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Finalmente si torna a parlare di pallone dopo quattro lunghi anni di sosta. Il grande conflitto mondiale da poco terminato ha visto cadere sui campi di battaglia Felice Milano II, George Smith e Luigi Cornaglia, oltre a Boccaccio, Patria, Patrone ed altri giocatori delle formazioni minori; Pellizzoni è tornato decorato di medaglia d'argento ma con ferite multiple mentre la terribile influenza “spagnola” ha rapito Fausto Banchero, grande promessa del calcio locale, e il fratello di Cornaglia. Il vecchio campo di gioco di Piazza Genova, ormai scomparso, viene sostituito dal campo sportivo militare sito nella nuova Piazza d’Armi e proprio qui i Grigi ottengono la loro prima bella affermazione battendo nella finale della Coppa Brezzi nientemeno che il Casale per 3 a 2. Il campionato 1919-20 è intanto ormai alle porte e per il suo inizio viene attrezzato quello che per molti anni dovrà costituire il campo di gioco ufficiale della squadra alessandrina: il cosiddetto campo degli “Orti” sorto sul sedime Tomalini, lungo l’attuale Viale Milite Ignoto. Nella prima partita ivi disputata, la vittoria arride ai Grigi che sconfiggono l'Unione Sportiva Torinese per uno a zero. L’inaugurazione ufficiale del campo ha luogo però il 2 novembre in occasione dell’incontro con la Valenzana. La vittoria è strepitosa: 6-0! Frattanto la squadra rispetto all’anteguerra presenta modifiche sostanziali, vi è infatti un ringiovanimento dell’undici con l’inserimento dei fratelli Papa, di Povero, di Baloncieri e di Bay. Il torneo è bellissimo e per Carcano e compagni denso di soddisfazioni. Prima nel girone eliminatorio, l’Alessandria viene ammessa alle semifinali dove giunge terza dietro a Genoa e Pro Vercelli.