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I presupposti gettati dalla squadra grigia nel precedente campionato per inserirsi nella lotta per la vittoria finale hanno il loro seguito nel torneo 1920-21. Intanto nel mese di aprile è stata deliberata la fusione fra l’Alessandria F.B.C. e l’Unione Sportiva Alessandrina, da cui è sorta l’Alessandria U.S. che, in ossequio alla tradizione, rimane legata alle “vecchie” maglie di colore grigio. La nuova società partecipa attivamente al mercato calcistico e l’acquisto senza dubbio più sensazionale ed importante è quello del genoano (ma alessandrino di nascita) Guglielmo Brezzi. Una delle prime prodezze dell’equipe alessandrina in questo campionato è la vittoria sulla Pro Vercelli per 1-0 con un goal spettacoloso di Baloncieri. In questo campionato viene stabilito il record delle marcature, record che resiste tutt’oggi. L’Amatori Gioco Calcio viene infatti battuto per 13 a 0 (e solo nell’abortita coppa Italia del 1927 si farà meglio), mentre a Biella si ottiene la più sostanziosa vittoria in trasferta con un perentorio 6-1. Vinto il girone eliminatorio i Grigi partecipano, al girone semifinale che ha un andamento drammatico: partenza al rallentatore con sconfitta iniziale a Modena e rimonta con arrivo alla pari con i “canarini” emiliani, poi stracciati nello spareggio decisivo per l’accesso alle finali del Nord. Tradizionalmente, visto il notevole divario tecnico tra le due zone del Paese, chi vince al Nord vince anche la finalissima. Quindi l’Alessandria si ritrova a due partite dal titolo di Campione d’Italia! Il primo turno delle finali si disputa contro la Pro Vercelli a Torino il 10 Luglio 1921. Purtroppo la gara è infausta perché non solo si perde per 4-0, ma Carcano rimane ferito al capo e Moretti ha una gamba spezzata in seguito ad un duro scontro con un avversario. In maniera così beffarda quindi la nuova Alessandria U.S. perde già al primo tentativo la possibilità di assicurarsi la massima posta in palio!