Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
30-11-2021 - Giornata: 15 - Lignano Sabbiadoro - Guido Teghil


Pordenone Calcio - Alessandria US 1912 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 15. Pinato M. [Po] , 61. Folorunsho M. [Po]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Prestia Giuseppe, Di Gennaro Matteo, Parodi Luca, Mustacchio Mattia [46. Pierozzi Edoardo], Casarini Federico [73. Bruccini Mirko], Milanese Tommaso, Lunetta Gabriel Antonio [60. Orlando Francesco Pio], Chiarello Riccardo, Corazza Simone [60. Palombi Simone], Arrighini Andrea [60. Kolaj Aristidi] A disp.:Ba Abou-Malal, Beghetto Andrea, Benedetti Simone, Celesia Christian, (P) Crisanto Lorenzo, (P) Russo Alessandro All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
PORDENONE CALCIO: Perisan, Magnino, Camporese, Barison, Falasco, Pinato [70. Kupisz], Pasa, Zammarini, Cambiaghi [76. Pellegrini], Butic [77. Sylla], Folorunsho. A disp.: Bindi, Stefani, Petriccione, Ciciretti, Onisa, Secli, Bassoli, Chrzanowski, Perri. All.: Tedino Bruno

Arbitro: Marchetti Matteo (Ostia Lido) [Lanotte, D’Ascanio; IV: Delrio; VAR: Giua; AVAR: Scatragli]
Note
Ammoniti: 7. Folorunsho [P], 46. Pinato [P], 64. Chiarello [A], 69. Camporese [P], 80. Bruccini [A], 93. Pierozzi [A]. Angoli: 3-9. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 750 circa (448 paganti, 187 abbonati, incasso € 5.999) Statistiche: Possesso palla 38%-62% Tiri totali 12-15, in porta 6-5, parate 5-4; Falli: 16-17; Fuorigioco: 1-1, Passaggi totali: 295-464; Precisione Passaggi: 65,4%-79,7% (dati: Diretta.it) Serata fredda, terreno leggermente ghiacciato Inizio martedì ore 20,30

Commento
I RAMARRI SONO INDIGESTI Molti degli apprezzamenti formulati dopo la partita con la Cremonese vanno ridimensionati dopo la partita di Lignano Sabbiadoro. Il rendimento complessivo ha subito un secco calo e alcuni dei giocatori distintisi sabato hanno steccato. Sono mancate intensità e cattiveria, quelle doti che avevano permesso di vincere due partite consecutive. Invece l'Alessandria torna dalla trasferta in Friuli con nessun punto e con Pisseri sugli scudi per aver salvato la squadra da una punizione ancora più pesante. Due reti subite al quarto d’ora dei due tempi (Pinato nel primo e Forolunsho nel secondo) mai rimontate hanno determinato il risultato che, alla fine, è stato ampiamente meritato dai neroverdi malgrado la sterile supremazia alessandrina. Un tiro parato a Mustacchio all’inizio, una deviazione di un difensore a portiere battuto su conclusione di Milanese subito dopo il primo gol e altre due parate dell’estremo Perisan nel finale dei due tempi sono state le uniche produzioni offensive dell’Alessandria. Peccato. Un risultato positivo avrebbe avuto enormi benefici sulla classifica per le contemporanee sconfitte di Crotone, Cosenza, Vicenza e Spal. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno questa battuta di arresto potrebbe essere quasi indolore visto che il distacco dalle formazioni che precedono sono rimasti immutati. Però la gara con il Pordenone deve restare un episodio isolato. Domenica al Mocca bisognerà rivedere l’Alessandria delle ultime uscite. (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) Ko col Pordenone. È la prima vittoria stagionale dei friulani, che stendono i Grigi con le reti di Pinato e Folorunsho FLOP ALESSANDRIA! Vince la squadra che non lo aveva mai fatto in questo campionato, ma più dei Grigi ha voluto questo successo, Il Pordenone soffre per un quarto d'ora, quando la squadra di Longo aggredisce e crea tre occasioni, prima di andare sotto quando per la prima volta i padroni di casa