune, che necessita un rifacimento totale. La squadra di carattere è il Piacenza, che prima regala due reti, autogol e 'saponetta' di Fumagalli sul tiro di Gonzalez, ma con due soli cambi ritrova equilibri e mette almeno due marce in più, trascinata da Corazza, che rigenera uno degli attacchi più sterili del girone. LE SQUADRE Nessun stravolgimento tattico, la prima Alessandria di Michele Marcolini si presenta con il 4-4-2, anche se con qualche sorpresa. Soprattutto una, Fissore dall'inizio, prima volta nella stagione, in una linea difensiva che è a 4 in fase di non possesso, ma a 3 quando sono i Grigi ad attaccare. Cambia la fascia di Sestu, postato a sinistra, con Nicco a destra, Branca al centro che fa coppia con Cazzola. Nel 4-3-3 del Piacenza, ancora rimandato l'esordio dall'inizio, al suo posto, nel tridente d'attacco, c'è Nobile LA PARTITA L'Alessandria aggredisce e tiene i biancorossi ancorati nella loro metacampo, come bloccati dall'atteggiamento pressante degli uomini di Marcolini, che aggrediscono anche sulle due fasce e,a sinistra, Mora deve stringere continuamente la marcatura su Sestu, che taglia dentro e suggerisce per gli uomini più avanzati. Anche se le due occasioni vere le hanno i padroni di casa e il protagonista è sempre Romero, di testa sul fondo sul taglio di Nobile (17') e poi allunga la traiettoria della punizione di Nobile, che sfida di poco. Ancora Romero, di testa (28'), sempre su assist di Nobile. Nel momento di maggior pressione dei padroni di casa, passa l'Alessandria: ennesima incursione a sinistra di Sestu, il pallone in area è teso e Morosini, forse preoccupato di avere avversari alle spalle, schiaccia di testa, nella sua porta, la più clamorosa autorete (34'). Tre minuti dopo potrebbe essere raddoppio, ma la rovesciata di Sestu, sul cross di Gonzalez, passa di poco sulla traversa. Vantaggio a parte, è un'Alessandria più disinvolta, carica, anche lucida, pur con la solita fatica di andare al tiro. Che non ha,però, Gonzalez al 3' della ripresa: sinistro da 35 metri, non sembra irresistibile, , Fumagalli prova a respingere, ma la palla gli scivola dalle mani, la classica 'saponetta', e finisce in rete. La gara passa, così, nelle mani dei Grigi, per capitalizzare la maggior pressione e i due regali del Piacenza. Gestire, però, non appartiene ancora ai Grigi, che concedono metri ai padroni di casa e al 19' Corazza, entrato da poco, ha tempo e spazio schiacciare, forte e centrale, alle spalle di Agazzi, che non è immune da colpe come tutta la linea difensiva, che sta a guardare l'ultimo arrivato. E, adesso, è il Piacenza a premere, trascinato proprio da Corazza: i fantasmi popolano di nuovo la parte di campo e la testa dei Grigi che al 32' si fanno raggiungere: Morosini se ne va a sinistra, salta tre giocatori e mette in area per la deviazione vincente di Romero. Che gela i Grigi. Reazione? Nulla Il Piacenza, invece, corre il doppio e ci crede. E al 40' completa la rimonta con il sorpasso, ancora Corazza che infila Agazzi. Nel finale ci potrebbe stare anche il poker, evitato da Agazzi, poi anche Fumagalli si esalta sul colpo di testa Cazzola. Tre gol in 20 minuti sono un pessimo segnale per una squadra che deve salvarsi (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) Calcio: sul 2-0 finisce la benzina ma è anche un problema di testa GRIGI DALL’ILLUSIONE ALL’INCUBO LA PRIMA DI MARCOLINI E’ AMARA Discreti per un’ora e in gol grazie a due regali, poi il black-out totale «Harakiri» Alessandria: in vantaggio di due gol, per altro regalati dal Piacenza, finisce sconfitta al termine di un match dai due volti, nel quale emergono ancora una volta tutti i limiti caratteriali dei grigi. Per il nuovo mister Marcolini ci sarà molto da lavorare, anche sulla testa dei giocatori. Eppure, per un tempo c’è buona personalità: squadra alta, che costringe i padroni di casa a restare a protezione nella loro metà campo: Sestu a sinistra è guardato a vista da Morra, che stringe la marcatura sul tornante non appena supera la linea di metà campo. In fase di non possesso Cazzola arretra di parecchi metri il raggio d’azione per andare a coprire gli inserimenti di Segre, ma limita bene un giocatore poco appariscente