Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2019/2020
Serie C
18-01-2020 - Giornata: 22 - Meda - Città di Meda
Girone A


Renate 1947 AC - Alessandria US 1912 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 21. Guglielmotti D. [Re]

Alessandria US 1912 Valentini Alex, Sciacca Giacomo [72. Dossena Alberto], Cosenza Francesco, Prestia Giuseppe, Gilli Filippo [62. Eleuteri Alessandro], Casarini Federico, Chiarello Riccardo [46. Di Quinzio Davide], Castellano Fabio [72. Gazzi Alessandro], Celia Raffaele, Arrighini Andrea, Sartore Francisco [46. Eusepi Umberto] A disp.:(P) Crisanto Lorenzo, Gerace Matteo, Gjura Kleto, M Hamsi Oussama, Pandolfi Luca All.: Scazzola Cristiano

Formazione avversaria
RENATE 1947 AC: Satalino, Marchetti, Damonte, Possenti, Guglielmotti, Kabashi, Ranieri [92. Magli], Pizzul, Galuppini [79. Sorrentino], Grbac [68. Rada], Plescia. A disp.: Stucchi, Petito, Confalonieri, De Sena. All.: Diana Aimo

Arbitro: Moriconi Davide (Roma 2) [Dell’Olio, De Chirico]
Note
Ammoniti: 35. Damonte [R], 47. Gilli [A], 54. Cosenza [A], 58. Plescia [R], 93. Satalino [R], 94. Prestia [A]. Angoli: 3-2 Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 400 circa, abbonati 65. Giornata soleggiata, terreno in condizioni appena accettabili. Inizio ore 15,00

