Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1920/1921
1ª Categoria
17-04-1921 - Giornata: 2 - Alessandria - Campo degli Orti
Semifinali Nord Gruppo B
SOSPESA


Alessandria US - Andrea Doria SG 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 25. rig. Ticozzelli G.[A] 27. Burlando [An]

Alessandria US Orgero Mario, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Bonato Emilio, Brezzi Guglielmo, Moretti Emilio Carlo, Capra (II) Giuseppe, Papa (II) Nicola, Baloncieri Adolfo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado All.: Humphreys Percy

Formazione avversaria
ANDREA DORIA SG: Casalino, Pollastro, Capris, Ghiglione, Burlando, Costella, Borfico, Bixio, Chiominato, De Ambrosis, De Marchi (II) Adevildo. All.: De Marchi

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus
Note
Sospesa per incidenti al 90. e annullata Giornata calda Inizio ore 15.00

Commento
Un incontro interrotto a otto secondi dalla fine ANDREA DORIA – ALESSANDRIA: 1-1 Sciopero bianco Ed ancora un incontro sciupato! Quando abbiamo visto il campo invaso dal pubblico alessandrino, ci è parso di assistere ad un sciopero bianco. Il pubblico, che si era cacciato in mezzo casualmente, sembrava aver incrociato le braccia: avendo poi compreso che la permanenza nell’area di gioco avrebbe potuto portare all’annullamento dell’incontro e possibilmente al conseguimento di una vittoria, che la sfortuna aveva oggi fatto mancare ai grigi, quella moltitudine non volle muoversi, non volle spostarsi. La folla era persino diventata di una calma esasperante, mentre invece in tribuna tre o quattro energumeni avevano estratte le rivoltelle, tanto che dovette intervenire la benemerita ad ordinare la sospensione dell’incontro. Anche i dirigenti dell’Alessandria sembravano diventati passivi e non fecero nulla di efficace all’inizio dell’invasione del campo e successivamente per sgombrarlo. Non bisogna dare eccessiva importanza a questo incidente, ma bisogna però prenderlo in esame perché serva di ammaestramento al pubblico e perché la Federazione prenda provvedimenti tali che servano a far comprendere al popolino che le invasioni di campo non servono a mutare le sorti di un incontro. L’arbitro Scamoni, che aveva diretto la partita con oculatezza, frenando ogni accenno a gioco pesante, terminati i novanta minuti di gioco, stava recuperando il tempo perduto. Mancavano otto secondi per completare tale ricupero, quando avvenne uno dei soliti incidenti fra pubblico e guardialinee, per un pallone che era uscito. L’arbitro fischiò: il pubblico dei posti popolari ha avuto la sensazione che la partita fosse terminata ed entrò nel campo. Quando l’arbitro Scamoni fischiò la ripresa del gioco, il pubblico non volle più saperne di uscire. Intanto in tribuna avveniva qualche incidente fra i soliti tifosi, che provvidenziali idranti dovrebbero per l’avvenire calmare. Il colonnello dei carabinieri presente, sentenziò che il match non potesse continuare! Siamo persuasi che con un po’ di buona volontà da parte di tutti si sarebbe potuto giungere alla fine, tanto più che le oti del match in nessun modo avrebbero potuto cambiare, dato il breve tempo che mancava alla fine. Quando avvenne l’incidente il pallone era uscito dalla linea laterale, dalla parte delle tribune, verso la porta dei grigi, e precisamente a dieci metri dalla metà campo. I giocatori rimasero in campo, calmi, fino al momento in cui l’arbitro Scamoni, ricevuto l’ordine dal colonnello dei carabinieri di sospendere l’incontro, ordinò ai giocatori di allontanarsi. Novanta minuti di buon giuoco. A parte questi incidenti sui quali ci siamo dilungati per illustrarli nella loro vera luce, l’incontro è piaciuto nelle sue fasi elettrizzanti, specialmente per il buon giuoco che i ventidue giocatori hanno svolto. La palla non ha avuto un momento di sosta ed il giuoco è stato veloce, ottimo dal lato tecnico, e le squadre hanno inoltre giocato con un certo assieme. L’undici dei grigi è stato nettamente superiore; ha attaccato con prevalenza, ed è stato il migliore in campo. La Doria, invece, nei pochi attacchi condotti a termine, è stata più pericolosa. I due goals marcati non sono piaciuti, poiché segnati, l’uno – quello dell’Alessandria – su calcio di rigore, e quello della Doria su calcio di punizione semplice, dovuto ad un errore di Vercelli, che ha sbagliato il pallone in pieno. Quando Orgero tentò la parata, gettandosi