eppure sempre nel vivo dell’azione. Alessandria che prova ad impostare l’azione anche sfruttando i cambi di gioco. Meglio la corsia sinistra, mentre è meno fluida la catena di destra formata da Casasola e Nicco, poiché Masciangelo è molto guardingo in fase di copertura. Resta la cronica difficoltà nel trovare la via della porta mentre in difesa pesa il cartellino giallo preso da Fissore al 26’ perché i padroni di casa insistono dalla sua parte. Arriva comunque il gol dell’Alessandria, anzi l’autogol di Morosini che rompe gli equilibri. Il raddoppio a inizio ripresa è un altro «regalo», stavolta del portiere Fumagalli, da censura su una conclusione da distanza siderale di Gonzalez. Il Piacenza si getta all’arrembaggio piazzando il lungo Romero tra Gozzi e Piccolo a provare sponde in area. Il gol di Corazza, spina nel fianco dei piemontesi, arriva a conclusione di una fase di gioco di supremazia territoriale di biancorossi di casa, ma nella quale l’Alessandria avrebbe gli spazi per colpire in contropiede e invece non lo fa. In più, sull’1-2, il piccoletto neo entrato è lasciato libero di saltare in area di rigore senza che nessuno lo contrasti. Match riaperto, i grigi soffrono e in tanti hanno il fiato corto. Marcolini effettua due cambi inserendo Russini e Fischnaller per Sestu e Marconi, ma non sarà la scelta migliore. I grigi abbassano troppo il baricentro del gioco, i giocatori si piazzano praticamente tutti dietro la linea del pallone a proteggere l’esiguo vantaggio, la squadra è stanca e il pareggio è la logica conseguenza dell’atteggiamento rinunciatario. Si spera almeno nel 2-2 e invece Corazza porta in vantaggio il Piacenza. I grigi sprofondano nella disperazione (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) ILLUSIONE MARCOLINI IL PIACENZA LO RIBALTA Ci sarà tanto da lavorare per Marcolini: il neo tecnico alessandrino ha assistito all’incredibile crollo dei suoi surclassati nella ripresa sul piano fisico da un Piacenza rigenerato all’intervallo. I biancorossi che hanno sfruttato la metamorfosi piemontese, guidati da un Corazza devastante. Per gli ospiti l’attesa scossa post-esonero di Stellini ha prodotto effetti assai tenui. Nonostante un Piacenza che ce l’ha messa tutta per agevolare la riscossa di Gonzalez e soci. Morosini ha infilato il proprio portiere dopo un innocuo cross e Fumagalli, in avvio di ripresa, ha mancato una presa elementare su tiraccio di Gonzalez. L’ingresso di Corazza ha fornito verve all’attacco piacentino, con l’ex Novara a segno due volte, per la prima volta dopo il grave infortunio al ginocchio. In mezzo il tap-in di Romero. (Gazzetta dello Sport – Corrado Todeschi) IL SORPASSO DOPO I REGALI CORAZZA EROE DEL PIACENZA Autogol di Morosini, papera di Fumagalli: sembra finita, ma scatta la festa con un gran secondo tempo e la doppietta dell’attaccante A un passo dal harakiri, quando era già in ginocchio con la katana fra le mani, il Piace si scuote, rimonta due gol regalati e sorpassa. Ed è la grande serata di Simone Corazza che debutta e segna due gol, entrambi di testa. Piace infinito nella determinazione, atleticamente freschissimo. E premiato. Franzini si affida ancora a Nobile e Romero con Scaccabarozzi in appoggio a tutto campo. Sulla panchina grigia, con numeri quasi invisibili, debutta Marcolini, nuovo tecnico (se ha la stessa grinta di quando giocava farà certamente bene), che sceglie un 4-4-2 in fase di non possesso, che diventa 3-5-2 in fase di possesso. Niente di particolarmente nuovo. Franzini, per tornare, recupera Morosini e Pergreffi, che escono da dietro alla lavagna del giudice. Tanti bambini in campo ad accompagnare all'ingresso delle squadre e tanti nelle tribune (leggi quelli del settore giovanile Biancorosso). I Grigi partono un po' meglio e provano ad accendere la miccia. Il Piace parte sempre un po' sornione, in attesa che gli eventi evolvano, per trovare il pertugio giusto. E la prima chance è per Romero: gran cross di Scaccabarozzi, il centravanti arriva fuori tempo alla deviazione aerea. Diciamo che I biancorossi adottano la classica tattica della difesa attiva e riescono a limitare assai i rischi, anzi non ne corrono. Romero si scalda: stavolta ci