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È il campionato che segna l’addio alla maglia grigia del mitico Adolfo Baloncieri. Il grande giocatore alessandrino offre in questo torneo prestazioni esaltanti ed indimenticabili. I due goal segnati ad esempio al portiere del Novara, l’ungherese Fèher, e a quello del Bologna, Gianni, sono due gemme meravigliose che servono ad arricchire un repertorio eccezionale. Al fianco del sommo “Balon” vengono lanciati definitivamente Cattaneo, Avalle, Capra II e i due torinesi, appena ingaggiati Ramello e Gariglio. Malgrado il grande impegno profuso da tutti i suoi componenti, l’Alessandria non è mai in lizza per la vittoria finale del suo girone. Forse alle geometrie della squadra nuoce la presenza di Baloncieri sul quale è accentrato tutto il gioco degli stessi compagni che sentono verso il loro ormai più famoso compagno una certa soggezione e timore reverenziale. Bloccato Baloncieri è bloccata tutta l’Alessandria e quindi, se vogliamo, la cessione del Capitano sarà salutare e i campionati futuri lo comproveranno. I Cattaneo, gli Avalle, i Ferrari, già stabilmente in prima squadra oltre a Banchero (in prestito a “farsi le ossa” alla Spal) e i Marchina (che entrerà in rosa proprio il prossimo anno) assumeranno una personalità propria dando vita veramente ed in modo definitivo a quella che verrà ricordata come la “scuola alessandrina”. Baloncieri in estate prenderà dunque la strada per Torino. La curiosità estiva consiste nel fatto che è l’Alessandria la prima squadra a giocare “contro” lo scudetto. Infatti a partire da questa stagione sportiva la squadra campione ha il diritto di fregiarsi del distintivo appena istituito ed il Genoa lo indossa per la prima volta nell’ultima partita amichevole pre-campionato che gioca a Marassi contro i Grigi.