scendono nella metacampo alessandrina. E' uno stop che deve insegnare molto all'Alessandria, all'inizio nella stessa versione delle due vittorie di fila e, anche, con l'atteggiamento giusto, un approccio intenso e lucido, la facilità di scendere, soprattutto a sinistra, e l'avversario frenato dalla paura e dal peso di un successo ancora assente in quattordici turni. Che la gara a Lignano dovesse essere una svolta per gli uomini di Tedino si è capito da come l'hanno interpretata e la scintilla è stata propria la rete: una palla filtrante di Pasa, Pinato s'infila da dietro e incrocia alle spalle di Pisseri. La reazione è immediata, alla prima discesa è Milanese a liberarsi al limite e calciare a colpo sicuro, e senza una deviazione la palla avrebbe beffato Perisan. Una sola fiammata, poi gli ospiti sprecano troppi palloni e aiutano il Pordenone a recuperare, soprattutto in mezzo al campo, mentre a destra si soffrono, troppo, le accelerazioni di Folonrusho che, a dire il vero, rischia un rosso dopo 6' per un fallaccio su Parodi. Marchetti lo grazia, gli sventola solo il giallo, e l'esterno offensivo diventa uno dei protagonisti, per nulla condizionato dall'ammonizione. E l'Alessandria? Non è incisiva con gli esterni, che accelerano, ma non a sufficienza e i palloni in area diminuiscono. La ripresa, soprattutto, è del Pordenone: Longo lascia negli spogliatoi Mustacchio, per un problema alla schiena da valutare e inserisce Pierozzi, poi cambia tutto l'attacco, ma al 16' proprio Pierozzi perde un pallone in fase di costruzione, Canbiaghi s'invola, tagliando in area per Folorunsho, su cui Di Gennaro non riesce a rinvenire e Pisseri è infilato, incolpevolmente. Il contributo dei nuovi non si vede e non si sente, e, anzi, è il portiere a evitare un passivo peggiore per l'Alessandria, con due interventi decisivi nel finale, su Kupisz e Sylla, due volti nuovi che, al contrario di quelli aggiunti da Longo, aiutano il Pordenone a sbloccarsi. Un passo indietro per gli uomini di Longo e una lezione che il tecnico non si stanca di ripetere: l'Alessandria può fare strada solo con prestazioni perfette e quella offerta al Teghil non la è, per attenzione, per cura degli particolari, per ferocia, per lucidità. La continuità ancora condiziona una formazione che, unica nota positiva, ha recuperato Bruccini, soluzione in più per un centrocampo questa volta in fatica e poco propositivo. I grigi possono però trovare un motivo per sorridere anche nella sconfitta: nonostante il brutto ko patito col Pordenone, hanno perso anche le dirette avversarie nella lotta per non retrocedere, ossia Spal e Cosenza. (Tuttosport – Mimma Caligaris) DAGLI ALTRI CAMPI L’UNICA GIOIA PER I GRIGI Squadra fiacca a Pordenone, Longo non ottiene quanto sperato dagli undici che avevano battuto la Cremonese Anche i cambi non incidono e i friulani vincono con una rete per tempo. Ma la classifica in coda resta invariata Il Pordenone ricorda ai grigi quanto dura sia la strada che porta alla salvezza in serie B. Pesante 0-2 a Lignano contro un’avversaria cinica nello sfruttare le occasioni e armata del sacro furore di chi deve fare punti a tutti i costi. Non che l’Alessandria debba concedere, anzi, ma se non si mette in campo l’ardore si finisce ko e la squadra di Longo deve registrare un passo indietro rispetto alle due precedenti uscite. Per la terza partita consecutiva, dopo Ferrara e la sfida casalinga con la Cremonese, giocano gli stessi undici titolari. Comincia forte l’Alessandria sfiorando subito il vantaggio con Mustacchio: i lanci lunghi dalla difesa a scavalcare il centrocampo e le spizzate degli attaccanti a mettere in