arriva bene di testa sulla punizione dalla sinistra e incrocia appena troppo largo. Siamo al 21’, negli occhi due zampate biancorosse. Prova a rispondere Marconi, che non arriva però in scivolata sul cross di Branca nell'area piccola. Il vantaggio dell'Alessandria è inatteso e casuale come la neve nel deserto: sul cross di Sestu da sinistra, Morosini si lancia in tuffo e, nel tentativo di liberare, trova la sua porta. Incredibile? Sì. Sestu ci prende gusto e cerca il raddoppio in acrobazia orizzontale. È un momento difficile per il Piacenza che vede vacillare le sue certezze e saltare i programmi. Ma di tempo ce n'è ancora parecchio, sarebbe un errore gravissimo perdere la testa. Si ricomincia con Giosa fuori e Piccolo dentro nell'Alessandria ma non è serata: Gonzalez spara (si fa per dire) da almeno 30 metri, Fumagalli tocca ma non trattiene un pallone facile ed è l'innominabile: 0-2. Se sbaglia anche lui… Partita finita dopo 3 minuti della ripresa? Speriamo di no. Sospetto di rigore per un mani di Gozzi su deviazione di Romero (i due erano molto vicini ma…). Franzini cambia poco oltre il 10’: Di Cecco per Mora e Corazza per Scaccabarozzi . Ma la scintilla non scocca, il Piace continua ad adagiarsi su tentativi velleitari e senza mai riuscire a trovare la superiorità numerica, perché l’Alessandria fluttua sul velluto del doppio vantaggio e non ha il minimo interesse a buttarla in rissa. Le uniche insidie vengono da qualche bel cross di Masciangelo, al quale finisce per aggrapparsi buona parte della fase offensiva bianco-rossa. Ma ecco la svolta: i Grigi cedono di schianto, perdono troppi palloni, ennesimo cross di Masciangelo, Corazza è solo in mezzo all’area e fa centro di testa. Manca mezz’ora, “la vegna bela”. Parte l’assedio, l’inerzia è tutta biancorossa, gli altri sono groggy, chiaramente sulle gambe. Masciangelo mena fendenti in continuazione. Il pari è una super-azione di Morosini, che semina e tira, il portiere respinge come può, Romero c’è e pareggia. Il Piace continua a ringhiare, sempre primo sul pallone. Effetto logico: cross di Morosini, ancora Corazza e ancora di testa per il sorpasso. Fumagalli dice no a Cazzola e si riscatta in parte. Segre sfiora il poker. Finisce in gloria (La Libertà – Paolo Gentilotti) FOLLIA GRIGIA Uno-due Alessandria ma il Piacenza si scuote e firma l’impresa L’effetto Marcolini dura solo un tempo, poi i piemontesi al primo gol subito vanno in affanno e mettono in mostra tutti i limiti L’autogol di Morosini e la rete di Gonzalez illudono i Grigi che crollano nell’ultimo quarto d’ora L'effetto Marcolini non c'è. Dura un tempo e poco più. Un tempo che non basta ad un'Alessandria che non sa gestire. Ad un'Alessandria che dura 48' minuti e poi al primo gol va in affanno, cambia volto e mostra tutte le sue debolezze. Adesso ancora più macroscopiche, perché i veli sono stati tolti tutti e l'immagine è quella di una squadra debole, con fragilità enormi, in tutti i reparti, con la paura che abbassa ancora di più il livello e amplifica limiti sempre più macroscopici, che non possono non preoccupare se neppure il cambio in panchina riesce a scuotere un ambiente scoraggiato, che preoccupano anche per l'assenza di personalità che si aggiunge alle carenze di una rosa con troppe lacune. La squadra di carattere è il Piacenza, che prima regala due reti, autogol e 'saponetta' di Fumagalli sul tiro di Gonzalez, ma con due soli cambi ritrova gli equilibri e mette almeno due marce in più, trascinata da Corazza, che rigenera uno degli attacchi più sterili del girone. Illudono i Grigi, anche gli oltre 100 tifosi arrivati al Garilli. Avvio aggressivo, la palla circola anche bene, poche leziosità, anche se ancora troppa fatica a trovare il gol. Ma quando Sestu, spostato a sinistra avanza, e taglia dentro, Mora va in crisi e il Piacenza soffre. Da un cross teso dell'ex Chievo nasce il vantaggio: Morosini, in area, forse preoccupato dall'arrivo di Marconi, gira di testa alle spalle di Fumagalli (34'). La gara sembra definitivamente nelle mani dell'Alessandria quando, al 3' della ripresa, Gonzalez prova un tiro dai 35 metri, non irresistibile, ma Fumagalli lo intercetta male e accompagna di fatto la palla in