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Sergio Manente si è meritato la fiducia dei responsabili della società che infatti lo riconfermano in vista del torneo 1970-71. Ancora una volta l’amarezza della stagione precedente spinge il clan dirigenziale a rinnovare in blocco i quadri della formazione che infatti presenta rispetto a quella dell’anno passato la bellezza di una decina di novità. Soltanto la bravura dell’allenatore riesce ad amalgamare in breve tempo i giocatori tra di loro ed anzi l’impostazione di gioco è così felice che sono molte le volte che i tifosi alessandrini che riprendono a calcare le gradinate del Moccagatta, terminano l’incontro con le mani spellate per gli applausi. Ad Alessandria si ritorna a vedere del bel calcio. Nelle prime dodici giornate la squadra raccoglie ben ventun punti e guida la classifica con autorità. L’avversaria più quadrata e pericolosa è la Reggiana che contando su una retroguardia ferrea e su un modulo di gioco forse meno spumeggiante ma molto utilitaristico riesce poco alla volta a rosicchiare a Ciceri e compagni tutto il vantaggio. Approfittando poi di un rilassamento dei Grigi gli emiliani riescono a passare in testa alla graduatoria e a rimanervi sin al termine del torneo. L’Alessandria è meritatamente seconda, ma ancora una volta deve imprecare alla cattiva sorte che sotto forma di rigori sbagliati, pali, gol subiti all’ultimo minuto, la priva della tanto agognata promozione.