movimento gli esterni sembrano buone soluzioni, non sarà così. La manovra si sviluppa soprattutto a sinistra dove si infilano nello spazio sia Lunetta sia Arrighini. Ma al quarto d’ora sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Pinato, che si incunea nella difesa ospite e col suo destro non dà scampo a Pisseri. I grigi si scuotono subito, alzando il baricentro dell’azione mentre i friulani, forti del vantaggio, agiscono di rimessa. L’Alessandria sceglie di viaggiare per via centrali, Milanese insiste coi palloni filtranti per favorire Chiarello ma la difesa di casa si chiude sempre in maniera efficace. Nel frattempo si affievolisce la spinta sulle corsie esterne con Mustacchio e Lunetta che faticano a trovare la linea di fondo, favorendo gli uomini di Tedino bravi ad amministrare il vantaggio senza correre particolari rischi. Mantenere la supremazia territoriale non è sufficiente, nonostante il volume di gioco sviluppato, gli uomini di Longo vanno a sbattere contro l’attenta difesa dei «ramarri ». Cambi a inizio ripresa con Pierozzi per lo spento Mustacchio e Parodi sulla corsia destra: nuovi interpreti lungo la catena di destra mandrogna per cercare di scardinare l’attento schieramento del Pordenone. I grigi rinunciano al fraseggio che aveva caratterizzato i primi 45’ provando a dare più velocità alla manovra e insistendo sulla corsia di sinistra con Milanese che assume una posizione più avanzata. Qualche tocco di troppo sbagliato però apre molti spazi per le ripartenze in contropiede dei friulani che tengono sempre in apprensione la difesa ospite. Subito dopo i tre cambi, arriva la doccia fredda col raddoppio di Folorunsho che beffa Di Gennaro e Pisseri. Per i grigi la strada si fa in salita, il doppio vantaggio fa viaggiare sul velluto il Pordenone. Chiaro il binario sul quale i neroverdi vogliono incanalare il match: lasciare la manovra all’Alessandria per sfruttare i tanti metri di campo a disposizione con gli ospiti naturalmente sbilanciati in avanti. Lo sguardo perplesso di Longo a una manciata di minuti dalla fine vale forse più di qualunque altro commento: la sua Alessandria lascia sul campo del Pordenone tre punti pesanti nel prosieguo della rincorsa a zone più tranquille, buon che tutte le dirette concorrenti perdano in contemporanea. (La Stampa ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) Un segnale dalla zona calda PORDENONE, PRIMA FESTA L’ALESSANDRIA FINISCE K.O. È finita con i giocatori sotto la curva, incitati dai pochi presenti del Teghil: un epilogo così non si vedeva dallo scorso 10 maggio, gara che diede la salvezza. Il Pordenone ha sfatato il tabù e ha conquistato la prima vittoria stagionale, battendo l’Alessandria per la prima volta nella sua storia recente e dando un segnale nella zona calda della classifica. La formazione di Tedino ha così raggiunto il Vicenza, si è portata a un punto dal Crotone e a sette lunghezze dai playout dove si trovano i piemontesi. È stata decisiva la voglia di vincere dei padroni di casa, che già in avvio hanno trovato il gol dell’1-0 con Pinato, abile a controllare e a incrociare in rete di destro uno splendido assist di Pasa. Al quarto d’ora della ripresa il raddoppio con Folorunsho, bravo nell’uno contro uno con Di Gennaro: l’ex Reggina ha ricevuto l’assist da Butic, che ha approfittato di un errato disimpegno di Pierozzi. (La Gazzetta dello Sport – Alberto Bertolotto) Ko l’Alessandria TEDINO, PRIMO ACUTO IN STAGIONE Prima vittoria stagionale per il Pordenone che tiene vive le sue speranze di rimonta salvezza vincendo per 2-0 lo scontro diretto contro l'Alessandria. Inizio di partita con il Pordenone