Stagione 2002/2003Serie C2 |
Una stagione che è un romanzo e che nasce con la solita, commovente gente Grigia che affolla la tribuna per la presentazione della nuova rosa. 4 confermati e una marea di acquisti, affidati a un tecnico per intenditori, carismatico e molto determinato: Dino Pagliari. Il DS Londrosi non bada a spese; la rosa che va in ritiro con 5 portieri (!!!) conta 37 effettivi. Il precampionato mostra quanto il gruppo sia competitivo ma i costi per allestirlo e mantenerlo sono insostenibili per una società che, già nei mesi finali della stagione precedente, aveva mostrato problemi economici. Nel mese di settembre si consuma l'epilogo di quell'esperienza quando molti giocatori si vedono annullati i contratti per insolvibilità della società Grigia. La rosa impoverita e indebolita inizia il campionato tra problemi tecnici e logistici crescenti; a gennaio Boiardi pensa di risolvere i suoi problemi, licenziando Pagliari, coraggioso capo-branco di un organico commovente per impegno e risultati e affidando la guida tecnica ad Aurelio Andreazzoli, uomo legato al manager Cinquini e garante di una serie di operazioni di mercato che portano in Grigio giocatori non all'altezza del compito. Mentre Boiardi si defila, affidando prima a Gian Stoppino e poi ad alcuni alessandrini (i fratelli Pavanello e Giancarlo Albertazzi) il compito di traghettare verso non si sa dove la società, salta anche la panchina di Andreazzoli, cui subentra Carlo Soldo. Il maturo allenatore riesce a incidere poco nel cammino del campionato, vista anche l'imbarazzante qualità del materiale con cui deve lavorare. E' retrocessione in Serie D, da ultimo, senza una lira e una prospettiva...anche se alla porte ci sono i Macedoni... |
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