Commento
ALESSANDRIA, CHE PENA: MAI COSÌ BRUTTA Non una idea di gioco, non una azione. Il Renate vince e merita. Formazione incomprensibile La più brutta Alessandria della stagione. Più anche degli ultimi 20 minuti con l'Albinoleffe. Peggio del secondo tempo a Crema. Una squadra messa male in campo, con scelte inspiegabili, in balia di un avversario ordinato, organizzato, che fa il gioco dall'inizio alla fine. Non una sola parata per Sattalino, non una azione, non una idea: indisponenti tutti, neppure vanno sotto la curva a salutare chi li ha incitato per 95 minuti. Una pena LE SQUADRE Scazzola torna al 3-5-2, con Gilli a destra e Sciacca quinto sulla linea di centrocampo. Playmaker è Casarini, con Chiarello e Castellano mezzeali. In attacco Eusepi parte ancora dalla panchina e Sartore fa coppia con Arrighini. Il Renate recupera Damonte e in attacco, al fianco di Galuppini, c'è Plescia LA PARTITA L'Alessandria si presenta bene, al 4', Sciacca entra in area e serve Sartore, tocco sotto fuori di poco. Al quarto d'ora l'occasione enorme per passare il vantaggio: ripartenza, Arrighini avanza centralmente, appoggio per Sartore che anziché incrociare, calcia addosso al portiere. La prestazione dei Grigi si esaurisce qui: poi solo Renate, gli ospiti inesistenti e nervosi, in affanno tutte le volte che i due esterni Guglielmotti e Pizzul si alzano o Grbac cerca la soluzione centrale. Al 22' è il Renate a segnare: schema mandato a memoria, l'Alessandria gestisce ma il pallone centralmente, si sgancia Pizzul a sinistra, palla sul secondo palo per l'incornata di Guglielmotti, che prende il tempo a Prestia. Al 33' Valentini in due tempi su Grbac. Già alla mezzora si alzano dalla panchina Eusepi e Di Quinzio: la formazione del primo tempo proprio non convince ed è anche piuttosto incomprensibile. Scazzola prova a cambiare la gara con una doppia sostituzione a inizio ripresa, dentro Eusepi e Di Quinzio, al debutto, al posto di Sartore e Chiarello, assolutamente impalpabili, anche se è difficile trovare uno salvabile nei primi 45'. Gli effetti non si vedono, anzi al 10' il Renate va vicinissimo al raddoppio, taglio di Ranieri da destra, Plescia in scivolata non ci arriva di un soffio. Insiste il Renate, al 15' Kabashi lancia Galuppini che, liberissimo, calcia alto. E' il momento anche di Eleuteri, per Gilli che proprio terzo nella linea di difesa non ci sta. Il nuovo arrivato va sulla linea a cinque e Sciacca si abbassa. Poi anche Dossena (perché non dall'inizio) e Gazzi: nessuno scossone, a parte un colpo di testa di Gazzi(38'), alto. Anzi, i Grigi rischiano ancora di andare sotto, al 42', Plescia si beve Celia e Prestia e poi incrocia e Valentini allunga in angolo. Quattro minuti di recuperi brutti come i 90'. (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) Disastro dei grigi a Meda ALESSANDRIA, IMBARAZZANTE POVERTÀ DI IDEE L’UNICO SCHEMA È IL LANCIO LUNGO DI COSENZA Non uno, ma almeno due passi indietro rispetto al pareggio con la Carrarese. La prestazione dei grigi a Meda col Renate è impalpabile e totalmente negativa. Tutta la partita in realtà è brutta nel suo complesso: ma l’Alessandria, al contrario dei brianzoli, non trova mai il passo e le idee da grande squadra arenandosi di fronte alla solidità degli uomini di Diana, tanto attenti quanto efficaci nel mettere in campo giocate semplici e redditizie. Fuori Suljic ma recuperato Gazzi, e con i nuovi Di Quinzio ed Eleuteri a disposizione, il tecnico Scazzola torna al 3-5-2. Fanno discutere sia il modulo, sia la sperimentazione di due nuove soluzioni, ovvero Gilli (alla prima da titolare) al fianco di Cosenza e Prestia, mentre Sciacca è dirottato nel ruolo di esterno destro di centrocampo. Di fatto, soltanto i primi 10’ lasciano ben sperare: l’Alessandria ha l’occasione con Sartore, ma il brasiliano spreca. Da quel momento sarà buio pesto. I padroni di casa prendono in mano il pallino del gioco, portano il pressing alto sugli interni di centrocampo dell’Alessandria e arrivano sempre primi sulle seconde palle. Grigi senza luce e con fraseggi frammentari: mai due passaggi di fila messi insieme, la mediana dei lombardi ha maggiore brillantezza e da un’azione particolarmente insistita arriva il gol decisivo. Di fatto, il Renate «stana» gli avversari con una serie