che, dopo una buona occasione per l'Alessandria con Mustacchio trova il vantaggio sfruttando una grandissima palla scodellata al centro da Pasa per l’inserimento di Pinato, che aggancia battendo Pisseri incrociando sul secondo palo. I Grigi non ci stanno e dopo appena un minuto dallo svantaggio vanno vicini al pareggio con Milanese. Il Pordenone si rifà pericoloso con un tiro a giro di Folorunsho che costringe Pisseri alla grande parata, mentre all'Alessandria non bastano i tanti cross per rendersi pericolosa. Nel secondo tempo sono i piemontesi a fare la partita, ma è il Pordenone che in ripartenza trova il gol del raddoppio con Folorunsho che aggira la difesa, anticipando l'uscita del portiere per insaccare in rete. L'Alessandria non è in grado di reagire a causa della manovra molto confusionaria che si conclude con cross poco pericolosi e tante palle perse che consentono al Pordenone di essere pericoloso in contropiede ancora con Folorunsho, Pellegrini e Sylla. Unica occasione per i Grigi arriva a un minuto dalla fine dei regolamentari con Orlando che prova a sorprendere Perisan sul primo palo, trovando però il portiere pronto a respingere il tentativo. (Corriere dello Sport – Giovanni Miceli) PRIMA VITTORIA E AGGANCIO I neroverdi si sbloccano contro l’Alessandria grazie ai gol segnati da Pinato e da Forolunsho Sempre ultimi in classifica ma ora in compagnia del Vicenza mentre il Crotone dista solo un punto È un urlo liberatorio lungo, cercato, voluto quello del Pordenone al termine della gelida serata al Teghil di Lignano. Una serata fredda meteorologicamente ma calda nel cuore dei ramarri, che trovano la prima vittoria del campionato contro l'Alessandria. Un urlo strozzato dalla capocciata di Charpentier al 96' della gara di sabato dello Stirpe di Frosinone, sfogato ieri al triplice fischio dell'arbitro Marchetti di Ostia Lido. Può finalmente festeggiare per la prima volta la formazione neroverde in questo inizio stregato di stagione e anche Samuele Perisan può fare festa e dedicare la vittoria al fratello Simone prendendosi l'abbraccio di tutti i compagni, anche per aver fatto alcuni interventi per nulla banali. Sono Pinato e Folorunsho a spezzare l'incantesimo e regalare tre punti che alimentano la fiammella della speranza. Da ieri sera, infatti, i ramarri non sono più ultimi da soli. SAMU C'È Si parlava di interventi non banali, e a freddo, nel campo semighiacciato del Teghil, Perisan è subito prontissimo a dire di no al rigore in movimento di Mustacchio. Sono passati solo tre minuti e sembra l'ennesima serata complicata, ma il Pordenone tornato da Frosinone è quello vero, non la copia sbiadita di tanti atti di questo campionato. E lo si capisce al quarto d'ora, quando Pasa con il sinistro dipinge un arcobaleno in stile Pirlo e Pinato colpisce in maniera sporca quel tanto che basta per mandare fuori causa Pisseri. E il vantaggio per i neroverdi, che cementano le proprie certezze e vanno subito a caccia del raddoppio, ma l'Alessandria tiene anche grazie allo splendido guizzo di Pisseri che nega la gioia del gol a Folorunsho, bravo a colpire con il sinistro a giro. VOGLIA DI VINCERE Nella ripresa Longo sceglie Pierozzi per Mustacchio, ma la musica non cambia. La squadra di Tedino è grintosa, compatta e famelica, I piemontesi non riescono a imbastire un'azione pericolosa, allora ci prova Cambiaghi a capitalizzare l'errore di Milanese, ma viene deviato in corner da Casarini. Il muro grigio tiene, Pisseri che blocca un colpo di testa di Barison ma viene tradito proprio dal neo entrato Pierozzi. Palla persa e Butic che serve Folorunsho; l'ex Reggina manda al bar Di Gennaro e