a corpo perduto sul ball ed andando così a cozzare contro il palo laterale, la palla aveva di già battuto sullo spigolo interno del palo di destra ed era andata a finire in fondo alla rete. La Doria è apparsa più inquadrata in difesa e specialmente Casalino ha parato il possibile e l’impossibile, ma il portiere doriano ha avuto due buoni collaboratori in Pollastri e Capris, e la linea mediana, con Burlando al centro, è parsa molto redditizia sia in offesa che in difesa. La prima linea, più che un gioco di assieme, ci è parsa decisa sul ball e veloce ed è per questo che le azioni dei doriani ci sono parse più pericolose. Buono all’ala il De Marchi ed il centro Chiominati. Hanno attaccato in principio dell’incontro e verso la fine e qualche altra volta a sprazzi, quando la difesa alessandrina si era buttata avanti per aiutare gli attaccanti a penetrare la difesa doriana. Ma non hanno esercitato però una azione di difesa passiva: anzi è qui che è apparso il loro buon assieme ed hanno così contribuito a rendere l’incontro interessante. Perché l’Alessandria non ha segnato. Ma la mancata segnatura dei punti da parte dei grigi, presuppone indiscutibilmente dei difetti organici, che noi cerchiamo di mettere in rilievo. Anzitutto all’Alessandria, mancando Carcano – che si dice fuori pericolo – manca l’anima della squadra. Brezzi, che lo ha sostituito con molto impegno, non è parso però della stessa classe. Poi, quando Papa l’ha sostituito e Brezzi è passato in prima linea, sono andati meglio gli avanti ed ha reso egualmente la linea mediana. Il lieve miglioramento, se apportato un po’ prima alla squadra, avrebbe permesso forse di segnare il sospirato goal della vittoria. La prima linea, che è il piatto forte dell’Alessandria, che aveva i due Capra alle ali, i due Papa semi-ala e Baloncieri al centro, ha combinato molto bene, specialmente dopo i primi dieci minuti di gioco. Ma il difetto organico era specialmente in questa prima linea. Baloncieri non era nella sua migliore forma e soprattutto ha perduto molto della sua decisione sul goal e con lui gli altri hanno difettato di calcio in goal e di precisione sul ball. E’ avvenuto così che le innumerevoli situazioni create sotto la porta della Doria sono state sciupate da questa indecisione. L’unico che avrebbe potuto sopperire a questa deficienza era Brezzi: l’averlo voluto sacrificare per quasi l’intero incontro al posto di centro half è stato grave errore, tanto più che Papa ha dimostrato di poter rendere tanto quanto lui. La coppia di terzini, così come gli halves laterali, sono parsi ottimi, mentre Orgero, che sostituiva Porrati, ci ricordava il match di Casteggio col Novara. Oggi però la minaccia è stata fortunatamente lontana ed i due terzini sono stati due difensori impareggiabili. E l’Alessandria in tal modo, nettamente superiore, ha chiuso la contesa alla pari. (La Gazzetta dello Sport – Luigi Ferrario) IL MATCH ALESSANDRIA-ANDREA DORIA (1-1) FATTO SOSPENDERE DAI CARABINIERI A dieci secondi dalla fine, quando il pubblico si accingeva a lasciare il campo convinto che la partita sarebbe terminata alla pari ed attendeva con l’orologio alla mano il fischio dell’arbitro che chiamasse le ultime e vivacissime battute di questo incontro memorabile, è accaduto tra Bonato e Burlando uno dei tanti incidenti di giuoco che si risolvono generalmente senza conseguenze di sorta. Però ai supporters genovesi, che sono scesi numerosi e rumorosi al campo degli Orti per sostenere in termini non sempre corretti la squadra di cui seguono con passione ardente le vicende sportive, tale incidente è spiaciuto al punto da indurli ad inscenare una ostile dimostrazione contro gli alessandrini. Ne nacque un pugilato violento. Alcuni genovesi estrassero le rivoltelle provocando la giusta reazione dei concittadini biasimanti vivacemente tale modo di agire. Una parte del pubblico invade il campo anche per assistere meglio allo spettacolo indecoroso offerto dalle tribune. Accorrono prontamente i carabinieri che fanno sospendere d’autorità la partita ed arrestano tre genovesi che, armati di rivoltelle e id rasoi, nella collutazione erano apparsi i più riottosi ed i più scalmanati. Per il lodevole intervento dei dirigenti dell’Alessandria che si prodigarono dovunque per eliminare la baruffa e per placare gli animi, la calma andò pian piano ritornando, mentre i giuocatori tornavano negli spogliatoi ed il