Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2011/2012
Lega Pro 2ª Div.
18-09-2011 - Giornata: 3 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Borgo a Buggiano US 1 - 4 (0 - 3)
RETI: 57. Martini M.[A] 36. Rocchi [Bo] , 45. rig. Paganelli [Bo] , 60. Rocchi [Bo] , 79. Gialdini [Bo]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Viviani Federico, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Cuneaz Andrè [67. Pandiani Jurgen], Menassi Roberto, Segarelli Gianluca, Degano Daniele [46. Miceli Mirko], Artico Fabio, Martini Marco A disp.:(P) De Marco Tupac, Motta Angelo Giovanni, Procida Stefano, Roselli Fabio, Simeoni Luca All.: De Petrillo Alessio

Formazione avversaria
BORGO A BUGGIANO US: Grandi, Tafi, Castaldo, Settepassi, Lorenzini, Di Martino [58. Stella], Gialdini [84. Mudelli], Corsi, Maretti, Paganelli, Rocchi [73. Di Crescenzo]. A disp.: Maccioni, Checchi, Di Stefano, Santini. All.: Colonnello Gianluca

Arbitro: Lanza Claudio (Nichelino) [Piazzalunga, Carovigno]
Note
Espulso 45+1. Ciancio [A]. Ammmoniti: Barbagli [A]; Artico [A]; Viviani [A]; Angoli: 9-5 Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 1200 (612+426, incasso 11.624 euro). Cielo coperto, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
I grigi ne beccano quattro in casa dal Borgo a Buggiano, ma alle colpe della squadra di De Petrillo si aggiungono quelle di un arbitro protagonista in negativo. Il gol del vantaggio ospite nasce da un fallo su Degano non fischiato, il rigore e l'espulsione di Ciancio sono da manuale degli orrori. Finisce 4-1 per i pistoiesi. Novità tattica nel 4-3-1-2 dei mandrogni: Degano (che poi verrà sostituito e seguirà in tribuna il secondo tempo, scuro in volto) agisce da mezzapunta dietro i terminali offensivi Artico (preferito a Pandiani) e Martini. La fascia sinistra è presidiata da Cuneaz mentre sulla destra spinge un inedito due formato da Segarelli e Ciancio. Primi 30' di marca alessandrina, ma con scarsa incisività, poi la prima svista del signor Lanza. Degano subisce un intervento scorretto a metà campo, non c’è fischio e, sulla ripartenza dei toscani, Rocchi lascia partire un tiro dal limite che incoccia in Viviani e si trasforma in un pallonetto imprendibile per Servili. Al 40' i grigi hanno l'occasione per pareggiare ma Barbagli sotto porta dimostra di essere un difensore e il suo tentativo di tap-in finisce oltre la traversa. Il gol del raddoppio dei toscani durante il recupero fa esplodere di rabbia il Moccagatta. Paganelli si invola verso l'area favorito da un errore clamoroso di Viviani, il centravanti ospite si allunga il pallone e Servili con la mano intercetta e allunga la traiettoria della sfera. A quel punto Paganelli finisce a terra, l'arbitro fischia il rigore, poi espelle Ciancio per un fallo da dietro che vede solo il direttore di gara. In campo succede di tutto e viene espulso anche il team manager Guarona, poi Paganelli fa 2-0 dal dischetto. I grigi accorciano le distanze al 12’ della ripresa con il bel rasoterra di Martini, ma dopo 120 secondi Rocchi parte palla al piede al limite dell'area, salta come birilli tre uomini della difesa alessandrina e batte nuovamente Servili. Gialdini infierisce poi col gol del 4-1. A fine partita, capitan Artico è furibondo: «Ho perso tante partite in carriera ma non ho mai trovato un arbitro che minacciasse di tutto, dallo sbatterci fuori alle parole volgari nei nostri confronti ed era già successo col Santarcangelo». Il centravanti rincara la dose: «Sul 1-3 il direttore di gara è andato da Barbagli e gli ha detto “complimenti siete una bella squadra". Sono preoccupato, ho visto delle cose che non mi sono piaciute». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) UMILIATI E OFFESI. DA TUTTI Grigi travolti dalla matricola, aiutata da un arbitro a senso unico e da scelte tattiche cervellotiche Bisogna andare indietro, molto indietro nel tempo, per trovare una scoppola così nelle statistiche dell’Alessandria. Quattro gol, una lezione. Poteva anche essere cinquina e, comunque, non è questione di numeri o dimensioni di una sconfitta. Conta, soprattutto, come è maturata e contro chi: contro una matricola, che oggi è capolista in un girone in cui le grandi stentano e che, però, ha la salvezza come obiettivo dichiarato e una età media di 22 anni, contro i 31 dei padroni di casa. Una squadra di cui, fino all’anno scorso, buona parte del pubblico del Moccagatta ignorava l’esistenza: lo diciamo non per sminuire l’avversario, ma per evidenziare il peso di una sconfitta che sa di umiliazione. Anche di presa in giro, da parte di un arbitro che ha rovinato la partita: va puntualizzato, perché senza il rigore e senza il rosso a Ciancio sarebbe stata probabilmente un’altra partita nella ripresa. Almeno da giocare alla pari, undici contro undici. I protagonisti sul campo raccontano di minacce e insulti a senso unico, dal direttore di gara all’Alessandria, come se l’umiliazione ai grigi fosse una ennesima sanzione, non scritta in sentenze di Disciplinare o Corte di Giustizia, ma comunque da attuare ogni domenica, affidata alla terna di turno. Che il signor Lanza di Nichelino non sia all’altezza del calcio professionistico è una certezza. Ma non deve essere un alibi e neppure un paravento dietro il quale nascondersi: l’Alessandria, in campo, c’è stata solo per mezzora, la prima, la migliore di questo avvio di stagione, un assalto all’area dei toscani, anche se improduttivo. Un’Alessandria, comunque, ancora modificata, con un 4-3-1-2 e Degano dietro Artico e Martini, che pur pestandosi i piedi con Menassi, comunque ha avuto almeno alcuni lanci illuminanti. In difesa, errori arbitrali a parte, una fragilità e buchi inspiegabili, la diagonale dimenticata (già a Santarcangelo), un nervosismo diffuso. E, anche, sotto di 0-2, scelte tattiche incomprensibili: perché sacrificare Degano per un centrale che non riesce a essere esterno, con il rischio di subire infilate in serie? Perché non schierare la difesa a tre? Perché proporre, fin dall’inizio Segarelli sulla fascia con due esterni in panchina? Così non si costruisce una identità di squadra: si alimenta il caos, che amplifica gli errori madornali dell’arbitro. Così non si fa strada (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Alessandria - Borgo a Bugg. 1-4 Bellaria Igea M. - Casale 2-1 Cuneo - Sambonifacese 4-1 Lecco - Pro Patria 1-2 Mantova - Renate 1-0 Montichiari - Giacomense 1-2 Poggibonsi - V.Entella 2-0 Rimini - Santarcangelo 0-1 Savona - Valenzana 2-1 Treviso - San Marino 2-0 CLASSIFICA: Borgo A Buggiano, Giacomense, Treviso 7; Santarcangelo, Casale, Bellaria Igea M. 6; Mantova, Savona 5; Cuneo, Valenzana, Poggibonsi, Alessandria 4; Rimini, Montichiari, V.Entella 3; Lecco, Pro Patria, Renate, San Marino 1; Sambonifacese 0 Pro Patria -3 punti di penalizzazione/ Alessandria -2/ Savona -1 MARCATORI: 4 reti: Taddei (Casale), 3: Miracoli (Valenzana), Paganelli (Borgo a Buggiano), 2: Rocchi (Borgo a Buggiano), Perina e Pedretti (Treviso), Mastroianni (Montichiari), Martini (Alessandria), Cozzolino (Pro Patria), Garavelli (Cuneo), Del Sante (Mantova), Paci (Giacomense), De Cenco (Bellaria), Lapadula (San Marino). Il punto sul campionato Borgo a Buggiano un colpo storico Il Treviso corre Pareggi aboliti Ribaltone in vetta. Il Casale cade in extremis a Cesena con il Bellaria e al comando c' è un trio sorprendente: la matricola Borgo a Buggiano, che ha infilato una storica vittoria ad Alessandria; la Giacomense, che è passata a Montichiari; il Treviso, più forte anche della grandinata che ha fatto sospendere per 3' la gara con il San Marino. Tra i risultati spicca la vittoria del Santarcangelo nel derby di Rimini. In una giornata senza pareggi, vanno sottolineate le vittorie di grandi come Mantova (in extremis), Cuneo (attacco stellare), Pro Patria (Cozzolino bis dopo il gol dell' ex Temelin), Savona e anche di un Poggibonsi che continua a crescere. (La Gazzetta dello Sport)