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La serie C, palcoscenico davvero non consono alle glorie prestigiose dell’undici grigio, si rivela alla sua prima esperienza poco accomodante tant’è che la squadra alessandrina termina soltanto al quarto posto preceduta da Monza, Sanremese e Pavia. La compagine viene affidata alle cure del trainer Cargnelli, un tecnico austriaco dalle ottime referenze. L’inquadratura, poi, è niente male potendo contare su elementi già collaudati come Giorcelli, Scarrone, Arezzi, Albertelli, Giraudo, Guaschino, Pietruzzi, Soffrido, ai quali si aggiungono giovani in gamba tipo Gabbiani, Savoini, Mirabelli, ecc. Nell’insieme la squadra disputa un campionato lodevole sottolineato da ben diciotto vittorie con 63 reti all’attivo, ma tutto questo non basta per ottenere la tanto sospirata promozione. Tra le fila dei Grigi fa ancora una fugace apparizione Rawcliffe, ma per l’ennesima volta le sue prestazioni sono deludenti. Tra le tante belle prove di Giorcelli e compagni quella più interessante e che merita di essere ricordata è quella relativa alla vittoria sul Monza, poi promosso, per due a zero con un gioco brioso e veloce che riesce a portare alle stelle l’entusiasmo dei supporter peraltro abituati da sempre a prestazioni ben più eccelse. Per l’Alessandria l’esperienza in serie C non dura solo il breve spazio di un mattino, ma per contro incomincia a divenire, dopo aver fallito la promozione, una parentesi già troppo lunga.