pubblico, rimasto nel campo a commentare amaramente il primo disgustoso incidente occorso in tanti anni di sane e belle battaglie sportive combattute nella nostra città, si decideva a sgombrare il campo ed a ritornare lentamente verso casa. Ed ora parliamo del match che ha avuto uno svolgimento regolare, per quanto accanitamente condotto da entrambe le parti. Le due squadre che avevano vinto rispettivamente i relativi gironi eliminatori da molto tempo non si erano più incontrate nelle competizioni calcistiche. Ma mentre l’Andrea Doria poteva presentare in campo una salda compagine di giuocatori forti ed abili, resi più sicuri dai notevoli successi ottenuti recentemente sui milanesi, l’Alessandria era colta da una grave crisi che pare ripetersi tutti gli anni allorché si deve decidere le sorti del club dei “grigi” negli incontri finali. Dopo il lento declinare avvenuto da tempo nella forte squadra piemontese era sopraggiunta ad aggravare la situazione la malattia di Carcano, il duce meraviglioso e possente: e quindi la sconfitta meritata, ma non totalmente inattesa di Modena, che valse a scemare ancora più l’ardore combattivo dei giuocatori. Altre assenze oltre a quella del capitano si sono verificate oggi, come ad esempio quelle di Porrati, Lazoli e Bay: di guisa che la squadra, allineatasi sotto la guida di Baloncieri, non si trovava nella sua migliore efficienza fisica e morale, proprio quando doveva disputare la prova richiedente la maggior somma di valori. La difesa ha giuocato bene, per quanto il fulmineo goal del pareggio, segnato da Burlando, si sarebbe facilmente evitato con una maggiore oculatezza e precisione. Brezzi centrohalf ha fatto del suo meglio per assolvere al nuovo ed arduo compito affidatogli, servendo gli avanti ed appoggiando in difesa a seconda delle circostanze. Dei forwards Capra II è stato l’ombra dell’antica e redditizia ala destra. Alla sinistra Capra I seriamente contuso al piede durante l’allenamento, non ha portato il solito prezioso contributo delle sue fughe impressionanti e delle centrate insidiose. Baloncieri ha guidato e trascinato l’attacco accanito dei fratelli Papa disciplinando le discese con bravura non comune. Ma l’attacco, imperniato quasi esclusivamente sul trio centrale per l’insufficienza delle ali è venuta quasi sempre a cozzare contro la solida difesa avversaria che l’ardente irruenza dei grigi non riuscì a smuovere. Nel primo tempo specialmente gli alessandrini sono tornati alla carica con un ardore e un’assiduità instancabili che hanno sorpreso gli stessi appassionati da qualche tempo alquanto sfiduciati. I doriani chiusi nella loro metà campo opponevano all’incalzante offesa dei grigi una barriera saldissima difendendosi strenuamente ad aiutati in ciò anche dalla dea fortuna che li ha beneficiati di vari palloni sfioranti il goal. Il pubblico meravigliato di una sì fervida e risvegliata attività ha incoraggiato allora del suo caldo applauso i “grigi” presagendo una brillante vittoria. Ma al goal di Ticozzelli succedeva subito dopo quello imprevisto di Burlando e quindi, malgrado i vivaci ritorni offensivi guidati da Brezzi che inseguiva il suo posto e Papa II non si giungeva al punto decisivo della partita. L’Andrea Doria di cui si conosceva il valore indiscusso ha riconfermato la sua fama facendosi sopratutto rimarcare per il giuoco irruente e preciso in ogni linea. Essa ha giuocato molto meglio in difesa che non nell’attacco poiché per buona parte della partita è stata alla mercé degli avversari, senza pur tuttavia lasciarsi travolgere. La squadra genovese ha condotto frequenti azioni offensive sotto la rete di Orgero, ma, salvo rarissimi casi, non è riuscita a minacciare seriamente. L’arbitro dottor Scamoni – oggi ottimo – di Torino, ha diretto il match con severa imparzialità e scrupolosa correttezza. Forse ha ecceduto nel punire alcuni errori di giuoco, ma il suo arbitraggio ha contribuito assai a regolare l’andamento dell’incontro, turbato, tuttavia, alla fine, dall’incidente predetto a cui non hanno partecipato, neppure indirettamente, i giocatori. DUE GOALS A DISTANZA DI POCHI MINUTI. Alle ore 15 ha inizio il giuoco. Le prime battute si alternano nei due campi senza un preciso coordinamento. Si notano subito vari falli specialmente dei doriani fischiati prontamente dall’arbitro. Poi le azioni si fanno più attente e disciplinate per merito dei “grigi”. Papa