interminabile di scambi, poi approfitta di un disimpegno corto di Gilli e sul cross la difesa è ferma. Game, set and match. Lo svantaggio non scuote i mandrogni, anzi li manda in confusione: comincia un inspiegabile partita di «tamburello», con palle lunghe di Cosenza a scavalcare il centrocampo. Il barbuto difensore continuerà fino al novantesimo a giocare «alla Bonucci» ma i suoi lanci saranno tutti preda dell’attenta difesa di casa. Le difficoltà emergono anche in fase di uscita: il pallone sembra scottare nei piedi dei grigi, per Guglielomotti e Kabashi è un gioco da ragazzi spezzare ogni trama e andare al veloce contrattacco. La scossa non arriva neppure con le sostituzioni. Di Quinzio ed Eusepi il loro lo fanno, entra anche Eleuteri che si piazza nel suo ruolo naturale e produce un paio di affondi. Ma il refrain della partita però non cambia perché i grigi non provano a giocare alti mettendo pressione agli avversari: se lo fanno, si espongono al contropiede del Renate che crea alcuni pericoli concreti dalle parti di Valentini. In casa Alessandria si vede qualche accenno di gioco palla a terra grazie a Di Quinzio, ma è un fuoco di paglia perché l’affanno prende il sopravvento: gli attaccanti si ritrovano sempre spalle alle porta ed è emblematico che, a dieci minuti dalla fine, Eusepi per ricevere un pallone giocabile, debba retrocedere nella propria trequarti. La frequenza della palla «in the box» aumenta nel finale ed esalta la retroguardia delle pantere. Alla resa dei conti, c’è poco da salvare e nel pomeriggio di Meda non c’è neppure l’alibi delle assenze. I grigi devono ritrovare un gioco credibile, a cominciare dal recupero di mercoledì nel covo del Gozzano, altrimenti saranno guai. (La Stampa Ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) Quella mandrogna si conferma una piazza «trita-allenatori» (13 quelli della gestione Di Masi) e nemmeno Cristiano Scazzola è riuscito a sottrarsi a questa legge. La prestazione molto deludente offerta dalla squadra contro il Renate, con l’aggiunta di alcune scelte tattiche e di formazione discutibili hanno pesato sulla decisione. Un summit in società già dopo il disastro di Meda, poi l’annuncio della separazione. Scazzola era arrivato all’Alessandria con molto credito dopo un campionato esaltante col malandato Cuneo. Le cinque vittorie e i due pareggi in sette partire avevano illuso, poi la flessione è stata enorme. In bilico già a inizio dicembre, si era salvato con la bella vittoria sulla Pro Vercelli. Il flop col Renate e qualche segnale colto nello spogliatoio hanno indotto la società ad affidarsi per ora al vice Marco Martini che, con molta probabilità, guiderà i grigi mercoledì pomeriggio. (La Stampa Ed. Piemonte, 20 gennaio – Francesco Gastaldi) GUGLIELMOTTI, LA SESTA DECISIVA RENATE GIÙ IL TABÙ ALESSANDRIA Il Renate torna alla vittoria interna che mancava dal 13 ottobre e sfata il tabù Alessandria che non aveva mai battuto in casa dal debutto nei professionisti. Partita che è stata completamente nelle mani dei padroni di casa con gli ospiti che non is sono mai fatti pericolosi dalle parti di Satalino tranne per una conclusione insidiosa di Sartore al 16’. Guglielmotti ha realizzato la sua seta rete in stagione finalizzando di testa il perfetto cross di Pizzul: il Renate conferma così il terzo posto in solitaria. (La Gazzetta dello Sport – Franco Cantù) ALESSANDRIA E GOZZANO: NUOVI TECNICI VERSO IL DERBY Mercoledì Gozzano e Alessandria si affrontano nel derby piemontese, il primo di campionato nella storia giocato nel rinnovato stadio di Gozzano. E le due squadre arrivano a questo appuntamento in grave crisi di risultati e anche di classifica, tanto è vero che dopo gli anticipi le due società sono intervenute cambiando l’allenatore. Il Gozzano, dopo l’1-1 interno con la Pistoiese, ha deciso di esonerare David Sassarini e al suo posto sceglie tra Pino Rigoli e il ritorno di Tonino Soda. Invece l’Alessandria, dopo la sconfitta di sabato sul campo del Renate, ha sollevato dall’incarico Cristiano Scazzola, promuovendo al suo posto il vice Marco Martini. (La Gazzetta dello Sport, 20 gennaio) Esulta il Renate ALESSANDRIA NON PERVENUTA Di Masi scuro in volto: summit con Scazzola Irriconoscibile. Brutta come mai è stata in questa stagione. Con una formazione iniziale