rete. Resurrezione? Macché, Franzini fa i cambi giusti e al 19' Corazza, entrato da poco, ha tempo e spazio per schiacciare alle spalle di Agazzi, che non è immune da colpe come tutta la linea difensiva. Adesso è il Piacenza a premere, trascinato proprio da Corazza: i fantasmi popolano di nuovo la parte di campo e la testa dei Grigi che al 32' si fanno raggiungere: Morosini se ne va a sinistra, salta tre giocatori e mette in area per la deviazione vincente di Romero. Reazione? Confusa. E il Piacenza completa il sorpasso, ancora con Corazza, che infila di nuovo Agazzi. Tre gol in poco più di 20 minuti: per una squadra che deve salvarsi sono un pessimo segnale. (Tuttosport – Mimma Caligaris) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA-PIACENZA La gara tra Piacenza ed Alessandria, anticipo del sedicesimo turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 3-2. L’Alessandria, sulla cui panchina ha esordito il tecnico Marcolini, parte meglio ma i primi veri tentativi sono del Piacenza, pericoloso con un paio di colpi di testa. Al 34’ i grigi passano grazie ad un autogol di Morosini che interviene in maniera scomposta su un cross di Sestu da sinistra. Dopo un primo tempo a ritmo relativamente basso, la ripresa ha dell’incredibile. A partire dal raddoppio dell’Alessandria che arriva al 48’ con un tiro dalla lunga distanza senza pretese di Gonzalez che, a dir poco, sorprende Fumagalli. Quando i giochi sembrano chiusi sale in cattedra Corazza, subentrato a Scaccabarozzi, il quale al 64’ accorcia le distanze, di testa, con la complicità della difesa ospite. Il Piacenza ci crede e raggiunge il pareggio con Romero, abile a risolvere una mischia al 78’. Poi ci pensa nuovamente Corazza, all’86’, a completare la rimonta siglando la doppietta personale, ancora di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo corretto da Della Latta. Così il Piacenza, grazie ad una rabbiosa reazione e ad un Corazza sontuoso, dopo un inopinato 0-2 riesce comunque a tornare alla vittoria. Molto da lavorare, invece, per Marcolini appena arrivato sulla panchina di un’Alessandria che non è stata capace di capitalizzare i regali dei padroni di casa. Ecco Top & Flop della gara. TOP Corazza (Piacenza): entra in campo con la squadra sotto di due reti e si carica sulle spalle il peso dell’insperata rimonta. Ben supportato da Masciangelo e Romero rilancia le ambizioni biancorosse TRASCINATORE Il primo tempo dell’Alessandria: l’approccio alla gara della formazione di Marcolini è stato positivo. Almeno fino a quando i ritmi sono rimasti bassi. COMPASSATI FLOP I primi 48’ del Piacenza: la goffa autorete di Morosini ed il clamoroso errore di Fumagalli avrebbero steso chiunque. Ma la squadra di Franzini ha saputo reagire alla grande rimontando il doppio svantaggio e conducendo in porto una meritata vittoria. INDOMITI La fase difensiva dell’Alessandria: in vantaggio di due reti i grigi hanno allentato la presa abbassando colpevolmente il baricentro. Situazione che, unita alle incertezze dei difensori centrali, ha agevolato il recupero del Piacenza. AFFANNATI (TuttoC – Fabrizio Pozzi) PIACENZA-ALESSANDRIA 3-2 CORAZZA SI PRENDE LA PELLE DELL’ORSO Mettiamola così: poteva essere un regalo di Natale in anticipo di un mese. Già, poteva. Ma così non è stato. Ed è un peccato perché a vestire i panni di Santa Claus - almeno per un'ora - è stato il Piacenza. Che in effetti indossa la casacca rossa come il rubicondo abitante del Polo Nord e recapita due doni grossi come una casa all'Alessandria. Dal canto loro i grigi non possono far altro che ringraziare per cotanta generosità, ma mangiarsi poi le mani per aver buttato alle ortiche un doppio vantaggio che avrebbe fatto morale e smosso in maniera importante la classifica. Ma l'Alessandria è squadra solo a metà. Con Marcolini bravo a rigenerare mentalmente per 60' una squadra demotivata dalla gestione Stellini, ma ancora incapace di affrontare faccia a faccia i fantasmi del proprio recente passato. Pronti tra l'altro a ripresentarsi come un esattore delle tasse il primo giorno di stipendio quando, sullo 0-2 per l'Alessandria, Corazza accorcia le distanze. Ma intanto i grigi godono del doppio vantaggio - regalato