Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
14-10-2012 - Giornata: 7 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Vallée d'Aoste SC 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 94. Degano D.[A] 72. Amato [Va]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Viviani Federico, Cammaroto Vincenzo, Boron Andrea, Roselli Fabio [75. Tanaglia Filippo], Bianchi Nicolò [83. Menassi Roberto], Mora Luca, Degano Daniele, Ferretti Andrea, Rossi Davide [69. Filiciotto Alberto] A disp.:Barbagli Mirko, Bertocchi Davide, Caciagli Simone, (P) Pavanello Marco All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
VALLEE D'AOSTE SC: Costantino, Nocciola, Benedetto, Emiliano, Di Dio, Furno, Aracri [57. Amato], Jidayi, Enrico, Sinato [87. Varvelli], Cuneaz [64. Esposito]. A disp.: Pomat, Isoardi, Fiore, Sbravati. All.: Zichella Giovanni

Arbitro: Guccini Francesco (Albano Laziale) [Larotonda, De Candia]
Note
Ammoniti: Sinato [V], Jidayi [V], Cammaroto [A], Emiliano [V], Bianchi [A]. Angoli: 7-5. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 1.500 Giornata soleggiata e ventilata, terreno buono. Inizio gara ore 15.00

Commento
Finisce 1-1 la sfida tra i grigi e il Vallée d’Aoste ma, se c’è una squadra che deve recriminare, è quella ospite. In vantaggio fino al 94’ gli uomini di Zichella vengono raggiunti nel pieno del recupero quando già assaporavano il gusto del colpaccio. VdA tonico e disposto in campo con un 4-4-2 che si rivela più efficace del 4-3-1-2 di un’Alessandria apparsa in difficoltà anche sul piano fisico. Rapidità nelle chiusure e precisione nei passaggi da parte del VdA, più approssimazione tra i grigi nonostante la superiorità nel possesso palla che però non frutta conclusioni pericolose. Inizio al fulmicotone per il Valleé d’Aoste, che dopo 30” colpisce la traversa, complice una deviazione decisiva di Servili sulla stoccata da fuori area dell’ex Cuneaz. L’avvio col piede pigiato sull’acceleratore da parte dei rossoneri è testimoniato dai tre calci d’angolo conquistati nei primi tre giri di orologio. Viceversa, l’Alessandria fa girare palla ma nella sostanza non guadagna metri. Il primo acuto dei padroni di casa al 17’: Degano lancia Ferretti, sul suo cross non ci arriva di testa Roselli per un soffio. Il «bilancio» di metà tempo vede il VdA prevalere ai punti sui grigi: ospiti più precisi in fase di impostazione mentre i padroni di casa faticano molto nel tenere palla a terra e i palloni alti sono facile preda di Jidayi che fa valere il fisico. E’ il centrocampo il reparto meno convincente fra i mandrogni, con Degano costretto a retrocedere per recuperare la sfera, mentre nel VdA in tanti meritano applausi, fra cui Cuneaz. Ma tutti gli uomini di Zichella sono molto abili nel recuperare palloni e ripartire, favoriti anche dal latitare di iniziative sulle fasce dei padroni di casa. Il primo tempo finisce col rumoreggiare del pubblico di casa all’indirizzo del direttore di gara reo di alcune decisioni dubbie, non ultima l’ammonizione ai due capitani a tempo già scaduto. Il secondo tempo ricalca la prima frazione: al 9’ gol di testa annullato a Cammaroto, poi Mora sfiora l’autogol nel tentativo di anticipare Sinato (14’). L’Alessandria vorrebbe spingere ma non ce la fa, perché il VdA copre molto bene gli spazi favorito da un centrocampo avversario che viaggia col freno a mano tirato e non dà mai cambi di ritmo. Al 27’ il gol del Vallée d’Aoste: «coast to coast» di Amato che parte palla al piede dalla propria area sfruttando il cattivo posizionamento di tutti gli avversari, giunge al limite dell’area e batte secco lasciando di sasso Servili. Sotto di una rete, l’Alessandria si incaponisce con i palloni alti e il VdA va a nozze forte anche del vantaggio che dà morale. Quando l’1-0 pare scritto, i grigi hanno un sussulto d’orgoglio e in pieno recupero (49’) raddrizzano la partita: tiro di Filiciotto dal limite, Costantino non trattiene, irrompe Degano che di sinistro incrocia sul secondo palo firmando l’1-1. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) MEZZO SORRISO, DI FATICA L’Alessandria rischia il secondo ko di fila: con il Vda va sotto e rimedia Degano, al 94 Mettiamola così. Dopo quattro vittorie e due sconfitte, per la legge dei grandi numeri mancava solo il pareggio all’Alessandria. Per dimostrare che sa anche rimontare. Anche se fare appello alle statistiche non basta per ammorbidire il giudizio: non è stata una bella partita, a livello di gioco inferiore a quella di Bassano, con meno rischi e più circolazione di palla, ma anche con tanta, troppa fatica contro un Vallée d’Aoste che aveva una ‘mission’, non far passare i grigi. Cioè chiudere tutti i varchi, tirare la famosa riga, non far passare e sfruttare le ripartenze. Tutto quanto Cusatis aveva previsto, allenando i suoi per non cadere nella trappola. Invece, per poco l’Alessandria cade ancora, magari senza commettere gli errori di sette giorni fa, sicuramente senza forzare la giocata, ma sbagliando troppi palloni e consegnando il centrocampo ai valligiani, ispirati da Jidayi, sempre primo sulla palla. Spettacolo poco nei 95’, perché, a parte il tiro di Cuneaz (salutato dallo striscione di Gerry, “Ciao Zio”, annunciato e esposto dal balcone del palazzo di fronte) che dopo un minuto scheggia la traversa, alzato dei pochi millimetri necessari da Servili, non c’è quasi lavoro per il numero uno grigio. Ma neppure per il suo collega Costantino che, buon per l’Alessandria, sbaglia nell’unica volta in cui dovrebbe parare, il tiro non irresistibile di Filiciotto. Anche il vantaggio degli ospiti sembra molto un regalo, per come nasce e per come si concretizza. Due episodi e poco altro, troppo poco altro, specie sul fronte grigio, con gli esterni bassi in affanno, Degano marcato a uomo, anzi da due o tre, e costretto, quasi sempre, a giocare spalle alla porta, limitando i suoi suggerimenti, il centrocampo a tratti disorientato, le distanze esagerate tra reparti, la palla che viaggia sempre troppo lenta. Gli episodi, a essere sinceri, sarebbero tre, perché la rete di Cammaroto, al 9’ della ripresa, è regolare e la palla è già oltre la linea quando Mora la tocca. Sarebbe stata una gara diversa con l’Alessandria in vantaggio nel momento in cui è più reattiva? Verrebbe da rispondere di sì, almeno si sarebbe alzata di più, con più autorità e sicurezza, senza insistere oltre il dovuto nel fraseggio per vie orizzontali. Ma l’arbitro annulla, Il VdA segna per prima e solo al 4’ dei 5 minuti di recupero ci pensa Degano. Una certezza: a Savona potrebbe essere una partita simile, ma i Grigi dovranno essere diversi (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Fano-Castiglione 0-1 Mantova-Giacomense 2-2 Milazzo-Savona 0-3 Monza-Casale 1-1 Pro Patria-Unione Venezia 1-2 Renate-Forlì 0-4 Rimini-Bassano 1-2 Santarcangelo-Bellaria 0-0 CLASSIFICA: Savona, Forlì p. 16, Pro Patria, Alessandria 13, Renate, Castiglione 12, Mantova, Venezia 9, Monza (-4), Bellaria, Bassano 8, Giacomense, Santarcangelo 7, Vallée d'Aoste (-1) 6, Rimini 5, Fano (-1), Milazzo 3, Casale (-5) 2 Casale 5, Monza 4, Fano e Vallée d'Aoste 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 11 reti: Virdis (1, Savona). 6: Degano (1, Alessandria); Varricchio (Giacomense). 5: Melandri (Forlì); Falomi (Pro Patria); Brighenti (2, Renate). Il punto sul campionato Due strepitose vittorie in trasferta per la coppia regina del torneo. Spicca quella del Forlì, che ha vinto 4-0 sul campo di un Renate che era a ridosso delle prime posizioni. Il 3-0 del Savona invece è arrivato sul campo di un Milazzo alla deriva, ma fa registrare altre due reti del capocannoniere Virdis, che è già arrivato a quota 11.L'Alessandria spreca l'occasione di restare attaccato alla coppia di testa facendosi fermare in casa dal neopromosso Valle d'Aosta, riuscendo tra l'altro ad evitare la sconfitta solo in extremis. In zona playoff si piazza un'altra matricola, quel Castiglione che è andato a vincere anche a Fano. In Romagna si è concluso senza gol il derby di Sant'Arcangelo, mentre il Bassano ha rovinato la festa per i 100 anni del Rimini (in mattinata erano arrivati anche gli auguri di Mario Macalli e della Lega Pro).Nelle altre gare, da segnalare che come nel torneo scorso la Giacomense è andata sotto di due gol a Mantova e poi ha pareggiato: decisiva per i locali l'uscita per infortunio di Spinale. Invece il Casale ha pareggiato a Monza con il giallo: per circa mezz'ora del secondo tempo in campo due giocatori avevano la maglia numero 2, visto che nell'intervallo Silvestri si è cambiato e ha preso il numero che già indossava Cristiano. (La Gazzetta dello Sport)