cervellotica, scelte incomprensibili, neppure giustificabili con le tre gare in una settimana. L'Alessandria affonda nel secondo spareggio e scivola all'indietro in classifica, con una preoccupante involuzione tattica. Il Renate merita, perché ha organizzazione, ha gioco, va oltre l'emergenza in difesa, inventando Damonte difensore, che nasconde sempre la palla ad Arrighini. Non è da bocciare il ritorno al 3-5-2, ma l'interpretazione, di fatto un 5-3-2 con spinta inesistente dagli esterni e un centrocampo che non ha garantito né filtro, né impostazione. Non un tiro in porta a parte l'occasione al 15' che Sartore si divora, calciando addosso a Satalino la palla servita bene (unico passaggio riuscito) da Arrighini. Da quel momento solo le “pantere” di Diana. meritatamente in vantaggio al 22’, anche se sul gol c’è molta complicità degli ospiti su uno schema che ha già fruttato al Renate alcune reti, con capitan Guglielmotti libero di saltare sul secondo palo e schiacciare in rete. Reazione? Inesistente e Scazzola sconfessa le scelte iniziali, che evidentemente non convincono neppure lui, con il doppio cambio a inizio ripresa. Dentro Eusepi e di Quinzio, ma nessun effetto, anzi al 10’ e al 15’ il Renate, in ripartenza, potrebbe segnare ancora, ma Plescia arriva di un soffio in ritardo sul taglio di Ranieri e Galuppini calcia un metro sulla traversa. L’Alessandria sempre non pervenuta, l’unico che prova ad evitare un ko più severo è Valentini, con la gamba allunga in angolo la conclusione di Plescia (42’). Il presidente Di Masi se ne va scuro in volto, possibile un summit anche con il tecnico. Mentre i padroni di casa annunciano il ritorno di Scaccabarozzi. (Tuttosport – Mimma Caligaris) DIVORZIO DA SCAZZOLA. GRIGI AFFIDATI A MARTINI: ASTA IN POLE L'Alessandria divorzia da Cristiano Scazzola. Una separazione accelerata dal disastro contro il Renate, ma certo i numeri degli ultimi mesi -12 punti nelle ultime 14 gare - avevano incrinato la fiducia in un tecnico al quale, in estate, era stata affidata la costruzione di un percorso per un traguardo importante nel medio termine. In questa stagione alzare la posizione rispetto al 10° posto dello scorso campionato, lavorando con un gruppo da potenziare in estate per puntare al salto di categoria l'anno prossimo. La posizione di Scazzola non era già più così solida dopo il ko a Crema con la Pergolettese, la vittoria con la Pro Vercelli, la lunga sosta e i primi innesti dal mercato hanno allungato i tempi di una decisione che è diventata quasi naturale dopo la pessima prova a Meda, in cui le scelte di formazione hanno sorpreso tutti, sicuramente anche la proprietà. Decisione sofferta, già sabato sera un confronto per valutare la scelta più giusta, annunciata subito all'ormai ex tecnico. Ieri mattina la squadra è stata affidata al secondo, Marco Martini. Soluzione interna fino a fine stagione o, invece, solo un traghettatore, nella settimana delle due partite ravvicinate, a Gozzano e in casa con l'Olbia? La seconda ipotesi ha preso quota nelle ultime ore: Martini sarà, con ogni probabilità, in panchina mercoledì, ma prima dell'Olbia, domenica al Moccagatta, o immediatamente dopo, è atteso un nuovo tecnico, con cui Martini continuerà a collaborare. Il ds Fabio Artico e la società stanno valutando più profili, non solo fino a fine stagione, ma già operativo per il prossimo campionato. Un nuovo allenatore a cui la società metterà ancora a disposizione un attaccante e un difensore. Fra i nomi circolati anche quello di Tonino Asta, legato da un rapporto di conoscenza e amicizia con il presidente Luca Di Masi. «In questi anni contatti ci sono stati, poi abbiamo fatto scelte diverse entrambi. Ma questa volta – sottolinea l’ex granata - non sono stato chiamato». Meno probabile Michele Pazienza, che ritroverebbe Di Quinzio, ma ha pochissima esperienza in categoria. (Tuttosport, 20 gennaio – Mimma Caligaris) CI PENSA “GUGLIE”, TRE PUNTI D’ORO PER I NERAZZURRI! Per la prima volta nei Professionisti, il Renate riesce a domare l’Alessandria davanti al pubblico amico. Terzo successo in quattordici scontri diretti, ma soprattutto ripartenza di slancio dopo l’immeritata sconfitta nello scontro diretto di Pontedera. Il successo al “Città di Meda” mancava addirittura dal 13 ottobre (Renate-Gozzano 