dal Piacenza - per più di un'ora. Merito prima del goffo autogol al 34' di Morosini, poi della papera di Fumagalli sul tiro di Gonzalez. L'Alessandria è però squadra troppo fragile per sopportare la furia del neo entrato Corazza che al 64' trova il gol dell'1-2. È la svolta: in positivo per i padroni di casa, in negativo (decisamente) per gli ospiti. Da quel momento l'Alessandria sparisce dal campo e il Piacenza trova prima il 2-2 con Romero - non esente da colpe la retroguardia ospite - per poi completare la rimonta ancora con bomber Corazza. Qualche cosa di nuovo si è visto rispetto alla gestione Stellini, ma Marcolini dovrà lavorare ancora molto su un'Alessandria fragile come un cristallo di Boemia. (GrigiOnLine – Federico Capra) PSICODRAMMA ALESSANDRIA: AVANTI DI DUE GOL SCOMPARE DAL CAMPO E PERDE Clamoroso al Garilli: settima sconfitta stagionale dei grigi che anche col nuovo mister Marcolini in panchina dimostrano di essere ancora in piena crisi e crollano 3-2 contro il Piacenza. Gli emiliani "regalano" a Cazzola e compagni il doppio vantaggio con un autogol e una papera del portiere Fumagalli ma una doppietta del subentrato Corazza e Romero mandano in delirio il pubblico di casa e sempre più all'inferno la squadra grigia AL “GARILLI” FA TUTTO IL PIACENZA, E ALLA FINE VINCE. GRIGI SEMPRE PIU’ INCOMPRENSIBILI Dopo essersi ritrovati sul doppio vantaggio solo grazie a due erroracci di Morosini e Fumagalli, i grigi vengono spazzati via nel giro di 20' un Piacenza che riesce a ritrovare la bussola e a portare a casa tre punti meritati: 3-2 il finale Nel giorno del debutto sulla panchina mandrogna mister Marcolini ripropone il 4-4-2 adottato da Stellini nelle ultime partite con due novità: Fissore terzino sinistro e Sestu davanti a lui con Nicco esterno destro. In avanti confermato Marconi al fianco di Gonzalez. A centrocampo Branca e Cazzola dal 1’. Una cinquantina i tifosi grigi giunti a Piacenza. La scossa tanto invocata e sperata non c’è stata. Nemmeno l’arrivo di mister Marcolini è riuscito è rivitalizzare questa Alessandria, troppo timida e passiva per essere vera. Anche di fronte a un Piacenza sfortunato e sbadato nella prima parte di gara, i grigi sono riusciti a gettare al vento ben due gol di vantaggio e ora devono di nuovo leccarsi le ferite a fronte della settima sconfitta stagionale. E pensare che sembrava la serata perfetta. In un primo tempo sostanzialmente equilibrato i grigi passano in vantaggio grazie a un autogol di Morosini che di testa infila la propria porta al 34^ minuto. In precedenza il Piacenza aveva provato a pungere Agazzi con due colpi di testa fuori misura di Romero e Della Latta. E dopo lo 0-1 la squadra di Marcolini poteva anche raddoppiare con una semirovesciata di Sestu, purtroppo alta, su assist di Gonzalez. Nella ripresa la dea bendata bacia ancora l’Orso. Al 48^ Gonzalez prova il sinistro dalla distanza, il portiere Fumagalli si lascia sfuggire la sfera che si insacca in rete. Una papera clamorosa che, però, anziché galvanizzare gli ospiti, innesca la reazione rabbiosa dei biancorossi. Mister Franzini manda in campo Di Cecco e soprattutto Corazza e l’ex attaccante della Valenzana e del Novara cambia la partita: al 64^ è proprio il numero 11 che, senza alcuna pressione in area, accorcia le distanze con un colpo di testa vincente. La rete incendia il Garilli che ora ci crede: gli emiliani spingono ancora di più e l’Alessandria arretra pericolosamente il baricentro. Mister Marcolini se ne accorge e prova a correre ai ripari gettando nella mischia Russini e Fischnaller ma cambia poco. Al 78^ Morosini sembra inarrestabile sulla sinistra, si accentra e spara di destro: Agazzi respinge come può e la retroguardia mandrogna ancora una volta ci mette troppo a spazzare via l’area. Il più lesto di tutti è Romero che buca Agazzi e firma il pari. I biancorossi potrebbero anche accontentarsi per lo scampato pericolo ma ci prendono gusto e vogliono regalarsi una serata da incorniciare: all’86^ è ancora una volta Corazza a fare la voce grossa in area piccola e a calare il tris. L’Alessandria prova a reagire e Cazzola impegna Fumagalli con un colpo di testa insidioso: il portiere però si riscatta