si allunga per spingere in rete la palla del 2-0. Esplode la festa del popolo neroverde che vede finalmente il traguardo dei tre punti. QUASI TRIS Questa volta non c'è fantasma che tenga: il doppio vantaggio consolida le consapevolezze dei ramarri, che sfiorano il tris in più occasioni, ma prima Pisseri è bravo a murare Kupisz, poi Pellegrini non centra lo specchio della porta e infine Sylla, entrato per far rifiatare Butic, calcia debolmente addosso all'estremo difensore di Longo. Per rendere la serata perfetta, il Pordenone cerca il clean sheet e lo trova con una parata miracolosa di Perisan, reattivo sul sinistro a botta sicura di Orlando. Esulta come fosse un gol Samuele, che porta a casa il 7 in pagella, lascia la porta inviolata e, dopo uno scontro con Pierozzi nel finale, può prendersi l'abbraccio di tutta la squadra e quello virtuale di tutto il popolo neroverde. Arriva così finalmente la vittoria dopo 6 mesi di attesa ed è ancora un 2-0. Il Pordenone sale a quota sette punti e, complice il gol di Barba al Menti al 95°, aggancia il Vicenza in classifica. Le notizie importanti però sono due: sono tre le lunghezze sgraffignate alla stessa Alessandria e la squadra è viva, c'é e darà battaglia fino a che ci sarà speranza. Gli effetti della cura Tedino si fanno sentire. L'impresa resta difficilissima, ma non impossibile. (Il Gazzettino ed. Pordenone - Stefano Giovampietro) RISULTATI: Cittadella – Como 2-2 Cremonese – Frosinone 1-1 LR Vicenza – Benevento 2-3 Monza – Cosenza 4-1 Parma – Brescia 0-1 Pisa – Perugia 1-1 Reggina – Ascoli 1-2 Spal – Lecce 1-3 Ternana – Crotone 1-0 CLASSIFICA: Brescia p. 30, Pisa 29, Lecce 28, Benevento, Monza, Ascoli 25, Frosinone 24, Cremonese 23, Perugia, Cittadella, Reggina 22, Como, Ternana 21, Parma 18, Spal 17, Cosenza 15, Alessandria 14, Crotone 8, LR Vicenza, Pordenone 7. MARCATORI: 9 RETI: Strefezza (Lecce); 8 RETI: Lapadula (Benevento), Coda (Lecce); 7 RETI: Dionisi (Ascoli), Charpentier (Frosinone), Donnarumma, Falletti (Ternana); 6 RETI: Corazza (Alessandria), Mulattieri (Crotone), Mota Carvalho (Monza), Lucca (Pisa), Galabinov (Reggina), Colombo (Spal). Il punto sul campionato Stretti stretti appassionatamente. In B meglio stare vicini e compatti e le fughe quest’anno sembrano proibite. Il turno infrasettimanale rimodella la classifica, il Pisa rallenta dopo il successo contro il Brescia e allora ne approfitta il Lecce avvicinandosi ai toscani grazie anche al giocatore più decisivo del campionato: il goleador brasiliano Strefezza, capace di spianare la strada ai giallorossi con 9 reti e due assist. Ha tiro, dribbling, forza nelle gambe e nella testa: in questo momento il gioiello del torneo. La palla dunque passa di nuovo a Pippo Inzaghi, ma in effetti sembra più una pallina del flipper che gira impazzita. Il Brescia dopo la forte delusione di sabato a Pisa può riportarsi al comando. Il balletto continuerà per un pezzo vista l’aria che tira. Sulla strada di SuperPippo c’è però Buffon il quale non le ha mandate a dire domenica sera: «Visto perché gioco ancora ? Lo dico a quei pappagalli che mi parlano dietro…». Insomma tra protagonisti vecchi e nuovi la B non manca di offrire spunti interessanti. Dal trio Lapadula, Sabiri e Charpentier che trascina Benevento, Ascoli e Frosinone a super Chichizola, altro fenomeno ma tra i pali, fino al Mota ritrovato: il Monza con lui sta cambiando passo. Stroppa forse comincia a veder delineato il suo progetto. E la squadra va a segno da 7 gare consecutive. Se fossimo nei panni di D’Angelo, Baroni e Inzaghi non perderemmo di vista i biancorossi. (La Gazzetta dello Sport 1 dicembre 2021 – Davide Tondi)