3-0), e dopo una lunga serie di “X”, ecco finalmente tre punti che rafforzano le convinzioni del gruppo di Aimo Diana. Se contro i toscani, a decidere erano stati un paio di episodi isolati, contro i grigi non si è vista nemmeno l’ombra di una sbavatura. Renate promosso a pieni voti. Il 2020 casalingo – pantere imbattute nel girone d’andata – si apre subito con la difficile sfida contro l’Alessandria, sempre uscita imbattuta nei sei precedenti nella tana nerazzurra. Se mister Scazzola può sorridere per una rosa che torna di fatto al gran completo, sul versante brianzolo mister Diana deve fare i conti con una rosa decimata dalle assenze. Con Teso uscito in direzione Gorgonzola, le squalifiche di capitan Anghileri e Baniya, unite ai forfait di Militari e Pelle (out anche a Pontedera), sono 18 gli effettivi a disposizioni, due dei quali i giovanissimi Confalonieri e Petito. Di positivo c’è il recupero-lampo di Damonte, in un reparto in cui Marchetti fa l’esordio dal 1′. Diana opta per il 3-4-2-1 in apertura con Guglielmotti e Pizzul sulle corsie di centrocampo e Grbac ad affiancare Galuppini (già in doppia cifra) alle spalle di Plescia. I grigi recuperano Cosenza (out per squalifica contro la Carrarese) e l’acciaccato Gazzi, mentre Prestia ed Eusepi hanno già messo minuti nelle gambe nel 2-2 contro i “marmiferi”. I volti nuovi Di Quinzio ed Eleuteri si accomodano in panchina. Alessandria che dopo il 4-3-3 adoperato contro la Carrarese vira su un 3-4-3 con Sartore e Chiarello che affiancano Arrighini nel tandem offensivo. C’è Sciacca sull’out destro di centrocampo, con Gilli che invece completa il pacchetto difensivo comandato da Cosenza. Grande equilibrio al “Città di Meda” dopo i primi 15′ di gioco. A provarci subito sono i grigi con una combinazione tra Chiarello e Arrighini, che col piattone in corsa non centra lo specchio di porta. Le pantere si assestano e provano a dettare i tempi di gioco, ma al 16′ su un errato disimpegno di Marchetti, l’Alessandria sfiora il vantaggio. Arrighini al limite premia l’inserimento di Sartore, sinistro angolato e ottima risposta di Satalino, che evita il peggio. Sul capovolgimento di fronte, i brianzoli non capitalizzano al meglio un break ispirato da Grbac, che predilige lo scarico su un Galuppini in precario equilibrio e già troppo vicino alla riga di fondo. poco male, pochi giri di lancette dopo, al termine di un’azione insistita, il Renate passa in vantaggio. Il sinistro dal limite di Galuppini, deviato da Cosenza, arriva dalle parti di Pizzul, il cui cross è un “cioccolatino” per lo stacco imperioso di Guglielmotti, come sempre incisivo dentro l’area piccola. Rete numero sei in campionato per la “freccia di Vercelli”; Alessandria scossa e poco precisa in fase di impostazione, che rischia ancora al minuto 32. Galuppini verticalizza per Grbac, sterzata su Prestia e sinistro a giro che Valentini blocca in due tempi. Bel primo tempo del Renate per qualità nelle giocate e per l’intensità con cui ha aggredito costantemente gli ospiti. Non contento della prima frazione di gioco, mister Scazzola opera subito due sostituzioni. Escono Sartore (non al meglio fisicamente) e Chiarello, dentro bomber Eusepi e Di Quinzio, approdato a metà settimana dal Pisa. Accantonato il 3-4-3, si torna al collaudato 3-5-2. Il primo “flash” della ripresa è di marca nerazzurra, con il missile scagliato da Kabashi che sorvola la traversa. Al 10′ grande chance per portarsi a “+2” sui grigi. Ranieri va in pressione e recupera palla al limite, dopo lo scambio nello stretto con Galuppini la mette bassa al centro per Plescia, che in spaccata non riesce ad impattare la sfera. Piacciono, eccome, i ragazzi di Aimo Diana, che peccano ancora di cinismo al quarto d’ora. Splendida la verticalizzazione di Grbac per la corsa di Galuppini, che col sinistro calcia alto. Un vero peccato. Intanto, Scazzola pesca dalla panchina l’altro nuovo acquisto, Eleuteri, che rileva Gilli e va a fare il quinto di centrocampo. La risposta di Diana? Dopo qualche minuto a lasciare il campo è un ottimo Grbac. Dentro Rada al posto del croato, con transizione al 3-5-2 per rinfoltire la mediana in vista dei logici assalti grigi nell’ultima “fetta” di partita. In realtà però, la gestione delle pantere è a dir poco ottimale, visto che Satalino di