dall’errore di inizio ripresa e dice di no. L’inzuccata del capitano è un fuoco di paglia: l’Alessandria molla e, in pieno recupero, Segre si divora il poker dopo aver sfondato per vie centrali. Agazzi in uscita devia come può e evita almeno il quarto gol. Per mister Marcolini c’è una vera e propria montagna da scalare: dare la scossa a questo gruppo sarà un’impresa. (radio Gold – Francesco Conti) Primi minuti di studio sul terreno umido del ‘Garilli’, gli ospiti fanno possesso, locali timidi ed attendisti. Succede poco o nulla nei primi 15’, tante imprecisioni da ambo le parti e frequenti interruzioni da parte del direttore di gara. Al 17’ affondo biancorosso in area alessandrina, traversone di Nobile dalla destra, colpo di testa di Romero abbondantemente sul fondo. Al 21’ Piacenza pericoloso con la spizzata di Silva su calcio di punizione di Masciangelo, palla di poco a lato sul secondo palo. Al 26’ giallo ai danni di Fissore per un fallo da dietro su Nobile. Al 29’ emiliani ancora pericolosi con l’inzuccata di Romero su cross di Nobili, conclusione centrale, para Agazzi. Al 34’ grigi in vantaggio: clamoroso svarione di Morosini che su cross di Sestu con una strana torsione manda il pallone nella propria porta sorprendendo Fumagalli che resta immobile, vantaggio a sorpresa per gli ospiti. Dopo il gol l’Alessandria sfiora il raddoppio al 37’ con una mezza rovesciata di Sestu, la sfera prima rimbalza a terra e poi termina sopra la traversa. Piacenza intontito, grigi che amministrano fino all’intervallo. Rimane negli spogliatoi Giosa, al suo posto Marcolini inserisce Piccolo. Al 49’ altro disastro emiliano: tiro non irresistibile dai 30 metri di Gonzalez, grave incertezza di Fumagalli che si fa sfuggire il pallone che entra incredibilmente in porta. Alessandria sul doppio vantaggio, Piacenza maestro d’harakiri come raramente si vede in campo di calcio professionistico. Dopo qualche minuto in stato confusionale, il Piacenza prova a reagire e al 64’ accorcia le distanze: cross di Masciangleo dalla sinistra, il neo entrato Corazza indisturbato la mette di testa all’incrocio, Agazzi la sfiora soltanto. Dopo il gol sale in cattedra il Piacenza, che inizia a martellare la difesa mandrogna con continue incursioni che mettono più volte in difficoltà Gozzi e compagni. Al 70’ Marcolini manda in campo Russini e Fischnaller per Sestu e Marconi. Da troppi minuti il gol piacentino è nell’aria e al 77’ arriva puntuale: incursione di Morosini sulla sinistra, il numero 23 prima salta Casasola, poi Cazzola, tiro in porta respinto da Agazzi, sulla palla si avventa Romero che aiutato da una carambola sigla la rete del 2-2. Pareggio meritato per i padroni di casa, grigi praticamente spariti dal campo dopo la rete di Corazza. All’85’ Corazza ci mette di nuovo la ‘capoccia’ e ribalta il risultato: corner di Morosini, spizzata di Della Latta per Corazza che trova l’incornata vincente. All’87’ Marcolini prova a giocarsi la carta Bunino per provare almeno a portare a casa un punto, l’ex Siena prende il posto di Branca. I grigi provano a reagire in zona Cesarini, prima con un colpo di testa di Cazzola respinto in tuffo da Fumagalli, poi con una punizione di Gonzalez alta di un metro. Al 93' c'è ancora il tempo per il poker sfiorato da Segre, conclusione a botta sicura respinta da Agazzi. Partita a dir poco rocambolesca, che ha quasi dell'incredibile. Grigi sul doppio vantaggio nei primi minuti della ripresa grazie a due clamorosi regali del biancorossi, che però una volta sentita la sveglia hanno letteralmente schiacciato un'Alessandria praticamente ectoplasmatica. Una partita che alla fine ha premiato chi, una volta riordinate le idee dopo due brutti black out, con grinta e cuore ha saputo portare a casa tre punti sacrosanti che ad un certo punti i piemontesi avevano immeritatamente tra le mani. Poco o nulla da imputare a Marcolini, arrivato solo due giorni fa e quindi in comprensibile rodaggio. La sconfitta è tutta responsabilità dei giocatori, banderuole instabili puntualmente spazzate via al primo colpo di corrente. Martedì 28 si torna al 'Garilli' per i sedicesimi della Coppa Italia di C, che almeno si vada in campo per salvare gli ultimi barlumi