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Questa stagione va archiviata come quella forse più assurda nella storia dell’Alessandria Calcio. In estate, il presidente Luca Di Masi molto deluso da come si era concluso il campionato precedente si lancia in una campagna di rafforzamento faraonica. Calciatori che grazie ad elevati ingaggi preferiscono alla Serie B la maglia Grigia come l’argentino Gonzalez, il centrocampista Cazzola, il difensore Gozzi, la punta Evacuo e il tornante Sestu. Altri giocatori invece, forti di contratti pluriennali vogliono partecipare alla gioia dell’eventuale promozione in serie cadetta regalando alla città e al presidente una felicità che manca da 42 anni. Nasce così una vera e propria corazzata che nel girone di andata pare non conoscere ostacoli. Nessuna sconfitta ed una serie impressionante di gol e di punti. Al giro di boa del campionato i Grigi sono primi, campioni d’inverno con la bellezza di undici punti di vantaggio sulla seconda. Tutti sono ormai certi di raggiungere il tanto sospirato traguardo. Purtroppo non sarà così. Improvvisamente, e non si conoscerà mai la vera ragione, prestazioni e risultati non sono più quelli di prima, fuori casa si comincia a perdere regolarmente e quando va bene, la squadra riesce a pareggiare con fatica. La contestazione cresce pesantemente. C’è chi vede vaghi e perversi fantasmi di ogni tipo che per decenza non stiamo a raccontare. L’allenatore Braglia non gode più di credibilità, in questo accompagnato dal Direttore Sportivo Magalini imputato primario di tanta degenerazione. Intanto la Cremonese, passo dopo passo, si avvicina minacciosa e in virtù della sconfitta casalinga dei Grigi con la Giana Erminio, ed il pareggio interno contro il Prato che sotto di due gol a venti minuti dalla fine riesce a pareggiare, raggiunge l’Alessandria in vetta alla graduatoria. Le vicende della penultima di campionato hanno dell’incredibile. L’Alessandria a Tivoli contro la Lupa Roma, che poi retrocederà, va in vantaggio, ma viene inopinatamente raggiunta prima dell’intervallo mentre la Cremonese perde a Livorno. Ai Grigi basterebbe una vittoria, non impossibile, per distanziare i lombardi e festeggiare così nell’ultima in casa contro l’ormai salvo Pontedera. Invece il proseguo della gara in terra laziale offre una prestazione vergognosa e la partita finisce 1-1. Il presidente Di Masi è in lacrime, caccia il Direttore Sportivo, mentre era già stato allontanato l’allenatore. Si spera ancora nel miracolo durante l’ultima di campionato, ma entrambe le contendenti, impegnate in casa da avversarie non proibitive, vincono. Per il regolamento degli scontri diretti i lombardi sono promossi, mentre i Grigi prolungheranno la loro agonia fino alla finalissima dei playoff contro il Parma. Risultato finale: 2-0 per gli emiliani. L’Alessandria rimane ancora in terza serie. Città, tifosi, società, giocatori sono annichiliti, increduli e moralmente devastati.