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L'arrivo di Stefano Braghin nel ruolo di DS fornisce alla società uno spessore e un'organizzazione che nel breve darà i suoi frutti. Il ritorno in C2 vede una formazione rinforzata con giudizio, nei ruoli chiave, con scelte che si riveleranno decisive, da Servili a Briano, da Schettino a Mateos, fino a Rosso, autore di 10 gol e spalla di Artico che, presi i gradi di capitano da Zappella, si ripete con un'altra stagione di livello. La partenza del campionato vede una squadra briosa e determinata; la classifica è subito lusinghiera con il titolo di campione d'inverno alla fine dell'andata. Ma qualcosa s'inceppa nel meccanismo e la panchina di Iacolino salta. Il nuovo arrivato, Luciano Foschi, gestisce con acume una situazione che comincia risentire di scricchiolii sotto il profilo finanziario che poi esploderanno con fragore nella stagione successiva. Il testa a testa col Varese dura fino all'ultimo, con l'assurda promozione dei lombardi che, giunti a pari merito coi Grigi, si trovano al primo posto per la miglior differenza reti complessiva dopo l'assoluta parità (punti e reti) negli scontri diretti. La coda dei play off regalerà gioie emozioni e amarezze. Prima il doppio scontro con l'Olbia e il passaggio alla finale, poi lo scontro finale col Como, perso in casa dei lariani e poi al Moccagatta, il giorno in cui Braghin ufficializza il proprio passaggio a Bassano. Ma di lì a qualche settimana, arriva il ripescaggio che riconsegna ai Grigi una C1 tanto desiderata quanto meritata. E' la fine di un incubo che durava dall'agosto del 2003.