di dignità. (Alessandria News - Alessandro Francini) PIACENZA DA URLO E CORAZZA DA SBALLO: RIMONTONA SULL’ALESSANDRIA DA 0-2 A 3-2 L'autorete di Morosini e la papera di Fumagalli sembrano condannare i biancorossi che nell'ultima mezzora caricano a testa bassa, rimontano e poi vincono la partita grazie alla doppietta di Corazza e al gol di Romero A un certo punto sembra tutto buio pesto al Garilli e il Piacenza si stava apprestando a vivere un venerdì nerissimo, con due autoreti - la prima di fatto, procurata da Morosini, la seconda per una clamorosa topica di Fumagalli - che stavano consegnando a Franzini una sconfitta davvero beffarda perché, al di là degli errori individuali di due giocatori che fino a quel momento non avevano mai tradito, la squadra reggeva bene e l’Alessandria non aveva combinato nulla. Ma c’è un motivo, ben preciso, perché il calcio è ancora lo sport più amato e popolare: perché è in grado di scrivere un romanzo bellissimo in meno di mezzora, quando meno te lo aspetti. Simone Corazza si trasforma nell’eroe della serata, il suo ingresso scuote una squadra quasi a pezzi dando il via a una rimonta che regala sorrisi e applausi. L’attaccante - rientrato da poco dopo l’infortunio al crociato del ginocchio - di testa accorcia il risultato, poi è Romero a svegliarsi e a fissare il pareggio, infine è ancora Corazza a regalare tre punti meritati a un Piacenza che si riprende con gli interessi quanto lasciato sul campo di Gorgonzola e contro la Carrarese, lanciandosi nella settimana che porta alla stracittadina contro il Pro domenica prossima. NESSUNA NOVITA’ Franzini conferma tutte le sensazioni della vigilia mandando in campo la formazione che gli ha dato maggiori sicurezze nelle scorse settimane, ritrova gli squalificati Pergreffi e Morosini, mentre in attacco Nobile vince il ballottaggio con Zecca in attacco. Dall’altra parte c’è l’esordio di Marcolini sulla panchina dell’Alessandria, il nuovo tecnico si affida alla coppia Marconi-Gonzalez in attacco. I biancorossi partono bene e confezionano due occasioni interessanti, entrambe di testa, con Della Latta e Romero: la prima esce di poco la seconda è centrale. Si viaggia forte sull’asse sinistra Masciangelo-Morosini-Scaccabarozzi, la mediana sorregge bene la manovra davanti, l’Alessandria invece fa tanto possesso ma non conclude nulla dalle parti di Fumagalli. CHE PASTICCI Tutto questo fino al 34’, quando accade il fattaccio che mette in salita la partita del Piacenza. Azione innocua sulla sinistra, il cross di Sestu sarebbe facilmente controllabile dalla difesa emiliana - in sette contro due - ma Pergreffi ostacola goffamente Morosini che di nuca infila il pallone alle spalle di Fumagalli. Il Piacenza sbanda e l’Alessandria ha subito la palla del raddoppio con Sestu, la sua mezza sforbiciata rimbalza davanti alla porta piacentina e si alza sopra alla traversa. I biancorossi vanno a sprazzi, a destra Mora e Nobile non si innescano mai. La ripresa si apre con il raddoppio dei piemontesi, che poi è in sostanza è un altro autogol del Piacenza: Gonzalez ci prova senza forza e precisione dai trenta metri, Fumagalli blocca la palla ma poi se la fa sfuggire in rete. A questo punto Franzini cerca la scossa, fuori Mora e Scaccabarozzi (impalpabile la loro prestazione) dentro Corazza e Di Cecco, poco prima gli emiliani sono anche sfortunati perché protestano per un rigore - netto - non assegnato. FATTORE CORAZZA Al 65’ è Corazza a riaprire la partita - su assist di Masciangelo - preciso nel colpo di testa che batte Agazzi e rimette in partita il Piacenza. Il gol sveglia gli emiliani che caricano a testa bassa sorretti dal pubblico, Corazza regala finalmente una perenne sensazione di pericolo in attacco, Marcolini corre allora ai ripari con Fischnaller e Russini, ma è Masciangelo a prendersi sulle spalle la squadra e proprio dalla sua zona parte la percussione di Morosini che porta alla zampata di Romero per il pareggio. A 5’ dalla fine il boato del Garilli esplode: corner lungo sul secondo palo di Morosini, lì c’è ancora Corazza che non si fa pregare due volte spedendo in rete il pallone da tre punti. Il finale è di passione, Gonzalez spara alta un’invitante