II, Baloncieri, Papa III, specialmente questi in ottima giornata, attaccano decisamente e tengono il pubblico in sospeso. Si ha l’impressione che la vittoria non possa sfuggire ai concittadini, poiché la difesa dei doriani si dà un gran da fare per sventare tutte le insidie degli alessandrini. Papa III impegna ripetutamente prima i terzini e poi il portiere Casalino con tiri precisi e pericolosi, ma il goal non viene ancora: anzi, in una veloce discesa del bianco-bleu Borfico è alle prese con Ticozzelli che riesce a liberare rimandando ai suoi avanti la palla. La minaccia permane nell’area di rigore ed i doriani che sono sopraffatti da ogni parte commettono un grave errore che l’arbitro punisce al 25.o minuto con un penalty. Lo tira Ticozzelli e il goal è segnato irreparabilmente. Non sono ancora cessati gli applausi clamorosi che salutano il successo che Burlando con un calcio di punizione da oltre 20 metri sorprende la difesa alessandrina e segna il pareggio. Orgero nel tardivo tentativo di parata urta contro il palo e giace a terra dolorante. L’inaspettato punto, segnato di sorpresa, abbatte l’ardore degli alessandrini. I giuocatori sono scoraggiati, ma si riprendono quasi subito e tornano alla carica. Altri tiri di Papa II, di Baloncieri, di Papa III trovano pronta la difesa ed i pali provvidenziali, che rimandano ripetutamente la palla in campo, Qualche rara scorreria dei doriani è interrotta dai terzini dell’Alessandria che sono pronti a liberare. Solo Bixio riesce a superarli una volta soltanto e a tirare in porta, ma Orgero si libera prontamente. Il primo tempo termina così colla netta superiorità degli alessandrini mentre la porta di Casalino è nuovamente minacciata da una lunga ed emotiva sosta dei grigi che non riescono però a segnare. COMBATTIVITÀ SENZA RISULTATI. Nella ripresa le sorti non mutano. I doriani, forti del pareggio ottenuto che per loro segna indubbiamente un successo, continuano a giuocare in difesa, opponendosi validamente agli attacchi degli alessandrini. Una fuga di Baloncieri è fermata da un entrata tempestiva di Capris che gli toglie il pallone dal piede, mentre, libero, stava calciando. I genovesi hanno ora qualche momento di maggiore combattività, mantenendo l’attacco in linea ed operando vari passaggi. Sembra finalmente che la loro squadra ritrovi la sua compagine. I suoi attacchi sono più razionali e continui e spronati dagli incitamenti dei suoi supporters, ed essa mostra di non subire più il dominio degli avversari. Due palloni arrivano forti fino ad Orgero che li para. Ma la combattività non dura a lungo poiché i genovesi devono retrocedere nuovamente in difesa e subire due nuovi calci di punizione che non sortono alcun effetto. La guigne che sembra dominare nei grigi li rende vivaci e nervosi. Brezzi dopo venti minuti lascia il suo posto a Papa II e riprende il suo di centro forward. Questo spostamento ha per effetto una maggiore animazione davanti alla rete di Casalino. Altri tiri, altri attacchi insidiosi, ma la via del goal non si trova. Il terzino Ticozzelli avuto il pallone, fila dal suo posto sino alla linea del goal avversario, provocando un corner a favore della dsua squadra. I grigi sono protesi all’attacco ed i bianco-bleu stretti in difesa. Casalino, Capris, Pollastro, Burlando si portano ovunque il pericolo è maggiore ed infrangono sempre i rinnovati tentativi degli avversari, La fine è prossima, il caldo estenuante, i giuocatori esausti. Pur tuttavia impiegano ancora le ultime risorse per strappare l’agognato punto. Ma pochi secondi prima del termine avvengono gli incidenti sopra descritti e la partita è sospesa. (La Stampa) LE SEMIFINALI DEL CAMPIONATO In seguito a incidenti fra gli spettatori l’autorità di P.S. faceva sospendere la disputa della partita fra Alessandria e Doria a pochi minuti dalla fine quando le squadre si trovavano alla pari con un punto. Il match, ben arbitrato dal signor Scamoni, fu giuocato con impegno da entrambe le squadre e segnò una buona superiorità grigia. A 25 minuti dall’inizio Ticozzelli segna su penalty il punto per i grigi. Subito dopo da metà campo su calcio di punizione Doria pareggia. Burlando, avuta la palla per la rimessa in in giuoco con un calcio semplice, tira nella direzione della porta avversaria un pallone spiovente il quale, urtando contro il palo laterale devia in porta senza che il portiere possa parare. Per tutto il seguito del match malgrado la bravura dei grigi il portiere doriano salvò sempre con sicurezza la propria rete. Buona la difesa del Doria, incerta la prima linea, I grigi giocavano privi del capitano Carcano, sempre ammalatissimo, di Porrati e di Bay. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) IIa BATTERIA: ALESSANDRIA – DORIA PARI 1 A 1 La partita si è svolta fino quasi al termine del secondo tempo, regolarmente. L'arbitro, d'accordo con i guardalinee stava compensando il tempo perso per incidenti quando ad otto secondi dalla fine, fermato il giuoco per un fallo avvenuto in seguito ad una carica di Bonato contro Burlando, dalla quale il Bonato ebbe la peggio, esso non potè proseguire per un violento alterco avvenuto in tribuna e che diede luogo anche alla invasione del campo da parte del pubblico dei popolari. Si sono estratte delle rivoltelle, dei rasoi pare anche: poi intervento di carabinieri, arresti e un po’ alla volta la calma che tornò dopo circa un quarto d’ora. Ma il campo non si sgombrava, gli animi erano eccitati e l’autorità ordinò all’arbitro ad ai giocatori che erano rimasti estranei a tutto, come mai d’altra parte, durante la gara avevan dato origine ad incidenti di sospendere il match. Il che fu fatto con gran sollievo dei grigi e disappunto dei doriani. Diciamo così perché l’Alessandria, superiore, non potette marcare tangibilmente la supremazia, mentre la Doria, per merito dell’estrema difesa era riuscita a contenere il match alla pari. Non sappiamo se la partita verrà omologata o meno, dappoiché è certo che con una maggior volontà da parte degli alessandrini il terreno avrebbe potuto essere sgombrato, ma se,date le norme tassative esistenti, si riterrà che anche gli otto secondi che mancavano al termine, debbano influire per un annullamento, gli scalmanati supporters doriani che estrassero le armi, devono essere amaramente pentiti dell'inconsulto atto che solo darebbe così modo ai « grigi » di giocar nuovamente le loro sorti che l'esito alla pari avrebbe un po' compromesso. La partita, del resto si svolse regolarmente e fu interessantissima. Ricca di fasi emotive, contenuta in un gioco forte sì ma non violento per la disciplinatezza dei giocatori e per la volontà dell'arbitro, diede modo di ammirare principalmente la difesa doriana e la prima linea alessandrina. I grigi tennero prevalentemente l'attacco e una vittoria, sia pur di misura, sarebbe stata un giusto premio. Ma pure non è a dirsi che i doriani non meritassero il match alla pari per la strenua difesa opposta, alla continua danza che conducevano gli avversari sul loro terreno. I punti furono segnati nel primo tempo. I grigi in seguito ad un calcio di rigore inevitabile, i Doriani subito dopo, in seguito ad un calcio di punizione da metà campo che, per una strana deviazione della palla, sorprese Orgero impreparato. Arbitrò l'avv. Scamoni di Torino. (La Stampa Sportiva, 24 aprile 1921) RISULTATI U.S. Milanese – Modena 0-2 CLASSIFICA: Modena p. 4, Andrea Doria* 2, Alessandria*, U.S. Milanese 0 MARCATORI: 1 rete: Bixio, Dagnino (Andrea Doria), Benassati, Forlivesi, Muratori (Modena), Oliveri (USM) Il punto sul campionato Anche la seconda giornata ha conservato le stesse caratteristiche della prima: sorprese nei primi due gironi, disordini e deplorevole contegno del pubblico su un altro campo che, da parecchio tempo a questa parte poteva essere considerato fra quelli tranquilli: Alessandria. Si sapeva che il Modena era, in questi ultimi tempi, in costante progresso. Che però, vittoriosa in casa domenica scorsa di una squadra giudicata di classe superiore, l’Alessandria, fosse in grado di regolare in campo avversario un’ U.S.M. desiderosa di rivincita non era facile prevedere. Doloroso e deplorevole quanto è accaduto ad Alessandria, anche facilmente comprensibile. La mancata vittoria del decurtato team grigio sopra la Doria, mancata vittoria che comprometteva l’ulteriore chance dell’equipe di Rangone, deve aver esasperato il pubblico che ha creduto con un atto inconsulto di fermare l’andamento normale delle cose. Attendiamo il responso federale per vedere se l’insano tentativo sia o meno riuscito, limitandoci per ora alla espressione del vivo disappunto di tutta la gente di sport per queste intemperanze freddamente compiute da un pubblico che ha sempre saputo – sotto il governo dei dirigenti – mantenersi corretto e educato. (La Gazzetta dello Sport)

