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Un'annata che nasce tra entusiasmo e speranze, pur dopo l'amarezza della retrocessione in C, si chiude tra polemiche e contestazioni. Costruita da un Luciano Moggi alle prime armi, la squadra di quell'anno ha in rosa, almeno all'inizio, ancora alcuni dei protagonisti della promozione in B, da Pozzani a Maldera e poi ancora Di Brino, Colombo, Reja, Baisi e Dolso, insieme al confermato Vanara. In panchina Giacomo Losi che, da mister, in quel momento, è scelta importante e ambiziosa. Il mercato porta giocatori di mestiere ed esperienza e giovani pronti al grande salto come Di Benedetto, Corigliano, l'ex bandiera varesina Borghi e Pillon. Ma all'improvviso, poche ore prima dell'inizio del campionato, la panchina di Losi salta. Sconcerto e stupore che l'arrivo di un navigato uomo di calcio come Franco Viviani alla guida tecnica non placano. E'evidente la necessità di una drastico ridimensionamento delle spese che stride però con l'ottimismo e i proclami della vigilia. Viviani fa il suo ma il mercato d'ottobre, coi costi, taglia anche le ambizioni. Con alti e bassi arriva una salvezza stentata e un atto clamoroso come lo sciopero dei calciatori che il 5 maggio non giocano l'amichevole infrasettimanale con la Valenzana, proprio alla vigilia del match decisivo con la Pro che poi i Grigi vincono, salvandosi. Ma la tensione tra città e dirigenza non si placa, anzi, sta solo per cominciare.