punizione e Agazzi salva su Segre proprio allo scadere. (sportpiacenza.it) RISULTATI: Arzachena – Pistoiese 1-1 Carrarese – Pontedera 4-1 Gavorrano – Pro Piacenza 0-1 Lucchese – Giana Erminio 0-3 Pisa – Livorno 1-0 Prato – Olbia 1-0 Robur Siena – Arezzo 1-0 Viterbese Castrense – Cuneo 3-0 RIPOSA: Monza CLASSIFICA: Livorno p. 36, Pisa° 31, Robur Siena 30, Viterbese Castrense° 27, Carrarese, Lucchese°, Olbia 23, Monza, Arzachena, Piacenza 21, Giana erminio, Pistoiese 20, Arezzo 19, Pontedera 16, Pro Piacenza 14, Cuneo 13, Alessandria 12, Prato 11, Gavorrano 10. ° = una partita in più per turno di riposo da effettuare. MARCATORI: 10 reti: Tavano (Carrarese), 9 reti: Bruno (Giana), Ragatzu (Olbia), 8 reti: Vantaggiato (Livorno), 7 reti: Ferrari (Pistoiese). Il punto sul campionato E’ finita l’imbattibilità del Livorno che cade a Pisa; torna a vincere il Siena ed è lotta a tre, tutta toscana, per la promozione diretta. In coda bagarre tra sei squadre in zona play out. Di fronte a quasi 9mila spettatori, Eusepi (5) segna il gol partita per il Pisa (31) che pone fine alla serie utile del Livorno. Gli amaranto rimangono primi a 36 punti, 5 di vantaggio sui neroazzurri che hanno perso solo ad Olbia, alla prima giornata, ma che devono ancora riposare (ultima giornata). Capolista che finisce in 10 per l’espulsione di Maiorino (81’). Il Siena (30) si aggiudica, a fatica , il derby contro l’Arezzo (19): meglio gli ospiti ma decide il gol di Marotta (al rientro) nella più classica delle ripartenze al 78’. E’ la Viterbese (27) la quarta forza del girone: fa bene la cura Sottili (terza vittoria in una settimana, Coppa Italia compresa). Eloquente il 3-0 inflitto al Cuneo (13), alla quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate. I gol sono di Sini al 5’, Baldassin al 75’ e Vandeputte al 80’. Un terzetto a 23 punti, con la Carrarese che raggiunge Lucchese ed Olbia: netto il successo degli apuani, 4-1, contro il Pontedera (16). A segno Bentivegna al 15’, Vassallo al 52’; accorcia Caponi al 64’, ma partita chiusa dalla doppietta di Tavano, nuovo capocannoniere con 10 reti. Senza lo squalificato Fanucchi e dopo 5 partite utili consecutive, clamoroso il tonfo casalingo della Lucchese, battuta 0-3 dalla Giana (20): la sblocca Perna al 16’ poi rosso a Baroni e padroni di casa in inferiorità numerica. Ripresa tutta lombarda con i gol di Pinardi al 74’ e Gullit al 88’. Terza sconfitta consecutiva dell’Olbia e seconda vittoria stagionale per il Prato (11) che lascia l’ultimo posto della classifica: decide un clamoroso autogol di Ogunseye al 66’ che, di testa, devia una punizione di Liurni. Importante successo esterno del Pro Piacenza (14) che vince a Grosseto contro il Gavorrano (10), nuovamente fanalino di coda del girone: gol partita di Alessandro al minuto 87. Da segnalare la traversa centrata da Borghini nel primo tempo. Unico pari di giornata quello tra Arzachena (21) e Pistoiese (20): ospiti avanti con Minardi al 62’ e raggiunti da Vono (5) al 83’. Nell’anticipo di venerdì il Piacenza (21) rimonta il doppio vantaggio dell’Alessandria (12): l’autorete di Morosini e l’errore di Fumagalli su conclusione di Gonzalez non bastano ai Grigi per scacciare la crisi. L’ingresso di Corazza scombina i piani di mister Marcolini e, in 20 minuti, gara ribaltata: doppietta dell’ex Novara (64’ e 85’) e a segno anche il “corazziere” Romero (77’). Domani si replica la stessa partita per la Coppa Italia, ma già l’attenzione è per domenica: il match contro il Gavorrano al Moccagatta vale doppio per le rispettive classifiche. (Alessandria US 1912)

Girone A

Piacenza Calcio 1919 - Alessandria US 1912 3 - 2 (0 - 1)

RETI:

34. aut. Morosini T. [Pi] , 64. Corazza S. [Pi] , 78. Romero N. [Pi] , 86. Corazza S. [Pi] 48. González P.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PIACENZA CALCIO 1919: Fumagalli, Mora [56. Di Cecco], Silva, Pergreffi, Masciangelo, Morosini, Della Latta, Segre, Nobile, Romero, Scaccabarozzi [56. Corazza]. A disp.: Lanzano, Ferri, Bini, Carollo, Masullo, Sarzi, Puttini, Castellana, Zecca. All.: Franzini Arnaldo.

Arbitro: Perotti Pierantonio (Legnano) [Zingrillo, Graziano]

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