fatto non deve nemmeno sporcare i guantoni, a differenza di un Valentini monumentale al 43′ sulla rasoiata di un encomiabile Plescia. Anche il recupero corre via senza pericoli, Renate batte Alessandria e consolida con pieno merito la terza posizione in classifica, in attesa del recupero di mercoledì pomeriggio (ore 15:00) contro la Giana Erminio. (Renate Calcio) RISULTATI: AlbinoLeffe - Pro Vercelli 2-0 Carrarese - Robur Siena 3-1 Gozzano – Pistoiese 1-1 Juventus U23 – Arezzo 1-0 Lecco – Novara 3-2 Monza – Como 1-1 Olbia – Pontedera 1-1 Pergolettese - Pro Patria 0-3 Pianese - Giana Erminio 1-2 CLASSIFICA: Monza p. 50, Pontedera 40, Renate 36, Carrarese 35, AlbinoLeffe, Novara, Robur Siena 32, Alessandria 29, Pro Patria, Como, Arezzo, Juventus U23 27, Pistoiese 25, Pro Vercelli 24, Lecco 23, Pianese 20, Gozzano, Pergolettese 19, Olbia, Giana Erminio 14. Tutte le squadre hanno una partita da recuperare a causa della sospensione dell’intera giornata prevista per il 21.12.2019. MARCATORI: 13 RETI: Infantino (Carrarese); 10 RETI: Galuppini (Renate), 9 RETI: Cutolo (Arezzo); De Cenco (Pontedera), 8 RETI Gabrielloni (Como); Bortolussi (Novara), Il punto sul campionato Monza fermato in casa dal Como; Pontedera stoppato ad Olbia. La Carrarese vince il derby contro Siena. Dopo gli anticipi di sabato saltano le panchine di Alessandria e Gozzano. Chiusa la striscia positiva della Pergolettese. Il gol di Paletta al 48′ evita al Monza (50) la sconfitta interna: buona la prova del Como (27) in vantaggio con Marano nel primo tempo. La capolista recrimina per le traverse centrate da Finotto e Armellino. Il Pontedera (40) non va oltre il pari (1-1) a Olbia (14): succede tutto nel finale del primo tempo, nel giro di un minuto, con il vantaggio ospite di Ropolo e il pareggio di La Rosa. Importante successo della Carrarese (35) che si trova ora in quarta posizione: delude la Robur Siena (32) che va sotto per i gol di Cardoselli, Tedeschi e Infantino (13). Solo nel finale accorcia Ortolini. La Juventus (27) non vinceva in campionato da fine ottobre: al Moccagatta cade l’Arezzo, raggiunto in classifica dai bianconeri, in gol con Zanimacchia. Toscani che recriminano per la traversa di Cutolo al 74′. A quota 27 anche la Pro Patria che chiude la striscia positiva della Pergolettese (19): la seconda vittoria consecutiva in trasferta porta la firma di Ghioldi, Parker e Mastroianni (6). Cade il Novara (32) a Lecco (23): gara caratterizzata da un guasto all’impianto di illuminazione. Piemontesi avanti con Cagnano al 28′, ma raggiunti da D’Anna al 41′. Il black out è al 55′. Quando si riprende chiudono il match, in un minuto, Capogna e ancora D’Anna. Finale nervoso con il rosso a Giudici e rigore per il Novara trasformato da Bortolussi, ma finisce 3-2 per i lariani che escono dalla zona playout. Nella zona rischio entra invece la Pianese (20) superata in casa dalla Giana (14): la seconda vittoria stagionale permette ai milanesi di agguantare l’Olbia. Decide la doppietta di Perna (5); inutile il momentaneo pari di Momentè (6) su calcio di rigore. Negli altri anticipi di sabato l’Albinoleffe (32) batte la Pro Vercelli (24) ed ora è sesto, in coabitazione con la R. Siena. Partita decisa da Sibilli nel primo tempo e Giorgione (7) nel finale. Finisce 1-1 tra Gozzano (19) e Pistoiese (25): a segno Terigi e Pozzebon. Per i toscani è il sesto pari consecutivo, mentre i rossoblu esonerano mister Sassarini. Stessa sorte per Cristiano Scazzola dopo il ko dei Grigi a Renate (36): i neroazzurri tornano a vincere in casa dopo tre mesi, mentre l’Alessandria (29) è ottava con 3 sconfitte consecutive in trasferta e 1 punto nelle ultime 5 fuori casa. A Marco Martini è stata affidata la conduzione tecnica in vista della partita di mercoledì proprio a Gozzano. (Alessandria US 1912)

Girone A

Renate 1947 AC - Alessandria US 1912 1 - 0 (1 - 0)

RETI:

21. Guglielmotti D. [Re]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

RENATE 1947 AC: Satalino, Marchetti, Damonte, Possenti, Guglielmotti, Kabashi, Ranieri [92. Magli], Pizzul, Galuppini [79. Sorrentino], Grbac [68. Rada], Plescia. A disp.: Stucchi, Petito, Confalonieri, De Sena. All.: Diana Aimo

Arbitro: Moriconi Davide (Roma 2) [Dell’Olio, De Chirico]

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