Semifinali Nord Gruppo B

SOSPESA

Alessandria US - Andrea Doria SG 1 - 1 (0 - 0)

RETI:

25. rig. Ticozzelli G.[A]
27. Burlando [An]

Alessandria US

Orgero Mario, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Bonato Emilio, Brezzi Guglielmo, Moretti Emilio Carlo, Capra (II) Giuseppe, Papa (II) Nicola, Baloncieri Adolfo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado

All.: Humphreys Percy

Formazione avversaria

ANDREA DORIA SG: Casalino, Pollastro, Capris, Ghiglione, Burlando, Costella, Borfico, Bixio, Chiominato, De Ambrosis, De Marchi (II) Adevildo. All.: De Marchi

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus

Note

Commento

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Semifinali Nord Gruppo B

SOSPESA

Alessandria US - Andrea Doria SG 1 - 1 (0 - 0)

RETI:

25. rig. Ticozzelli G.[A]27. Burlando [An]

Alessandria US

Orgero Mario, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Bonato Emilio, Brezzi Guglielmo, Moretti Emilio Carlo, Capra (II) Giuseppe, Papa (II) Nicola, Baloncieri Adolfo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario CorradoAll.: Humphreys Percy

Formazione avversaria

ANDREA DORIA SG: Casalino, Pollastro, Capris, Ghiglione, Burlando, Costella, Borfico, Bixio, Chiominato, De Ambrosis, De Marchi (II) Adevildo. All.: De Marchi

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus

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25. rig. Ticozzelli G.[A]
27. Burlando [An]

Orgero Mario, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Bonato Emilio, Brezzi Guglielmo, Moretti Emilio Carlo, Capra (II) Giuseppe, Papa (II) Nicola, Baloncieri Adolfo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado

All.: Humphreys Percy